Il Libero Arbitrio
Spesso ci ritroviamo a leggere oppure a discutere in famiglia, con gli amici, con il sacerdote, tra sconosciuti… del libero arbitrio.
Questo è un argomento che vuoi o non vuoi esce comunemente fuori nei discorsi inerenti la fede perché, possiamo dire, è alla base del destino dell’uomo e dell’umanità. Il libero arbitrio, cioè la libertà di operare il bene oppure il male nella nostra vita, ci consente di poter ragionevolmente pensare che noi siamo il frutto di ciò che abbiamo voluto essere. Certamente lo è, ma…. abbiamo mai veramente ragionato e meditato sull’importanza e sulla gravità, per la nostra vita e per la nostra anima, delle implicazioni che l’idea che ci siamo fatti del libero arbitrio comporti? Partiamo
da un presupposto che è un dato di fatto: tutti, quando parliamo o
pensiamo al libero arbitrio, abbiamo in mente una “situazione tipo”
che è frutto di una mentalità comune. Questa mentalità comune di
analizzare la questione della libertà umana ci conduce a rappresentare
l’uomo tra due poli: il Bene ed il male, Dio e satana, il Paradiso e
l’inferno. L’uomo al centro che può scegliere, volontariamente e
liberamente, da che parte stare. In un certo senso è così, ma questa
simbologia classica che ci siamo creati, questo dualismo tra Bene e male
che poi è comune a quasi tutte le culture, ha un difetto di fondo. Per
le culture orientali e le loro religioni, che sono poi tutte filosofie,
il pensare all’uomo interposto fra queste due energie, il Bene ed il
male che si contrappongono, è sicuramente perdonabile. Non possono
comprendere ciò che non sanno e comunque la loro anima ha cercato in
questa simbologia, con l’uomo al centro, una domanda ai perché
esistenziali dell’uomo stesso. Ma noi? Che conosciamo la Verità? Cosa
possiamo aggiungere a quello che il senso comune dell’uomo, di
qualsiasi razza o cultura, ha sempre immaginato e cercato di
visualizzare? Noi
sappiamo che Dio è Verità. Sappiamo che Dio mantiene fede alla parola
data. Sappiamo che Dio è la Parola. Quindi tutto ciò che proviene da
Dio non è e non può essere menzogna, su questo non si discute. Se Dio
promette, mantiene. Dio non si rimangia la Parola data. Dando per certo
ed assodato ciò che ho appena detto possiamo con tutta onestà e verità
affermare che se Dio promette all’uomo qualcosa immancabilmente lo
mantiene. Dio ha promesso all’uomo, e quindi a tutta la Creazione, la
libertà. Tutta la Creazione si basa su questa Legge che Dio ha voluto
imprimere alla Sua Opera, un’Opera di Libertà e di Amore. La cui
Libertà è la prova tangibile dell’Amore di Dio. Riguardo Dio
conosciamo questo… ma di satana? Di
satana sappiamo che è menzogna e che è stato menzognero sin dal
principio. Di satana sappiamo che non mantiene mai la parola data perché
in lui non c’è Amore, in lui non c’è e non può esistere Dio perché
lui ha rinunciato eternamente a Dio. Di lui sappiamo che è il principe
del male, che è l’oscurità più profonda e la perfidia più
perfetta. Tutto questo sappiamo di lui e ne siamo certi. Quindi ci
ritroviamo, seguendo il discorso simbolico dell’uomo tra i due poli,
con Dio Verità e mantenimento della parola data da una parte e con
satana menzognero ed omicida fin dal principio dall’altra. Ora
la mia domanda è questa: come possiamo noi dire, in tutta onestà e
sincerità di intenti, che l’uomo al centro, io, voi, tu che leggi,
siamo liberi di scegliere, arbitrariamente, da che parte stare? Dio
padre non ci costringe a fare nulla che noi non vogliamo…ma satana? Se
satana non mantiene la parola data, che sicurezza abbiamo che egli non
ci costringa a fare quello che farebbe comodo a lui? Ma aggiungo ancora:
quando mai satana ha dato all’uomo la parola di lasciarci liberi di
decidere? Esiste una sola frase nella Bibbia o nei Vangeli dove satana
giuri e spergiuri che egli ci lasci liberi di seguirlo, quindi di
amarlo, oppure no? A me non risulta… ma se anche fosse… egli che è
menzognero e padre della menzogna non potrebbe assolutamente mantenere
la parola comunque data. satana è un mentitore e quindi nessuna sua
parola, a parte durante gli esorcismi ma qui esuliamo decisamente dal
discorso, può essere tenuta in considerazione per verità. Cosa
pensare a questo punto? Se l’uomo, come lo immaginiamo noi comunemente
parlando riguardo al suo libero arbitrio, si trova al centro tra Dio che
aspetta una nostra apertura, e che ci lascia veramente liberi di
decidere, e satana che fingendo, da grande mentitore quale veramente è,
di lasciarci altrettanto liberi, mentendoci, ed invece ci rende schiavi?
