Russi e cinesi denunciano: esperimenti
per condizionare il tempo.
Il
progetto H.A.A.R.P. |
«La tecnologia è
come un paio di scarpe magiche ai piedi di una bambola meccanica
dell’umanità. Dopo che la molla è stata caricata dagli interessi
commerciali, la gente può solamente danzare, volteggiando
vorticosamente al ritmo che le scarpe stesse hanno stabilito». Queste
efficaci parole sono tratte dal libro: «Guerra senza limiti», scritto
da due colonnelli dell’aeronautica Cinese, Qiao Liang e Wang Xiansui.
Nel testo i due militari cinesi esaminano l’impatto delle nuove
tecnologie sul pensiero strategico, sul terrorismo e su tutto ciò che
concerne la guerra in questo XXI secolo. Essi accennano due volte alla
possibilità che un Paese possa scatenare artificialmente le forze della
Natura, usandole come «armi non tradizionali» per mettere in ginocchio
il nemico. Per esempio sconvolgendo il clima e il regime delle piogge.
Tutto ciò sembra fantascienza, ma Qiao e Wang hanno forse ragione
nell’includere la «guerra ecologica» tra le 24 forme di conflitto da
essi elencate.
Minacce invisibili
Ebbene
il 15 gennaio 2003, il sito della «Prava» ha ospitato un inquietante
articolo, scritto dal deputato ucraino Yuri Solomatin, in cui si esprime
preoccupazione per gli esperimenti condotti dagli americani in Alaska,
dove dal 1994 si sta portando avanti il programma HAARP, High Frequency
Active Auroral Research Program, cioè «programma di ricerca attiva
aurorale con alta frequenza». In pratica, una selva di enormi antenne
eretta nel bel mezzo della foresta boreale nordamericana. Solomatin ha
voluto richiamare l’attenzione dell’Ucraina su un problema già
sollevato dai Russi. Quelle antenne sono forse il prototipo di
un’arma «geofisica» americana, capace di condizionare il clima di
continenti alterando con microonde la temperatura o l’umidità? Il
deputato ucraino dà credito al sospetto che i disastri naturali
intensificatisi ultimamente siano da imputare ai sempre più assidui
test del sistema HAARP. Anche in Germania, le inondazioni dello scorso
anno sono sembrate a qualcuno troppo disastrose. Così due giornalisti
tedeschi, Grazyna Fosar e Franz Bludorf, hanno vagheggiato in un loro
articolo, pubblicato sul numero 120 del bimestrale «Raum und Zeif»,
che i cicloni e gli allagamenti che hanno piegato l’Europa Centrale
possano essere legati all’HAARP. La Russia aveva dato l’allarme
quasi un anno fa. Come riporta l’agenzia Interfax dell’8 agosto
2002, ben 90 parlamentari della Duma di Mosca avevano firmato un appello
indirizzato all’ONU in cui si chiedeva la messa al bando di questi
esperimenti elettromagnetici. Un mese più tardi erano saliti a 220 i
deputati russi a favore dell’appello. D’altronde vi era stato un
rapporto della Duma che accusava esplicitamente l’America. Parole
schiette e scomode: «Sotto il programma HAARP, gli USA stanno creando
nuove armi geofisiche integrali, che possono influenzare gli elementi
naturali con onde radio ad alta frequenza. Il significato di questo
salto qualitativo è comparabile al passaggio dall’arma bianca alle
armi da fuoco, o dalle armi convenzionali a quelle nucleari».
