Maria, "Madre e Signora di tutti i Popoli"
   

La richiesta dei titoli di "Mediatrice universale di grazia" e "Madre dell’umanità" avanzata dalla Vergine stessa, nelle Apparizioni di Amsterdam a Ida Peerdeman. – Elementi di mariologia analoghi a quelli proposti da Don Alberione.

Abbiamo altre volte ricordato che gli elementi di mariologia più originali del Beato Don G. Alberione prendono avvio dall’opuscolo ‘Via humanitatis’ che egli scrisse nel 1947, spiegando che la devozione alla Madonna da lui proposta per la spiritualità della Famiglia paolina è sì rivolta a Maria Regina degli Apostoli; ma soprattutto che il titolo di ‘Regina degli Apostoli’ è funzionale a quello di Maria Madre dell’umanità, in quanto ella è "Corredentrice del genere umano" [e, dunque, "Mediatrice universale di Grazia"].

Ricordiamo quanto Don Alberione – Padre conciliare del Vaticano II – si adoperasse per far riconoscere alla SS. Vergine il titolo di "Mediatrice universale di Grazia": cfr. Acta et Documenta Concilio Oec. Vat. II apparando, Serie I, vol. II, parte VIII, n. 43, pag. 288: Rev. P. Jacobo Alberione SSP (24 ag. 1959); delle 23 Proposte avanzate, la prima è questa: "Definitio dogmatis Mediationis universalis gratiarum Beatae Mariae Virginis".

Qui vogliamo trovare come una conferma di questo duplice titolo dato a Maria – "Mediatrice universale di grazia" e "Madre dell’umanità" – con le richieste avanzate dalla Vergine stessa, nelle sue Apparizioni di Amsterdam a Ida Peerdeman, fra il 1945 e il 1959.


A. G. Santagata, Maria Regina degli Apostoli e Madre dell’umanità (part.): sulla destra, l’umanità redenta
 (guidata da Pio XII, Papa regnante nel 1954, quando è stato consacrato il Santuario);
sulla sinistra, l’umanità ancora da redimere (rappresentata da figure anonime,
inginocchiate in atteggiamento di supplica alla Vergine-Madre di tutti gli uomini).

La "Via humanitatis"

"Per Mariam, in Christo et in Ecclesia": è questa la premessa che l’Alberione ha posto ai 31 "quadri" che costituiscono le "pietre miliari" della sua ‘Via humanitatis’, specificando molto sinteticamente nel Proemio:

"- Tutto viene da Dio-Principio; per tornare a Dio-Fine: a sua gloria ed a felicità dell’uomo.

- Maria guida alla via sicura, che è Cristo, nella Chiesa da lui fondata.

- In Cristo Via Verità e Vita si ha l’adozione e l’eredità dei figli di Dio.

- L’uomo e l’umanità, per Cristo invisibile, nella Chiesa visibile hanno ogni bene temporale ed eterno.

- Tutti i figli sono attesi nella casa del Padre celeste; ognuno per Maria può trovare la Via-Cristo. Tutti la indichino in spirito di carità e di apostolato".

Volendo sintetizzare al massimo il discorso, ci pare molto illuminante riportare quella che Rosario Esposito chiama "illustre parentela esistente tra questo messaggio teologico di Don Alberione e un saggio del Card. Jean Daniélou, pubblicato nel 1953 presso la Morcelliana: La Vergine e il tempo, nel vol. Il mistero dell’Avvento (pp. 110-132)".

L'immagine della Vergine apparsa
a Ida Peerdeman ad Amsterdam,
l'11 febbraio 1951, con la scritta
in olandese 
"de Vrouwe van alle Volkeren" – 
"Signora di tutti i Popoli".

Il teologo gesuita, infatti, interpreta il periodo di preparazione al Natale interamente in prospettiva missionaria: il Figlio di Dio s’incarna per redimere l’umanità, e da quel momento la tensione della Comunità cristiana non può più sottrarsi all’impegno di diffondere in tutto il mondo l’evento salvifico di Betlemme, perché tutti gli uomini divengano partecipi dei frutti che esso ha portato nella storia.

