Piange da oltre 30 anni! (A cura di Padre Crispino Lanzi)
MARÒPATI
(Reggio Calabria) Paese
a 12 Km. dalla stazione ferroviaria e dall’autostrada di Rosarno, conta
1.500 anime. Prima dei fatti di cui parliamo, la frequenza alla chiesa era
scarsissima, si bestemmiava ovunque e a voce alta. Ora la chiesa è
frequentata, la bestemmia si ode raramente, ogni giorno tante persone
recitano il rosario e gruppi di devoti pregano nella stanza del Quadro. Il
Segretario comunale di Maròpati, C. Laganà, scrive: “Il
prodigioso evento di Maròpati è una sconvolgente esplosione mariana -
come mai avvenuta altrove - di cruento dolore e di immensa pietà”.
IL
FATTO Una
persona umile, francescana secolare, fedelissima al Vescovo e al Parroco,
che soffre e prega giorno e notte, è stata
la confidente della Madonna: è Immacolata. Ella in una lettera al suo Direttore
Spirituale P. Alfonso Di Bartolo (già per due volte Superiore Provinciale
dei Cappuccini Calabresi) avvertiva che la Vergine avrebbe dato
segni evidenti per richiamare
l’attenzione sui moltissimi peccati e gravissime offese contro il suo
figlio Gesù (e sull’infedeltà
di alcuni Sacerdoti e Religiosi). Affermava: “A
Maròpati, in casa
dell’avvocato Cordiano, la Vergine, in una sua immagine, verserà
abbondanti lacrime di sangue”. Ebbene, dopo 26 giorni, ecco il
pianto di sangue in casa di Cordiano, nella stanza di riposo, da un Quadro
della Madonna del Rosario (69 x 99).
Si
è macchiato anche il guanciale del letto dell’avv.Cordiano. Questi
per 12 anni fu sindaco marxista e fin da ragazzino è sempre vissuto senza
pratica religiosa. Per diversi mesi ha cercato di tener nascosti i
fenomeni di sangue che si ripetevano. Si è convertito a Gesù soltanto
dopo un anno. È morto piamente nel 1986, visitato e benedetto dal
Vescovo. IN SEGUITO Le
sanguinazioni dell’Immagine,
dal 3 gennaio 1971, si sono sempre ripetute, a periodi irregolari, diverse
volte ogni anno, per tutti questi 30 anni, e tuttora continuano. Ciò
è avvenuto alla presenza di tante persone che hanno visto, toccato,
fotografato, filmato quel sangue che partiva dagli occhi, dal cuore di
Maria e di Gesù Bambino, dalla mano che allunga il rosario, e scorreva
dalla parte esterna del vetro aderente all’Immagine. Tuttora si vede
lungo il vetro una grande cascata di sangue essiccato. Il
pianto di sangue fu abbondante nel Giovedì Santo 1975 (anno
santo) dalle ore 11 alle 11,30 alla presenza di un folto gruppo di
persone tra cui c’era un Predicatore Cappuccino della Romagna, P.
Crispino Lanzi, che stava predicando una frequentatissima
Missione. Anche il piccolo Crocifisso che è appeso sotto il Quadro, più
volte ha sanguinato ed è apparso tutto bagnato di sangue. SONO
STATI ESEGUITI ACCURATISSIMI ESAMI SCIENTIFICI DEL SANGUE CHE SCENDE DAL
QUADRO. Tutte
le analisi scientifiche documentate dal libro: “30 anni di prodigi”,
parlano di sangue umano. Soltanto le analisi di Aragona (Messina) parlano
di sangue di tanti animali che lui nomina. Ma sono analisi presto
smentite: a Bologna, infatti, tutti quegli stessi campioni di sangue sono
stati esaminati da altissimi scienziati, utilizzando sieri speciali
ritirati dalla Germania, con questo esito: “C’è soltanto sangue
umano, con esclusione assoluta di sangue animale” (Cfr. “30 anni di
prodigi”, pag. 139-141).
ESISTE
PERFINO UNA DOCUMENTAZIONE DELLA RAI-TV che nel maggio 1971 e
il 6 novembre 1972 fece dei cortometraggi (800 metri di pellicola): in
questi filmati si vede passare davanti al volto della Madonna una
nuvoletta, poi questa scompare e si vedono scendere gocce di sangue dagli
occhi e dal cuore della Vergine santa. Questo documento è stato trasmesso
dalla TV Svizzera.