La parola agli americani
Il
sito ufficiale www.haarp.alaska.edu
ci presenta un’innocente stazione scientifica dove gli scienziati
sondano via radio quelle regioni dell’alta atmosfera preannuncianti lo
spazio esterno, cioè la ionosfera e la magnetosfera. I titoli dei
paragrafi esplicativi del sito sono peraltro scritti a mo’ di domande
(«Cos’è HAARP?», «Perché è coinvolto il Dipartimento della
Difesa?», ecc.) Nel paragrafo titolato «HAARP è unico?», ci si
affretta a precisare che anche altre nazioni studiano la ionosfera, come
la stessa Russia o i Paesi europei (più il Giappone) del consorzio
EISCAT, anche se le loro apparecchiature, site a Tromsoe in Norvegia,
sono dei radar «incoerenti». Ma veniamo ai dettagli. Presso Gakona,
circa 200 km a Nord-Est del Golfo del Principe Guglielmo, un terreno di
proprietà del Dipartimento della Difesa USA fu scelto il 18 ottobre
1993 da funzionari dell’Air Force e a partire dall’anno seguente
venne disseminato di piloni d’alluminio alti 22 metri, il cui numero
è cresciuto di anno in anno fino ad arrivare a 180. Ognuno di questi
piloni porta doppie antenne a dipoli incrociati, una coppia per la «banda
bassa» da 2.8 a 7 MegaHerz e l’altra per la «banda alta» da 7 fino
10 MegaHerz. Tali antenne sono capaci di trasmettere onde ad alta
frequenza fino a quote di 350Km, grazie alla loro grande potenza. A
pieno regime, l’impianto richiede 3.6 MegaWatt (la potenza di 100
automobili), assicurati da 6 generatori azionati da altrettanti motori
diesel da 3600 cavalli l’uno. Scopo ufficiale di queste installazioni
è studiare la ionosfera per migliorare le telecomunicazioni. Come si
sa, questo strato è composto da materia rarefatta allo stato di plasma,
cioè di particelle cariche (ioni), e ha la proprietà di riflettere
verso terra le onde hertziane, in particolare nelle ore notturne. E’
per questo, ad esempio, che di notte ci è possibile ascoltare alla
radio le stazioni AM di molti Paesi stranieri, dato che la riflessione
ionosferica permette ai segnali di scavalcare la curvatura terrestre.
Guerre di radioonde
Secondo
lo stesso principio è plausibile che le irradiazioni delle antenne
HAARP possano rimbalzare fino a colpire gli strati bassi
dell’atmosfera sopra un Paese distante migliaia di chilometri. Ed
interferire quindi con i fenomeni meteorologici. Certamente si tratta di
mere ipotesi. Comunque, un uso militare dell’HAARP è ammesso dalla
Federazione Scienziati Americani. Un uso, tuttavia, non distruttivo, ma
solo di ricognizione. Modulando i segnali in frequenze bassissime, cioè
onde ELF o VLF, si potrebbe «vedere ciò che succede nel sottosuolo,
individuando bunker, silos di missili, e altre installazioni sotterranee
di Stati avversi. Al di là di ciò, la «guerra ecologica» appare
terribilmente possibile da oltre vent’anni. Già nel 1976
l’Enciclopedia Militare Sovietica ventilava il rischio che gli Stati
Uniti, per via elettromagnetica o per via astronautica, potessero
modificare il clima dell’Eurasia lacerando lo strato di ozono sopra
l’URSS. L’Unione Sovietica si accordò così con gli USA perché
fosse proibito l’uso dei cambiamenti climatici ambientali. A livello
ONU, ciò fu ribadito con la convenzione ENMOD (Environmental
Medifications), entrata in vigore il 5 ottobre 1978. Ma
pochi anni dopo, negli Stati Uniti, lo scienziato considerato il
padre dell’HAARP ideava un sistema volto apertamente a controllare i
fenomeni meteo. L’11 agosto 1897 il dott. Bernard Eastlund brevettava
con numero di «patente» 4,686,605 il suo «Metodo e apparato per
l’alterazione di una regione dell’atmosfera, della ionosfera o della
magnetosfera».
Il fantasma di Tesla
Si dice che
Eastlund, fisico del MIT si sia ispirato ai lavori del grande genio
Nikola Tesla (1856-1943), lo scienziato jugoslavo emigrato in America
nel 1884. A Tesla dobbiamo molti ritrovati che resero possibile la
diffusione dell’elettricità, soprattutto la corrente alternata
trifase (mentre Edison era rimasto arroccato sulla corrente continua).
Inoltre aveva tentato di sviluppare un sistema di trasmissione
dell’energia via etere, il che avrebbe reso inutili i cavi, nonché un
apparecchio per ottenere elettricità gratuita per tutti ricavandola
dalle oscillazioni naturali del campo elettrico terrestre. Quando Tesla
morì, l’8 gennaio 1943, gli agenti dell’FBI diedero la caccia a
tutti i suoi progetti, su cui si favoleggiò a lungo. D’altra parte lo
stesso Tesla aveva parlato persino di raggi della morte, efficaci fino a
320 km di distanza.
Non
sappiamo esattamente quanto vi sia di Tesla nei progetti del dott.