"I tre punti fondamentali di questo discorso concordano con quanto l’Alberione scrive nella ‘Via humanitatis’:

1. "La Madonna adempie l’attesa dell’umanità precristiana. In lei convergono e confluiscono tutte le preparazioni, tutte le aspirazioni e tutte le ispirazioni, tutte le grazie, tutte le prefigurazioni che avevano riempito l’Antico Testamento, così da poter dire che, alla vigilia della venuta del Cristo, Maria riassume e incarna la lunga attesa dei tanti secoli da cui era stata preceduta…’ " (cfr. ibid., p.111).

2. – La Santa Vergine è la "summa humanitatis", "il meraviglioso fiore sbocciato da Israele" (cfr. ibid., p.112) che ha redento le infedeltà d’Israele. Giustamente la liturgia le applica il Cantico dei Cantici che proclama l’alleanza tra Dio e il suo popolo, "giacché è lei che, dopo tante infedeltà, ha dato alla fedeltà di Dio la risposta della razza umana" (cfr. ibid., p.114).

3. – Il piano di Dio è unico e universale; la Santa Vergine lo realizza nei confronti di tutti gli uomini. Lei è "la creatura con la quale la razza israelitica sfocia nell’umanità intera", sicché lei è "madre della grazia, mediatrice universale, madre del genere umano" (cfr. ibid., p.117). (Cfr. R. Esposito, La dimensione cosmica della preghiera - La "Via humanitatis" di don G. Alberione, Ed. San Paolo - Casa Generalizia 1999, pp. 143-144).

Ecco così delineato il quadro di riferimento della mariologia alberioniana, nel posto unico assegnato nella ‘Via humanitatis’ alla Madonna identificata come Regina degli Apostoli per mostrarsi, nell’esercizio della sua maternità universale, ‘Mater humanitatis’ e ‘Summa humanitatis’.

Più esattamente, l’esigenza missionaria di ricondurre gli uomini a Cristo, per giungere all’unificazione del genere umano attorno a lui, coinvolge la Vergine nella "via dell’umanità" che parte dalla Santissima Trinità (da Dio-Principio, Creatore dell’uomo) e in essa ritorna (come a suo ultimo Fine).

E questo proprio perché il Beato Don Giacomo Alberione parte dal presupposto che la Madonna è l’asse portante della storia della Salvezza.


Cappellina – Santuario delle Apparizioni ad Amsterdam.

L’ultimo e più grande dogma mariano

Apparendo a Ida Peerdeman l’11 Febbraio 1951, la Vergine si presenta con un suo ‘nuovo’ titolo: "Io sono la Madre e Signora di tutti i Popoli", in olandese: "…de Vrouwe van alle Volkeren". E il Vescovo di Haarlem-Amsterdam, Mons. Bomers, in una dichiarazione ufficiale del 31 Maggio 1996, permette la venerazione pubblica della Madonna sotto il titolo: "Signora di tutti i Popoli".

Il ‘messaggio di Amsterdam’ è unico nella storia delle Apparizioni mariane, proprio perché Maria viene nel nostro tempo moderno con il suo ‘nuovo’ titolo di "Signora di tutti i Popoli" e chiede la proclamazione di un ultimo dogma mariano che contenga una triplice verità: "Il Padre e il Figlio vogliono inviare in questo tempo Maria, la Signora di tutti i Popoli, come Corredentrice, Mediatrice di Grazia e Avvocata" [31.5.1951].

"Quando il dogma sarà proclamato – aggiunge la Vergine, esattamente tre anni dopo, durante l’Anno Mariano 1954 –, allora la Signora di tutti i Popoli porterà la pace, la vera pace nel mondo" [31.5.1954].

La Madonna aveva intanto chiesto direttamente alla Veggente: "Di’ a tutti che nel mondo sia diffusa questa preghiera per la venuta dello Spirito Santo’:

"Signore Gesù Cristo,
Figlio del Padre,
manda ora il tuo Spirito sulla terra.
Fa abitare lo Spirito Santo
nei cuori di tutti i Popoli,
affinché siano preservati
dalla corruzione, dalle calamità,
dalla guerra. Che la Signora
di tutti i Popoli, che una volta
era Maria, sia la nostra Avvocata.
Amen" [15.11.1951].


