PADRE DELL’EUROPA

Lo scorso maggio si è chiusa la fase diocesana del processo di beatificazione di Robert Schuman, “Padre dell’Europa”...

Non solo alle origini dell’Europa antica c’è il cristianesimo, ma anche alle origini di quella moderna. Adenauer, De Gasperi, Schuman, Monnet sono considerati i fondatori. Solo l’ultimo è un laico, peraltro molto rispettoso delle scelte dei primi tre, i quali, ferventi cristiani, hanno saputo ispirarsi ai principi della religione nella loro azione politica. Tant’è che c’è stato chi ha proposto sia per il primo sia per il secondo di indagare se ci fossero gli estremi per iniziare un processo canonico di beatificazione, per Schuman invece il processo è stato fatto e la fase diocesana si è conclusa nel maggio scorso.

I volumi delle testimonianze raccolte e vagliate e degli scritti, che riempiono 50 mila pagine per un peso complessivo di cinque quintali, sono stati trasmessi alla Congregazione per le Cause dei Santi. Si attende il miracolo. Se verrà, il famoso ministro degli esteri francese sarà “beato”. Sarebbe un avvenimento mondiale, e una clamorosa conferma della fede cristiana sia dei fondatori dell’Europa sia dei Padri dell’Europa moderna.

Fu proprio Schuman che il 9 maggio 1950 propose agli Stati che si erano combattuti durante la Seconda Guerra Mondiale di mettere in comune la produzione del carbone e dell’acciaio. Fu allora che Francia e Germania si riconciliarono e nacque la prima Comunità Europea, la CECA, poi CEE che oggi si è evoluta in UE.

Schuman esercitò il suo impegno politico come un vero apostolato: applicava alla vita pubblica gli stessi principi della pratica religiosa privata. Uomo di profonda vita interiore, non considerò mai in opposizione fede cristiana e azione sociopolitica, benché fosse convinto della distinzione delle due sfere.

Uomo di comunione quotidiana, egli era convinto di essere strumento nelle mani di Dio: “Siamo tutti degli strumenti, anche se imperfetti, della Provvidenza che se ne serve per dei disegni che ci superano”, scriveva nel 1960. Era esplicito in certe affermazioni che oggi farebbero scandalo: “La democrazia deve la sua esistenza al cristianesimo”. E il 19 marzo 1958, di fronte al Palamento Europeo affermò con forza: “Tutti i paesi dell’Europa sono permeati dalla civiltà cristiana. Essa è l’anima dell’Europa che occorre ridarle”.

C’è stata opposizione dura – e alla fine vincente – all’introduzione nel Preambolo della Nuova Costituzione di un richiamo esplicito alle radici cristiane del continente che si avvia a una faticosa unità anche politica. Ma nessuna mai potrà negare il cristianesimo vissuto dei padri fondatori, a cominciare da Robert Schuman.

di Edoardo Zin

Fonte: Bollettino Salesiano - Novembre 2004

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