San Corrado Birndorfer da Parzham Religioso 21 aprile - Comune |
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Venushof, 22 dicembre 1818 - Altotting (Bassa Baviera), 21 aprile 1894 Nacque a Venushof in Parzham il 22 dicembre 1818 da una famiglia di ricchi contadini dalla spiccata devozione. Penultimo di dodici fratelli, rimase orfano a 16 anni. Da subito si dedicò alla vita spirituale secondo la tradizione cattolica bavarese frequentando assiduamente la celebrazione eucaristica quotidiana. Ma coltivò nella sua vita anche tutte le forme della più autentica pietà popolare della sua regione, la Baviera. Conosciamo poco dell'infanzia ma sappiamo per certo che a 19 anni tentò, senza esito, di studiare nel ginnasio dei benedettini di Metten a Deggendorf. Era il 1841, invece, quando professò la regola del Terz'Ordine francescano e nel 1849 entrò tra i cappuccini di Altötting come terziario. Durante il noviziato a Laufen fu incaricato di aiutare l'ortolano e il giardiniere del convento. Il 4 ottobre 1852 emetteva la professione solenne e fu rimandato ad Altötting con l'ufficio di portinaio del convento di Sant'Anna, che ora è dedicato allo stesso san Corrado, dove rimase fino alla morte, avvenuta il 21 aprile 1894. (Avvenire) Etimologia: Corrado = consigliere audace,
dal tedesco |
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E' il secondo tedesco
canonizzato dopo la scissione luterana, preceduto da s. Fedele da
Sigmaringa, protomartire di Propaganda Fide.
Nacque il 22 dicembre 1818 da numerosa famiglia, proprietaria della
fattoria di Venushof, nella valle del Rott, in diocesi di Passavia.
Rimasto orfano a sedici anni, si dedicò al lavoro agricolo, distinguendosi
per la pratica della virtù e lo spirito di preghiera. Sentendosi chiamato
alla vita religiosa, entrò trentunenne nell'Ordine dei Cappuccini ed emise
la professione il 4 ottobre 1852. Destinato dai superiori all'ufficio di
portinaio nel convento-santuario di Altotting (Bassa Baviera), vi rimase
per quarantatre anni, edificando i confratelli e i pellegrini che
accorrevano al santuario mediante l'esercizio della carità e di una
pazienza inalterabile. Il suo fu un curriculum vitae di umiltà, di lavoro
silenzioso e di continua immolazione. Devoto della Vergine e
dell'Eucaristia, dotato di doni straordinari, come lo spirito di profezia,
operò un risveglio di fede nelle regioni dove si diffuse la fama della sua
santità. Animato da zelo apostolico, cooperò anche all'opera benefica in
favore dell'infanzia abbandonata e pericolante, conosciuta con il nome di
Liebeswerk. Autore: Bonaventura d'Arenzano ; www.cittanuova.it INDIETRO AL SANTUARIO DI ALTOTTING *** |