Vescovi di diversi Paesi partecipano all’Incontro Internazionale di Preghiera che, a Pentecoste,
si tiene ogni anno ad Amsterdam, presso la Cappella delle Apparizioni.

Interessante l’inciso "la Signora di tutti i Popoli, che una volta era Maria". La Vergine stessa, a fronte delle perplessità della Veggente, ha voluto spiegare: " ‘Che una volta era Maria’ significa che molti uomini hanno conosciuto Maria come Maria. Ora, però, voglio in questo nuovo tempo essere ‘la Signora di tutti i Popoli’" [6.4.1952].

La Vergine di Amsterdam, rivolgendosi al Papa [Pio XII], promette di "salvare il mondo da una catastrofe mondiale, con il titolo [rivelato] e con questa preghiera" [10.5.1953].

Inoltre, la Madonna si incarica di illustrare lei stessa alla Veggente l’immagine miracolosa che raffigura il triplice dogma enunciato; perché "deve precedere un dogma, un nuovo dogma" [15.4.1951]. Questa la spiegazione: la Corredentrice sta sul globo terrestre davanti alla Croce luminosa del Redentore, suo Figlio. Intorno a lei è radunato il gregge di Cristo, illuminato dai tre raggi: della Grazia, della Redenzione e della Pace che provengono dalle mani della "Mediatrice universale di Grazia".

Nell’immagine che raffigura la Vergine apparsa a Ida Peerdeman il nuovo titolo "Signora di tutti i Popoli""Vrouwe van alle Volkeren" [in olandese "vrouwe" significa sia "signora" che "donna"] appare scritto in lettere oscure all’interno di un semicerchio luminoso, che si stende da un braccio all’altro della Croce. La Madonna adopera più di 150 volte questo ‘nuovo’ nome, che esprime la sua più profonda vocazione: "Puoi dire "la Signora di tutti i Popoli" o "la Madre di tutti i Popoli" [11.02.1951].

Quando, nel 1966, l’immagine della Vergine apparsa ad Amsterdam fu portata durante un anno in Francia e la Veggente visitò la Cappella delle Apparizioni a Santa Caterina Labouré nella Rue du Bac a Parigi, la Madonna le spiegò: "Ciò che qui è iniziato verrà portato avanti dalla Signora di tutti i Popoli" [31.05. 1966]. È vero: l’Immacolata della Rue du Bac rappresenta l’inizio luminoso dell’epoca mariana in cui viviamo adesso. Ma Amsterdam è il coronamento o, come disse Lei stessa: "Questo dogma sarà la pietra finale del pensiero mariano" [4.4.1954].

Questo titolo di "Madre e Signora di tutti i Popoli" esprime quindi, in modo unico, la vocazione universale di Maria verso i Popoli di tutti i Continenti, verso tutte le razze e tutte le Confessioni religiose, perché Lei è veramente la "Madre di tutti gli uomini": ama tutti i suoi figli, lo vogliano o no! Ama tutti i suoi figli, lo sappiano o no!

Perciò, il Santuario della "Madre e Signora di tutti i Popoli", ad Amsterdam, sempre più diventerà il luogo della pace tra i Popoli, del vero ecumenismo e dell’unità nello Spirito Santo. A cominciare dalla costruzione degli Stati Uniti d’Europa, che tanto faticano a riconoscere le loro radici cristiane nel testo della loro Costituzione.

Infine, va rilevato il fatto che Maria chiede esplicitamente ad Amsterdam un nuovo dogma mariano. È qualcosa di unico. In nessun altro luogo del mondo la Madonna, apparendo, aveva mai chiesto nulla di simile. Però questo – lo assicura la Vergine stessa – dovrà essere l’ultimo e più grande dogma della storia mariana: "Maria Corredentrice, Mediatrice di Grazia e Avvocata dell’umanità".

Siamo davvero di fronte a qualcosa di veramente grandioso nella storia dell’umanità: un dogma che porta finalmente alla salvezza del mondo e che può essere la chiave di lettura del trionfo del "Cuore Immacolato di Maria", secondo la promessa fatta dalla Vergine a Fatima.

Bruno Simonetto, rivista "Madre di Dio", luglio 2004

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