Eastlund e nell’HAARP. Fatto sta che negli anni Novanta Eastlund fondò
una sua compagnia, la Eastlund Scientific Enterprise, che fra le attività
menzionate sul suo sito web comprende tanto la partecipazione al
programma HAARP, quanto l’esplicita ricerca nel campo delle
modificazioni meteorologiche. Che dire? Ritornando al libro di Qiao
Liang e Wang Xiansui, c’è da rabbrividire alle loro frasi: «Utilizzando
metodi che provocano terremoti e modificando le precipitazioni piovose,
la temperatura e la composizione atmosferica, il livello del mare e le
caratteristiche della luce solare, si danneggia l’ambiente fisico
della terra o si crea un’ecologia locale alternativa. Forse, presto,
un effetto El Nino creato dall’uomo diverrà una superarma nelle mani
di alcune nazioni e/o organizzazioni non-statali».
di
Mirko Molteni - tratto da "La Padania" 15 e 16 giugno 2003
Guerre
climatiche
-
di Michel Chossudovsky -
professore
di Economia dell'università di Ottawa
L'importante
dibattito sul riscaldamento globale patrocinato dalle Nazioni
Unite fornisce solo una immagine parziale del cambiamento
climatico; oltre al devastante impatto delle emissioni di
gas-serra nello strato d'ozono, il clima mondiale può ora
essere modificato come parte di una nuova generazione di
sofisticate "armi non letali" (non-lethal-weapons).
Sia gli americani che i russi hanno sviluppato le capacità di
manipolare il clima del mondo.
Negli Stati Uniti, la tecnologia è stata perfezionata
all'interno del programma "High-frequency Active Aural
Research" (HAARP) come parte della Iniziativa di Difesa
Strategica. Recenti prove scientifiche suggeriscono che HAARP è
pienamente funzionante ed ha la capacità di provocare
inondazioni, siccità, uragani e terremoti.
HAARP E'
UN'ARMA DI DISTRUZIONE DI MASSA NON SOTTOPOSTA AD ALCUN
NEGOZIATO.
Da
un punto di vista militare, HAARP è un'arma di distruzione di
massa. Potenzialmente costituisce uno strumento di conquista in
grado di destabilizzare selettivamente sistemi agricoli ed
ecologici di intere regioni.
Anche se non ci sono prove che questa mortale tecnologia sia
stata usata, sicuramente le Nazioni Unite dovrebbero affrontare
la questione della "guerra ambientale" a fianco del
dibattito sugli impatti climatici dei gas-serra.
Nonostante esista un ampio corpo di conoscenze scientifiche, la
questione della deliberata manipolazione climatica per uso
militare non è mai diventata esplicitamente parte della agenda
delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.
Né le delegazioni ufficiali né i gruppi ambientalisti
partecipanti alla Conferenza sul Cambiamento Climatico all'Aia
(novembre 2000) hanno sollevato la questione generale della
"guerra climatica" o delle "tecniche di
modificazione ambientali (ENMOD) come rilevanti per una
comprensione del cambiamento climatico.
Lo scontro tra negoziatori ufficiali, ambientalisti e lobbies
del business americano si è concentrato sull'aperto rifiuto di
Washington di sottostare agli impegni di riduzione
dell'emissione di anidride carbonica assunti col Protocollo di
Kyoto nel 1997[1].
Gli impatti delle tecnologie militari sul clima mondiale non
sono oggetto di discussione ne' ragione di preoccupazione.
Attentamente confinato ai gas-serra, il dibattito corrente sul
cambiamento climatico serve agli obiettivi strategici e di
difesa di Washington.
"GUERRA
CLIMATICA"
La
rinomata scienziata dott. Rosalie Bertell conferma che "gli
scienziati militari degli Stati Uniti stanno lavorando sui
sistemi climatici come potenziale arma. I metodi includono
l'accrescimento delle tempeste e la deviazione dei fiumi di
vapore dell'atmosfera terrestre per produrre siccità o
inondazioni mirate[2]
Già negli anni '70 il vecchio consigliere per la Sicurezza
Nazionale Zbigniew Brzezinski aveva previsto nel suo libro
"Tra Due Epoche" che:
"...La tecnologia renderà disponibile, per i leader delle
maggiori nazioni, tecniche per condurre una guerra segreta, per
la quale sarà necessario considerare solo una minima parte
delle forze speciali (...) Tecniche di modificazione del clima
potrebbero essere impiegate per causare prolungati periodi di
siccità o tempesta..."
