15/12/2004 Caro Gesù Bambino, tra pochi giorni festeggeremo la Tua
nascita e quest’anno la novena di preparazione è iniziata con una polemica
proprio su di Te. In Veneto una signora ha deciso di denunciarTi al tribunale
perché non gli andava che i suoi figli vedessero la Tua figura posta sul muro
della loro classe. Chissà, mi chiedo io, quale problema potesse dare loro… Ma credo che tu ci sia abituato. Duemila e
quattro anni fa, anno più anno meno, considerando anche gli errori di datazione
scoperti in seguito, ti denunciavano ad un altro tribunale perché non volevano
saperne di Te. Che strano il mondo! Dicono che il tempo faccia dimenticare tante
cose, ma alla fine di Te non si dimentica mai nessuno. E sai cos'è accaduto?
E’ accaduto che il Tar del Veneto, il tribunale amministrativo regionale, per
non prendersi la briga di pronunciare un verdetto contro di Te, ha passato la
patata bollente alla Corte Costituzionale. Sai che cosa ho pensato quando ho letto la
notizia? Ho pensato a quando Ponzio Pilato, non sapendo come salvare capra e
cavoli, decise di mandarTi di fronte al Sinedrio. Oggi come ieri, quando si
tratta di Te, c’è sempre qualcuno che cerca di lavarsene le mani e che
demanda a qualcun altro la responsabilità di una decisione sul Tuo conto.
Italiani eravamo ieri, italiani siamo rimasti oggi. Non è cambiato quasi nulla
a parte il fatto che Tu non sei più su questa terra, almeno in maniera sensibile,
ma l’odio nei Tuoi confronti piuttosto che scemare va sempre più aumentando.
Gesù, mi dispiace ripeterlo, ma Tu qui dai proprio fastidio. Quel Tuo volto
silenzioso, quelle Tue braccia aperte, quei Tuoi piedi fissati con un chiodo…
non sono proprio sopportabili. Adesso la Corte Costituzionale ha rimandato
tutto nuovamente al Tar: se la veda Pilato! Accidenti… certo che Tu di casini
ne stai combinando più adesso che stai in Cielo, di quando camminavi su questa
terra. Io non so proprio come dirtelo Gesù: qui Tu dai fastidio, cerca di
capirlo. La Tua espressione silenziosa e muta desta troppa ripugnanza, non è
ammissibile che tanta gente per bene debba vivere la propria vita avendoTi
davanti al muso per tutta la giornata. Ma sì… prendiamola con ironia.
Prendiamola con pazienza, con Santa pazienza. Sai Gesù… a volte penso a quando il Tuo
silenzio cesserà. Penso a tutte queste persone che si sono affannate e si
affanneranno a farti guerra (i Giuda che ti tradiscono ci saranno sempre… e
saranno sempre “tra i Tuoi”…) senza comprenderne neanche il motivo, giusto
perché eri muto e non potevi difenderti. Penso a quando parlavi con santa
Faustina e gli dicevi di scrivere, di scrivere tutto perché tante anime si
sarebbero salvate da quella lettura. E Faustina scrisse… scrisse della Tua
infinita Misericordia, scrisse del tempo di Grazia che l’umanità stava
vivendo perché Tu ancora non parlavi. Tu ancora aspettavi. Tu ancora aspetti.