UN
ACCENNO ALLE INNUMEREVOLI MACCHIE DI SANGUE FUORI DEL QUADRO. La
celebre stigmatizzata e Serva di Dio Teresa Musco, in gennaio 1973,
scrive: “Mentre stavo in chiesa
in preghiera, la Mamma Celeste mi ha detto: <<Teresa, io ti lascio
questo nome (quello del Parroco di Maropati, Don Eugenio Anile, che
lei non conosceva) scrivi a lui e
digli che ti dia un fazzoletto macchiato di sangue>>. Lei poi
dirà al Parroco Don Eugenio: <<Con
quel fazzoletto macchiato di sangue, ho ottenuto 4 guarigioni in Caserta>>.
<<Con altri fazzoletti
insanguinati sono guariti dal cancro 3 persone>>” (Cfr. “30
anni di prodigi” pag. 149). La
mistica Maura Nicolosi che aveva il “dono delle lingue e delle
estasi”, ha ottenuto cose prodigiose mediante fazzoletti insanguinati e
ha rivelato messaggi della Madonna. La
professoressa Grazina Purpura, della provincia di Palermo, con la sua
grande fede, ha avuto circa 500 fazzoletti insanguinati. Mons.
Saverio Ferina (Cancelliere di Monreale), il celebre Don
Labellarte, il fervente Don
Gaetano Scuderi, lo stimatissimo sacerdote salesiano e famoso
esorcista P. Giuseppe Tomaselli,
il mistico Don Gobbi e tanti
altri ottimi sacerdoti hanno visto molti segni evidenti di sangue come li
hanno veduti l’avv. Cordiano e
familiari, il Parroco Don
Eugenio (miracolato dalla Madonna: cfr. “Gazzetta del Sud del 16
maggio 2003: Don Eugenio, il
parroco miracolato dalla Vergine”), sua sorella Mimma,
Corrado Anselmo, ecc. Coloro
che hanno visto o le lacrime di sangue nel Quadro o le macchie di sangue
sui fazzoletti o nei pezzi di cotone o nelle immaginette sacre o altrove,
sono centinaia di migliaia.Un insigne visitatore, l’Arcivescovo di
Monreale, Mons. Corrado Mingo,
dopo diversi e ferventi pellegrinaggi a Maròpati, ha ripetuto: “Mai,
mai in nessun celebre Santuario, neppure a Lourdes o a Fatima o a Pompei,
ho avuto sentimenti religiosi o ascetici così forti e frutti spirituali
così abbondanti come davanti alla Madonna delle lacrime di sangue di
Maropati”. CONVERSIONI NUMEROSISSIME! Si
tratta di tante persone del popolo, di molti intellettuali, di individui
che non sapevano nulla di religione, di sacramenti, di preghiera, che non
conoscevano neppure il Padre nostro e l’Ave Maria. Moltissime le
Confessioni ben fatte dopo 40 o 60 anni di lontananza da Dio: questi sono
i più grandi miracoli! GUARIGIONI
INNUMEREVOLI.
Ne
riportiamo solo qualcuna. ·
La fanciulla Pina
Caloiero di tre anni da Luzzi (Cosenza)
non camminava perché fin dalla nascita soffriva di una malformazione alla
gamba destra più corta di due centimetri. Ebbene, mentre, il 25 aprile
1972, era davanti alla Madonna e accanto a sua madre che pregava,
circondata da una grande folla di pellegrini, guarisce all’istante. Il
Parroco di Maropati Don Eugenio Anile che, per caso, era presente con la
cinepresa, ha filmato i primi passi di quella bambina completamente
guarita. ·
L’1 agosto 1972 Salvatore
Còcina, di anni 35 di Adrano (Catania),
da 7 anni era totalmente paralizzato, in carrozzella, per distaccamento
del midollo spinale in seguito alla caduta da un’impalcatura, incomincia
improvvisamente a camminare nel nome della Madonna di Maròpati. ·
Il 10 agosto 1972 va in
pellegrinaggio a Maròpati Zappalà
Pietrina (Via Prato 32 –
Adrano di Catania), la quale doveva essere sottoposta ad intervento
chirurgico alla gamba presso l’ospedale S. Marta di Catania. Applica
alla gamba un pezzo di cotone col sangue della Madonna. In sala operatoria
al chirurgo non resta che accertarne la guarigione. ·
Bruno
Aurelia nel giugno 1972 ha perduto completamente la vista. Dopo
circa un anno si rivolge a Piluso Umile cui chiede e ottiene che con un
pezzetto di cotone macchiato con il sangue della Madonna passi sui suoi
occhi spenti. Nella seguente notte la Bruno riacquista la vista normale. ·
Barbalace
Melina in Zurzolo di Meadow (Australia)
il 4 gennaio 1974 attesta che dopo aver posto sul letto della figlia
Stella, che era muta una immaginetta della Madonna di Maròpati, subito la
figlia ha incominciato a parlare. ·
Puccio
Paolo, di 15 anni, affetto da fibrosarcoma alla tibia, il 15
luglio 1972, si reca insieme ai genitori dal suo paese S. Miniato Basso
(Pisa) a Maròpati per chiedere alla Vergine il miracolo della guarigione.