Marc Filterman, ex-ufficiale francese, descrive svariati tipi di
"armi non convenzionali" che usano frequenze radio.
Egli si riferisce alla "guerra climatica", indicando
che gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica già
"...padroneggiano il know-how necessario per scatenare
improvvisi cambiamenti climatici (uragani, siccità) nei primi
anni '80..." [3].
Queste tecnologie rendono "...possibile provocare disturbi
atmosferici usando onde radar a frequenza estremamente
bassa..."[4].
Una simulazione sui futuri scenari di difesa commissionata per
l'U.S Air Force (aeronautica militare, ndt) indica la necessità
per "...Le forze aerospaziali degli Stati Uniti di
`possedere il clima' capitalizzando le emergenti tecnologie e
concentrandosi sullo sviluppo di quelle tecnologie per le
applicazioni di guerra...". Per mezzo dello sviluppo delle
operazioni amiche, di quelle per disturbare le azioni nemiche
per mezzo di modificazioni su piccola scala dei modelli
climatici e di quelle per completare il dominio delle
comunicazioni globali e il controllo dello spazio, la
modificazione del clima offre al combattente un'ampia gamma di
possibili opzioni per sconfiggere o reprimere un avversario.
Negli Stati Uniti, la modificazione del clima diventerà
verosimilmente una parte della politica di sicurezza nazionale
con applicazioni sia interne che internazionali. Il nostro
governo persegue questa politica, a seconda dei suoi interessi,
a vari livelli [5].
IL PROGRAMMA "HIGH-FREQUENCY
ACTIVE AURAL RESEARCH" - HAARP
Il
HAARP con base a Gokoma (Alaska) - amministrato congiuntamente
da Aviazione e Marina - è parte di una nuova generazione di
armamenti sotto il controllo della Iniziativa di Difesa
Strategica degli Stati Uniti.
Approntato dal Laboratorio di Ricerca dell'Aviazione - Direzione
Veicoli Spaziali, HAARP è costituito da un sistema di potenti
antenne in grado di creare "modificazioni locali
controllate della ionosfera".
Lo scienziato dott. Nicholas Begich - attivista della campagna
contro HAARP - descrive tale programma come "...una
tecnologia di raggi estremamente potenti di onde radio che
raggiungono aree della ionosfera (lo strato più alto
dell'atmosfera) si concentrano su di essa e la riscaldano. A
quel punto le onde elettromagnetiche rimbalzano sulla terra e
penetrano qualsiasi cosa - viva o morta..."[6]
La dottoressa Rosalie Bertell descrive HAARP "...una
gigantesca stufa in grado di causare la principale spaccatura
della ionosfera, creando non tanto dei buchi quanto delle lunghe
incisioni sullo strato protettivo che impedisce alle radiazioni
mortali di bombardare il pianeta..."[7].
INGANNANDO
L'OPINIONE PUBBLICA
HAARP
è stato presentato all'opinione pubblica come un programma di
ricerca scientifica ed accademica. Tuttavia, documenti militari
degli Stati uniti sembrano suggerire che il principale obiettivo
di HAARP è sfruttare la ionosfera per i propositi del
Dipartimento della Difesa[8].
Senza fare esplicito riferimento ad HAARP, uno studio
dell'Aviazione punta all'uso di "modificazioni indotte
nella ionosfera" come un modo per alterare i modelli
climatici così come disturbare i radar e le comunicazioni
nemiche [9]
Secondo la dottoressa Rosalie Bertell, HAARP fa parte di un
sistema integrato di armi che ha conseguenze ambientali
potenzialmente devastanti: è in continuità con cinquant'anni
di crescenti ed intensi programmi di distruzione rivolti allo
studio e controllo della parte alta dell'atmosfera. Sarebbe
sconsiderato non associare HAARP alla costruzione del
laboratorio spaziale che è stato progettato dagli Stati Uniti.
HAARP appartiene ad una lunga storia di ricerca spaziale di
natura deliberatamente militare.
Le implicazioni della combinazione tra questi progetti è
allarmante. E' spaventosa la capacità derivante dalla
combinazione tra HAARP/Laboratorio Spaziale/Missili di spedire
ovunque sulla terra una enorme quantità di energia, comparabile
ad una bomba nucleare, attraverso laser o raggi a particelle.
