San Pancrazio Martire
12 maggio - Memoria Facoltativa
martirizzato nel 304
Sull’Ardeatina e sull’Aurelia sono
stati sepolti i tre martiri Nereo, Achilleo e Pancrazio. Benché
ricordati tutti e tre al 12 maggio, il loro culto è stato sempre
separato, come precisano gli estensori del nuovo calendario: «La
memoria dei santi Nereo e Achilleo e la memoria di san Pancrazio
vengono celebrate separatamente con formulari propri secondo
l’antica tradizione romana». La storia di san Pancrazio, morto in
giovane età sotto Diocleziano, è stata arricchita di tanti elementi
leggendari dalla sua tardiva «Passio» che è ben difficile isolare le
reali vicende storiche di questo che è stato uno dei santi più
popolari non solo a Roma e in Italia, ma anche all’estero: è patrono
dei Giovani di Azione Cattolica. A lui sono stati dedicati chiese e
monasteri: quello di Roma venne fondato da san Gregorio Magno e
quello di Londra da sant’Agostino di Canterbury. Il suo sepolcro si
trova a Roma nel cimitero di Ottavilla al secondo miglio della via
Aurelia, dove Papa Simmaco costruì una basilica in suo onore.
(Avvenire)
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L'apparizione di
Pianezza (TO)
- 12
maggio 1450 -
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Il santuario eretto in onore di San
Pancrazio a Pianezza (Torino) ebbe origine da un fatto miracoloso. Il 12
maggio 1450 un contadino del luogo, Antonio Casella, mentre falciava il
prato tagliò inavvertitamente un piede alla moglie, venuta a portargli
qualcosa da mangiare. I coniugi, angosciati, pregarono il Signore e furono
confortati da una visione celeste: un fanciullo promise la guarigione da
parte di Dio. Chiese in cambio che si erigesse sul luogo un segno di
culto.
Fu costruito allora un primitivo pilone votivo ma, per il grande afflusso
di pellegrini che iniziarono ad accorrere il comune di Pianezza pensò di
racchiuderlo all’interno di una chiesetta, affidata alla custodia di un
eremita.
La cronaca del tempo registra grazie a
fatti miracolosi (specie a favore degli ossessi) attribuiti
all’intercessione di San Pancrazio.
Ne 1640 il marchese di Pianezza,
Giacinto Simiana, offrì ai Padri Agostiniani l’occasione di fondarvi
un convento.
I figli spirituali di Sant’Agostino
si prodigarono per 150 anni ad accrescere il culto de santo martire
e, fedeli alla loro tradizione, diffusero anche la devozione alla
Madonna della Cintura, tuttora venerata.
Al tempo di Napoleone I, il governo
incamerò anche il convento, che i religiosi dovettero abbandonare
nel 1801. |
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La custodia del Santuario venne affidata
ai sacerdoti della diocesi di Torino. Dal 1865 al 1885 fu rettore del
santuario Don Carlo Palazzolo. Era molto amico di Don Bosco e invitava
spesso i suoi ragazzi dell’oratorio di Valdocco a venerare la tradizione
della Santa Messa del miracolo nella notte del 12 maggio (alle ore 3), che
vede anche oggi una grande partecipazione di fedeli.
La prima chiesetta in onore di San
Pancrazio divenne presto insufficiente e i Passionisti, che dal 1886 ne
sono i custodi, hanno pensato di costruire, con le offerte dei devoti e
dei pellegrini, l’attuale nuovo Santuario.
Il
Martirio nella Chiesa del 3° Millennio
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