L’avv.Cordiano gli dona un
pezzo di cotone con il sangue della Madonna che lui applica ogni sera alla
gamba ammalata che presto dovevano amputargli. E prega tanto, con grande
fede davanti al quadro mariano e a casa sua. E non prende nessuna
medicina. Ebbene, dopo un mese e mezzo i medici constatano che Paolo è
guarito. Grande fu lo stupore. ·
Il 7 novembre 1974 il
P. Gaetano Musciotto di Cefalù ha un gravissimo incidente di auto
riportando la rottura di dieci costole e della scapola sinistra, trauma
cranico con lesioni del nervo ottico e versamento pleurico. Non dà segni
di vita. All’ospedale di Cefalù decidono di avviarlo al Centro di
Rianimazione di Palermo. La sorella passa sul suo volto un poco di cotone
bagnato del sangue della Madonna di Maròpati che porta con sé nella
borsetta. Egli subito
incomincia a riprendere vita e viene avviato, non al Centro di
Rianimazione, ma al reparto chirurgico dell’ospedale civico di Palermo
dal quale dopo soli 20 giorni viene dimesso completamente guarito. ·
Don
Eugenio Anile, Parroco di Maropati, guarisce da atrofia cerebrale
e cerebellare (distruzione irreversibile di aree del cervello e del
cervelletto) che, nel marzo 2000, lo aveva ridotto allo stato vegetativo.
A soli 3 mesi dall’insorgere della malattia, dopo che la sorella gli
aveva passato sul corpo una reliquia di sangue della Madonna, guarisce
inspiegabilmente. ATTENZIONE:
Abbiamo esposto soltanto una piccolissima parte delle innumerevoli
meraviglie della Madonna di Maròpati. Non è possibile a persone
ragionevoli negare queste realtà chiarissime e documentatissime. “I
fatti sono fatti e nessuno potrà mai distruggerli!” CONCLUSIONI
PRATICHE: DOBBIAMO
ESSERE OSSEQUIENTI AI VESCOVI E COSTORO DEVONO ESSERE SAGGI E PRUDENTI,
come lo furono per i fenomeni di
Fatima, sui quali non emisero mai affrettate condanne, e dei quali la
Chiesa diede l’Approvazione soltanto dopo 23 anni. Ma… guai se in quei
23 anni fossero stati proibiti i pellegrinaggi privati: tutto si sarebbe
spento con enormi perdite spirituali per il mondo intero. S.
Paolo grida: “Non vogliate spegnere lo Spirito Santo! Non disprezzate le
profezie: esaminate tutto e tenete ciò che è buono!” (1 Tess.