Il progetto viene venduto al pubblico come uno scudo spaziale
contro attacchi nemici oppure, ai più ingenui, come un modo per
riparare lo strato d'ozono [10].
Oltre alle modificazioni climatiche, HAARP può avere altre
funzioni: può contribuire al cambiamento climatico attraverso
il bombardamento massiccio dell'atmosfera con raggi ad alta
frequenza. Ma le onde di ritorno a bassa frequenza ed alta
intensità possino colpire il cervello delle persone e non sono
da escludersi anche effetti sui movimenti tettonici [11].
Più in generale HAARP è in grado di modificare il campo
elettro-magnetico della terra. Fa parte di un arsenale di armi
elettroniche che i ricercatori militari nord-americani
considerano come "una guerra gentile e delicata"[12].
LE
ARMI DEL NUOVO ORDINE MONDIALE.
HAARP
fa parte dell'arsenale d'armi del Nuovo Ordine Mondiale
controllato dalla Iniziativa di Difesa Strategica (S.D.I.).
Intere economie nazionali potrebbero essere potenzialmente
destabilizzate attraverso manipolazioni climatiche attuate dai
punti di comando negli Stati Uniti.
Ancora più importante è il fatto che tali operazioni possono
essere effettuate senza conoscere il nemico, ad un costo minimo
e senza impiegare personale ed equipaggiamento come in una
guerra convenzionale.
Appagando gli interessi economici e strategici degli Stati Uniti
HAARP potrebbe essere utilizzato per modificare selettivamente
il clima in differenti parti del mondo col risultato di
destabilizzare sistemi agricoli ed ecologici. Ciò che è peggio
è che il Dip. della Difesa USA ha assegnato risorse ingenti per
lo sviluppo dei sistemi di intelligence e monitoraggio sui
cambiamenti climatici. La N.A.S.A. e la National Imagery and
Mapping Agency (N.I.M.A.) del Dip. della Difesa
Stanno lavorando su delle immagini fornite dai satelliti per lo
studio di inondazioni, erosioni, frane, terremoti, zone
ecologiche, previsioni atmosferiche e cambiamento climatico[13]
L'INERZIA
POLITICA DELLE NAZIONI UNITE.
Secondo
la convenzione sul Cambiamento Climatico (U.N.F.C.C.C.) firmata
nel 1992 al Summit di Rio de Janeiro:
"...In accordo con la Carta delle Nazioni Unite e i
principi della legge internazionale, gli stati hanno la
responsabilità di assicurare che attività svolte sotto la
propria giurisdizione o controllo non causino danni all'ambiente
di altri stati o di aree al di fuori della giurisdizione
nazionale..."[14]
Inoltre vi è una Convenzione internazionale ratificata
dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1977 che
proibisce "...l'uso militare o altrimenti ostile di
tecniche di modificazione ambientale che abbiano effetti molto
diffusi, duraturi, gravi..."[15].
Sia gli Stati Uniti che l'Unione Sovietica firmarono la
Convenzione. Questa definisce "tecniche di modificazione
ambientale" qualsiasi tecnica "...per il cambiamento -
attraverso la deliberata manipolazione dei processi naturali -
della dinamica, composizione o struttura della terra, inclusi la
sua litosfera, idrosfera, atmosfera e lo spazio..."[16].
Perché allora le Nazioni Unite - ignorando la Convenzione ENMOD
del 1977 così come la loro Carta - decidono di escludere dalla
loro agenda i cambiamenti climatici derivanti dai programmi
militari?
IL PARLAMENTO EUROPEO E' A
CONOSCENZA DELL'IMPATTO DI HAARP
Nel
febbraio 1998, in risposta ad un rapporto della signora Maj
Britt Theorin - parlamentare europea e avvocatessa pacifista -
il Comitato per gli Affari Esteri, la Sicurezza e la Difesa ha
tenuto audizioni pubbliche a Bruxelles sul programma H.A.A.R.P[17]
Il "Motion for Resolution" del Comitato sottoposto al
Parlamento Europeo "...In virtù del suo esteso impatto
sull'ambiente considera HAARP un problema globale e richiede che
le sue implicazioni legali, ecologiche ed etiche siano esaminate
da una istituzione internazionale indipendente; il Comitato
esprime rammarico per il reiterato rifiuto dell'Amministrazione
degli Stati Uniti di fornire pubblicamente informazioni sui
rischi pubblici ed ambientali del programma H.A.A.R.P..."[18].