Mi viene da pensare una semplice cosa: che non è l’uomo al centro di
questa lotta ma è… Dio!! Dio che si frappone tra noi e satana; Dio
che frapponendosi tra noi e satana cerca di aiutare l’uomo a non
rimanere incastrato tra le spire sataniche del maligno. Ma come
conciliare questa visione con la libertà e quindi l’impossibilità da
parte di Dio di intervenire senza la nostra volontà? Io credo che si
possa conciliare in questo modo: Dio si trova al centro fra l’uomo e
satana, più l’uomo allontana Dio da sé (perché Dio è sempre vicino
all’uomo) e più gli artigli satanici possono raggiungerlo ed
afferrarlo. Più l’uomo si avvicina a Dio e più egli è protetto
dalle furie dell’inferno. Ma,
direte voi, tutto questo discorso a cosa serve… qual è la conclusione
o il succo che potrebbe portarci il pensare a quest’impostazione
puramente simbolica? La risposta è molto semplice ma nello stesso tempo
terribilmente seria: pensare che sia Dio sia satana ci lasciano liberi
di decidere della nostra vita vuol dire essere già di satana. Quante
volte abbiamo sentito dire, con tanta presunzione, soprattutto dalle
persone che non credono in Dio: “Io sono libero di fare quello che
voglio… e poi non faccio del male a nessuno!!”. Sì, non fai del
male a nessuno… ma se non appartieni a Dio, unico a mantenere la
Parola data di lasciarti veramente libero, allora automaticamente e,
lasciatemelo dire, matematicamente sei già di satana. Solo
chiedendo aiuto a Dio si può essere liberi di Amare e di decidere della
propria salvezza. Senza Dio cadiamo immediatamente nella trappola
satanica, perché di trappola si tratta, di immaginare l’uomo capace e
consenziente all’interno di un quadro dove tutti i soggetti siano
fedeli alla parola data. Se così fosse, pensiamoci bene cari amici,
allora significherebbe solo una cosa: che satana è come Dio! Che satana
è Dio! Ma ciò sappiamo benissimo che non può essere… perché se
satana mantenesse la parola (ammesso che abbia mai promesso di lasciare
libero l’uomo…) non sarebbe più menzognero e se non lo fosse più
non sarebbe più satana. Ma
satana è. satana è stato e satana sarà. Un
uomo, ogni uomo, non può avere mai la libertà lontano da Dio proprio
perché tutto ciò che di buono, di bello, di virtuoso, di salutare, di
vero esiste al mondo proviene solo ed esclusivamente da Dio. Per
concludere pensiamo solo al Paradiso Terrestre. Dio non può inibire la
tentazione satanica perché satana è un essere creato da Dio e quindi
anche lui, nonostante tutto, è libero, così come ha fatto, di
scegliere cosa fare della propria libertà. satana ha scelto e si è
allontanato da Dio, ma essendo puro spirito non lo può, il Creatore,
confinare in un luogo che limiti la sua “giusta” libertà di essere
creato. Non potendo fare questo, non potendo per Giustizia, sino alla
fine dei tempi, confinare eternamente lo spirito del male nell’inferno
da satana stesso creato, il male ha la possibilità di tentare
continuamente l’uomo. Il grande Amore di Dio, sapendo tutto questo, è
stato proprio quello di creare l’uomo ed immediatamente dopo
preservarlo dagli effetti del male (invecchiamento, morte, malattia,
degenerazione spirituale, ignoranza, mancanza di conoscenza delle cose
dello Spirito…) nel Suo Paradiso Terrestre. Nel Paradiso Terrestre
l’uomo era cullato e protetto da Dio; Dio proteggeva l’uomo dalle
grinfie di satana nonostante non potesse confinarlo ancora in un luogo o
in uno spazio ben definito. satana quindi poteva tentare spiritualmente,
come poi fece, e Dio avvertì Adamo ed Eva del grave pericolo cui
sarebbero potuti incorrere dando retta al maligno. Il
Paradiso Terrestre era come se Dio si fosse messo tra satana e l’uomo.
L’Amore Perfetto aveva pensato con il Paradiso Terrestre di preservare
la nostra incolumità, l’incolumità dei nostri antenati comuni, dal
maligno che aveva infestato con i suoi miasmi veleniferi l’intera
Creazione. All’inizio Dio era in mezzo alla Sua creazione angelica.
Non vi era dualità tra Bene e male, non vi era quest’urgenza di
creare simbolismi perché tutto era Bene e Perfezione in Dio. Ma tutto
era libero di essere e di decidere, e quando satana decise di
allontanarsi dal Paradiso di Dio allora il Creatore non si mise di
lato… ma si mise in mezzo! Da quell’istante, dall’istante in
cui il male nacque, il Signore dell’Universo si mise in mezzo tra la
Creazione e satana. E non smetterà più, proprio per Amore della nostra libertà, fino alla fine dei tempi.
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