Ma il tempo sta finendo, il tempo del Tuo silenzio è quasi alla fine ed ancora
il mondo non comprende. Il mondo Ti fa guerra e ti porta ancora davanti ai
sinedri ed ai ponzi pilati; ancora ti oltraggia e ti denuda; ancora ti
bestemmia. E Tu aspetti. E in questa attesa di Grazia e di infinita pazienza ed
infinita Misericordia mandi Tua Madre, mia Madre, ad avvisarci per l’ultima
volta. E il mondo ancora non comprende, ostinato. Sono passati i giorni, sono
passati gli anni ed il mondo ha quasi del tutto ignorato la voce di Tua Madre,
l’appello accorato alla conversione del cuore. Nonostante le Grazie ed i
Miracoli, nonostante le prove e le testimonianze, il mondo non si è accorto di
Lei. La voce del mondo che urla e che bestemmia è molto più forte della voce
della Madre, una voce che appena sussurra, lieve, alle anime assetate di Te. A
tutte le anime… perché anche chi ti bestemmia è assetato di Te ma non vuole
ammetterlo. Anche chi dice di non credere in Dio, non si rende conto che se ne
parla, dell’idea di Dio, significa che ci crede. Il mondo non crede in
Te, così dice, ma non passa giorno che di Te non si parli… che paradosso
incredibile. Incredibile come il Tuo silenzio…. Ma il silenzio cesserà, prima o poi. Sarà
in quel momento, che il mondo si renderà conto di Te. Non oggi. Oggi è ancora
tempo di convertirsi per tanti, e ancora c’è la possibilità, data dalla Tua
Misericordia senza limiti, di tornare indietro; di tornare a Te. Davanti a noi,
davanti a questo mondo incredulo, Tu hai posto dieci prove: le prime tre
serviranno per far comprendere che sei veramente Tu, le altre sette prove
saranno i flagelli della Tua giusta ira. Mi auguro che, per la Bontà indiscussa
che ti riconosco, nonostante la Tua Santa Giustizia lo reclami, Tu possa
abbreviare il più possibile quei giorni… per Amore delle anime innocenti.
Sai… mi sono chiesto tante volte perché dieci… perché proprio dieci e non
sei oppure otto… o quattro... perché? In fondo avresti potuto concludere
tutto con una sola prova, o no? Avresti potuto fare in modo che, dopo le prime
tre prove date per conoscerTi, ne avremmo avuta solo una. Una e basta. Dentro o
fuori. Chiaro o scuro. Bianco o nero. Invece no… altri sette! SETTE!
Caspita… ma non è che, anche quando la Tua giusta Giustizia verrà,
permetterai anche ed ancora alla Tua Misericordia di operare? Perché, in fondo,
se proprio ci penso bene, la Giustizia è una delle espressioni della
Misericordia… Platone, il grande filosofo greco dell’antichità, diceva che “senza giustizia non potrebbe sussistere neppure una società di ladroni che si uniscono per spogliare i viandanti”. Quanta sapienza in queste parole, una sapienza scaturita da una coscienza viva che parlava di Te quasi tre secoli prima della Tua nascita. Sette prove. Ed ogni prova metterà alla sbarra la nostra coscienza… ogni prova sarà un passaggio nel mar Rosso della nostra anima, un tornare a noi stessi, al centro di noi stessi per guardare a Te senza ipocrisie e senza menzogne. Sarà come un percorso iniziatico per salire (verso la Croce), e mentre si sale si dovranno perdere tutte le zavorre che ci siamo, a torto oppure a ragione, coscientemente oppure incoscientemente, caricati sulle spalle a causa dei nostri peccati e delle nostre meschinità. A causa della nostra natura decaduta e del nostro allontanamento da Te. Ogni prova una scelta. Ogni scelta un passo: o verso di Te o lontano da Te. Tanti anni fa a don Bosco mandasti un
sogno… il sogno chiamato “delle due colonne”. In quel sogno la grande nave
che rappresentava la Tua Chiesa, si legava saldamente alle due colonne: Maria e
la Santa Eucaristia. Il Papa, il Tuo vicario in terra, quest’anno ha legato la
Tua Chiesa alla seconda colonna… la battaglia infuria e tutti cercano di
colpire la Tua nave, ma tra queste due colonne nessuno potrà mai farLe del
male. Penso a quel sogno e credo che la sua realizzazione sia entrata oggi, in
questo tempo, nella sua fase più centrale… ma la Verità la conosci solo Tu,
io cerco solo di mantenere salda la mia attenzione ai segni dei tempi. Che poi
sono i Tuoi segni… Ti voglio bene Gesù. Buon Natale Gesù Bambino. |