La richiesta del Comitato di definire un "Protocollo
Verde" sugli "impatti ambientali delle attività
militari", è stata casualmente lasciata cadere nel vuoto
con la motivazione che il Parlamento Europeo manca della
necessaria giurisdizione per indagare sui "rapporti tra
ambiente e difesa"[19].
Bruxelles era ansiosa di evitare uno scontro con Washington.
COMPLETAMENTE
OPERATIVO
Mentre
non ci sono prove che HAARP sia stato utilizzato, ricerche
scientifiche ci confermano che al momento è completamente
operativo. Ciò significa che HAARP potrebbe essere utilizzato
dai militari degli Stati Uniti per modificare selettivamente il
clima di una nazione "non amica" o di uno "stato
canaglia" con l'obiettivo di destabilizzarne l'economia
nazionale. I sistemi agricoli sia dei paesi sviluppati che di
quelli in via di sviluppo sono già in crisi a causa delle
politiche del Nuovo Ordine Mondiale come la deregolamentazione
del mercato.
E' ampiamente documentato che la "medicina economica"
che il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale hanno
imposto al Terzo Mondo e ai paesi dell'ex blocco sovietico ha
largamente contribuito alla destabilizzazione dell'agricoltura
nazionale. A loro volta, i provvedimenti dell' Organizzazione
Mondiale del Commercio hanno favorito gli interessi di una
manciata di multinazionali occidentali bio-tech nel loro
tentativo di imporre semi geneticamente modificati ai contadini
di tutto il mondo.
E' importante comprendere il rapporto tra i processi economici,
strategici e militari del Nuovo Ordine Mondiale. Le
manipolazioni climatiche realizzate attraverso il programma
HAARP (sia accidentali che deliberate) peggioreranno
inevitabilmente questi cambiamenti colpendo le economie
nazionali, distruggendo infrastrutture e provocando
potenzialmente la bancarotta di contadini in vaste aree.
Sicuramente i governi nazionali e le Nazioni Unite dovrebbero
affrontare la questione delle possibili conseguenze di HAARP e
di altre "armi non letali" sul cambiamento climatico.
NOTES
1.
The latter calls for nations to reduce greenhouse gas emissions
by an average of 5.2 percent to become effective between 2008
and 2012. See Background of Kyoto Protocol at http://www.globalwarming.net/gw11.html
2.
The Times, London, 23 November 2000.
3.
Intelligence Newsletter, December 16, 1999.
4.
Ibid.
5. Air
University of the US Air Force, AF 2025 Final Report,
http://www.au.af.mil/au/2025/ (emphasis added).
6.
Nicholas Begich and Jeane Manning, The Military's Pandora's Box,
Earthpulse Press, http://www.xyz.net/~nohaarp/earthlight.html
; See also the HAARP home page at http://www.haarp.alaska.edu/).
7. See
Briarpatch, January, 2000. (emphasis added).
8.
Quoted in Begich and Manning, op cit.
9.
Air University, op cit.
10.
Rosalie Bertell, Background of the HAARP Program, 5 November,
1996, http://www.globalpolicy.org/socecon/envronmt/weapons.htm
11.
Begich and Manning, op cit.
12.
Don Herskovitz, Killing Them Softly, Journal of Electronic
Defense, August 1993. (emphasis added). According to Herskovitz,
"electronic warfare" is defined by the US Department
of Defense as "military action involving the use of
electromagnetic energy..." The Journal of Electronic
Defense at http://www.jedefense.com
has published a range of articles on the application of
electronic and electromagnetic military technologies.
13.
Military Space, 6 December, 1999.
14.
UN Framework Convention on Climate Change, New York, 1992. See
complete text at http://www.unfccc.de/resource/conv/conv_002.html
, (emphasis added).
15.
See Associated Press, 18 May 1977.
16.
Environmental Modification Ban Faithfully Observed, States
Parties Declare, UN Chronicle, July, 1984, Vol. 21, p. 27.
17.
European Report, 7 February 1998.
18.
European Parliament, Committee on Foreign Affairs, Security and
Defense Policy, Brussels, doc. no. A4-0005/99, 14 January 1999.
19.
EU Lacks Jurisdiction to Trace Links Between Environment and
Defense, European Report, 3 February 1999.
