" Che cosa sarebbe di una catechesi che non desse tutto il posto al disegno di redenzione del nostro Dio, alla sua lunga e amorosa preparazione e attuazione, all' Incarnazione del Figlio di Dio, a Maria Immacolata, la Madre sempre Vergine, elevata in corpo e in anima alla gloria celeste e alla sua funzione nel mistero della salvezza, al mistero di iniquità operante nelle nostre vite, e alla potenza di Dio che ce ne libera, alla necessità della penitenza e dell' ascetica, ai gesti sacramentali e liturgici, alla realtà della presenza eucaristica, alla partecipazione alla vita divina sulla terra e nell' aldilà.

Di conseguenza nessun catechista autentico potrebbe compiere legittimamente, di suo arbitrio, una selezione nel deposito della fede, tra ciò che egli ritiene importante e ciò che ritiene senza importanza, per insegnare quello e rifiutare questo. "

Giovanni Paolo II , 16 ottobre 1979

 

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