5,19-20). Non hanno spento lo
Spirito Santo i Vescovi che,
in questi nostri tempi difficili, hanno
approvato le apparizioni e i pianti della Madonna a Parigi (nel 1830,
in Rue de Lubac), a La Salette
(nel 1846), a Lourdes (nel
1858), a Pontmain (nel 1871),
a Fatima (nel 1917), a Siracusa
(ove, nel 1953, ha pianto per 4 giorni), ad Akita
in Giappone (ove nel 1975 ha pianto, anche sangue, ben 100 volte). A Kibebo
in Ruanda (ove è apparsa e ha pianto dal 1981 in poi, e ha predetto
la terribile carneficina che si scatenò tra le tribù). La
Vergine soprattutto è apparsa e appare a NAIU, nella Corea del Sud, dal
1975. Qui nei primi 10 anni i
pianti sono stati un
migliaio (circa 250 erano le lacrimazioni comuni e circa 750 erano
lacrimazioni di sangue). L’Arcivescovo locale ha dato piena Approvazione
e a volte è stato presente ai pianti di sangue. POSSIAMO
RECARCI A PREGARE LA MADONNA A MAROPATI? SÌ, CERTAMENTE! Per “Maròpati”
non esiste alcuna condanna vera. Ci fu un’affrettata
“Notificazione”, nel 1980, inviata
alla “Congregazione della Fede” e divulgata dall’Amministratore
Apostolico S.E. Sorrentino, ma essa “non ha alcun valore giuridico”,
è “nulla” perché fu emanata (cosa assurda e incredibile) con la
firma del Vescovo Bergamo, già defunto, senza nessuna firma di Mons.
Sorrentino. Non è possibile che Mons. Bergamo, abbia mandato alla
suddetta congregazione tale “Notificazione”. I fatti si svolsero così: Il
2 ottobre 1980 il Vescovo Santo Bergamo manda a Maròpati due
Sacerdoti diocesani, per condurre un’inchiesta sui fatti prodigiosi,
onde avere una relazione dettagliata. L’undici
ottobre, però, il Vescovo improvvisamente muore! Lunedì
13 ottobre, giorno fissato per la discussione dei fenomeni di Maròpati,
si celebrano, invece, i suoi funerali.
(cfr. “30 Anni di Prodigi”, pag. 342-345). In
merito ai Pellegrinaggi non organizzati da Sacerdoti o da Diaconi, ma
diretti da fedeli laici, il Card.
Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la fede, afferma: I
pellegrinaggi privati non sono proibiti”. E
i Vescovi e i Sacerdoti hanno l’obbligo di prestare assistenza
spirituale ai pellegrini sia in pulman sia nelle chiese del luogo. (cfr.
rivista “Madre di Dio”, di gennaio 1984; cfr. “Maria, alba del 3°
millennio”, ed. Ares 2001, pag. 356). Anzi, i
pellegrinaggi privati in molti casi possono diventare un grande bene;
infatti le approvazioni ecclesiastiche di apparizioni e pianti e visioni,
e le Beatificazioni e Canonizzazioni dei Santi sono state sempre precedute
dalle preghiere, dalla devozione e dai pellegrinaggi. L’Arcivescovo del
New Mexico, a proposito dei fatti di Medjugorje, parlando con un gruppo di
persone ebbe a riferire che nel suo ultimo incontro con il Papa chiese se
doveva proibire i pellegrinaggi. Il Pontefice rispose: <<Lasci
che la gente vada: laggiù si prega! …Vada e preghi anche per me.>>
CI
SI MERAVIGLIA CHE LA MADONNA PIANGA? Il
Vangelo dice: “A Dio nulla è impossibile!” La
veggente Lucia afferma: “La
Vergine di Fatima annunciò che avrebbe pianto in molte parti del
mondo”. Come può non piangere vedendo che tanti suoi figli spirituali
vivono in peccato grave e così corrono verso l’inferno? Perciò…”mi
meraviglierei – scrive il
Vescovo Mons. Franzi – se la
Madonna non piangesse!” Ritorniamo
tutti a Cristo e alla sua Chiesa! alla S. Messa domenicale! ai Sacramenti!
alla fervente preghiera! al rosario quotidiano! Soltanto così (come
ripete la Vergine a Fatima, a Medjugorje, e, con lacrime di sangue, a Maròpati)
avremo salvezza terrena ed eterna. La documentazione riportata è stata
tratta dal libro “30 anni di
prodigi” di Giovanni Mobilia, scritto soltanto per amore a Gesù e
alla Madonna.È molto bello, a colori, con 560 pagine piene di sicurissime
testimonianze e documenti di guarigioni straordinarie. (firmati da dottori
e scienziati). Per informazioni: “Comitato
Madonna del Rosario delle Lacrime di Sangue”, Via
Garibaldi 10, 89020 Maropati (RC). Tel. 368/653865
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