(C)
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; (Altern. E-mail: chossudovsky@sprint.ca
)
|
H.A.A.R.P.
: il sito scientifico ufficiale
www.haarp.alaska.edu
|
|
. |
Si
chiama H.A.A.R.P., acronimo di High-frequency Active
Auroral Research Program (Programma di Ricerca Aurorale
Attivo ad Alta frequenza): è un oscuro progetto militare
statunitense, con base a Gakona in Alaska, di cui abbiamo
parlato nel nr. 4 di NEXUS e che riproponiamo oggi per le
notevoli modificazioni climatiche mondiali avvenute negli
ultimi anni.
Dietro
la facciata di ricerca scientifica volta al
miglioramento di radar, comunicazioni, sistemi
geofisici per la ricerca di petrolio e depositi
militari si nasconde lo sviluppo sperimentale di
una superpotente tecnologia di irradiamento a
radio-onde capace di dirigere quantità
altissime di energia in località strategiche
del pianeta. Come? Sollevando con un raggio
estese aree della ionosfera, quella zona
dell'atmosfera compresa tra 40 e 600 miglia, e
riscaldandole; onde elettromagnetiche rimbalzano
indietro sulla terra e penetrano qualsiasi cosa
vivente e/o morta.
H.A.A.R.P. utilizza i più elevati livelli di
energia mai adoperati che provocherebbero
modificazioni molecolari dell'atmosfera con
conseguenti cambiamenti climatici, non solo ma
le onde riflesse sulla superficie terrestre
sarebbero in grado per la loro intensità e
penetrazione di manipolare e disgregare i
processi mentali umani.
Secondo alcuni scienziati l'utilizzo improprio e
sconsiderato di tale energia potrebbe avere
conseguenze cataclismatiche. Nessuno infatti è
in grado di prevedere come la terra, che altro
non è che un organismo biomagnetico reagirà a
questo eccesso di radiazioni.
Infine ricordiamo che H.A.A.R.P. è la
realizzazione pratica delle teorie di Nikola
Tesla, infatti esamina esattamente gli stessi
fenomeni studiati dal grande scienziato croato
cento anni prima in Colorado.
|
centro
HAARP di Gakona (Alaska)
|
|
|
panoramica
antenne
|
|
|
laboratorio
per l'elaborazione dei dati
|
particolare
di un'antenna
|
|
UNA
SUPER ARMA DALLO STUDIO SUGLI UFO
Fonte:
Il Messaggero; agenzia Ansa
-
25-06-2002 -
Lo studio
degli Ufo (oggetti volanti non identificati) ha permesso agli
Stati Uniti di sviluppare una 'superarma' che, come componente
principale dello 'scudo spaziale', secondo un esperto russo,
consentirà di annientare tutti gli attacchi missilistici e
mettere in ginocchio qualsiasi paese, scatenando violenti
cambiamenti geofisici. Stando a quanto dichiarato al quotidiano
'Komsomolskaya Pravda' di oggi dal colonnello Aleksandr Plaksin,
che ha diretto il centro speciale del ministero della difesa
russo dedicato allo studio degli Ufo, disciolto nel 1991, lo
studio degli Ufo ha consentito al Pentagono di creare «la
stazione radioelettronica HAARP entrata in funzione in Alaska
nel 1997» le cui 180 antenne sono in grado di sviluppare una
potenza pari a 3,5 milioni di watt e di concentrare una potente
emissione a onde corte sulla ionosfera.
Questa specie di «forno a microonde globale», secondo Plaksin,
sarà in grado di «bruciare» qualsiasi missile lanciato contro
gli Stati Uniti. In un'intervista rilasciata al giornale, il
colonnello afferma che l'HAARP è allo stesso tempo una «potentissima
arma geofisica», in grado di «alterare le condizioni
metereologiche e provocare conseguenze imprevedibili come il
cambiamento dei poli magnetici del pianeta», scatenando
eruzioni vulcaniche e inondazioni planetarie. «Con l'aiuto
dell'HAARP gli Stati Uniti saranno in grado di mettere in
ginocchio qualsiasi paese» afferma Plaksin. Il centro del
ministero della difesa russo per lo studio del fenomeno Ufo
venne creato nel 1979 e chiuso nel 1991 per ragioni economiche.
Il controllo climatico a scopi militari
- di Michel Chossudovsky da Global Research
Giovedì,
07 Ottobre 2004
Chi
era Nikola Tesla?
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