"Gesù uscì verso il Monte degli Ulivi" (Lc 22,39) Due Cuori uniti nell'amore e nel dolore 1
La mia anima vide Gesù discendere la scala e incamminarsi verso l'Orto.
2 Sul
pianerottolo della scala stava la Mamma, avvolta in un manto, con gli
occhi lacrimosi: fissava Gesù che stava allontanandosi. 3 Triste
separazione! Gesù ben sapeva che poche ore più tardi Ella avrebbe
voluto prenderLo tra le braccia, curargli le ferite. Ma non avrebbe
potuto neppure confortarLo almeno un poco con le sue dolci parole di
Madre. 4 Già un poco distanziato, Gesù si voltò a fissarLa
nuovamente, come per darLe un altro addio. Ella fissava il suo Gesù
dalla cima della scala. Gesù scomparve, ma rimasero sempre uniti. 5
Vidi gli sguardi addolorati della Mamma, quando già non scorgeva più
Gesù; e vidi quanto il suo Cuore santissimo Lo seguiva, intuendo le
sofferenze cui andava incontro. Che unione di dolore e di amore, quella
di quei due Cuori! Verso
la solitudine abbracciando tutta la sofferenza
6
Sento
che tutto mi fugge. E resterò completamente sola nell'Orto, nella più
grande agonia! 7 Fuggo verso la solitudine, per poter piangere in
silenzio. Quante lacrime di sconfitta! 8
Ad ogni passo che
faccio, sono montagne che cadono su di me. 9 Ad ogni passo sento
come se mi fermassi per riposare: l'anima è affaticata. 10 Tutto
il cammino è spinoso: grossi rami di spine intrecciati mi feriscono.
Ansie e sete di amore si estendevano a tutto il mondo; e la ricompensa a
questo amore erano spine tanto vive e penetranti, che mi avvolgevano il
cuore in un groviglio enorme. Le fiamme di amore che uscivano dal cuore,
superavano le spine e si levavano in alto. 11 Fortificata da
sforzi interiori, da sforzi dell'anima, camminavo. 12
L'anima mia avanzava
verso l'Orto, trascinata dall'amore; il cuore era abbracciato
strettamente a tutta la sofferenza. «Vado
a morire per te» 13
Pieno
di mansuetudine, Gesù con i suoi sguardi divini seguiva da lontano
Giuda, là in basso, di casa in casa, mentre concludeva la vendita; al
braccio portava la borsa con il denaro. Gesù tutto vedeva, ma nulla
diceva ai suoi apostoli. 14
Piangeva
nascostamente. 15 Li
precedeva triste e silenzioso. Io vidi che essi non si preoccupavano né
soffrivano per ciò che stava per accadere: camminavano stanchi. 16
Oltremodo sazi,
seguivano il loro Maestro con tutta tranquillità. 17
Erano stanchi per le
grandi meraviglie e per quanto avevano visto e udito da Gesù. Il
viaggio si svolgeva silenzioso; ma quanto diceva Gesù con il suo
silenzio! Come li amava, come parlava loro quel Cuore divino tanto
oppresso dal dolore e dalla fatica! 18
Mentre Gesù
camminava ansante, per tutto il suo corpo scorrevano gocce di sudore. 19
Di tanto in
tanto, si volta va a fissare la Città che restava là in fondo. I suoi
sguardi divini scrutavano tutto, nonostante l'oscurità. 20
Gesù si inabissò nella sofferenza: raccolse nel suo Cuore tutta la
ingratitudine e la malvagità che vedeva. Quell'abisso di odio e di
dolore accompagnò Gesù all'Orto; ed Egli condusse me. Alexandrina
con Gesù partecipa ai dolori della Vergine
21 Il Cuore divino di Gesù si sentiva calpestato dall'umanità. Vicino al Suo, nella medesima sofferenza, vi era il Cuore della Mamma. Io sentivo come se il Cuore di Lei volasse verso Gesù e la violenza del dolore trascinasse insieme al cuore tutte le vene del corpo. 22 Lungo il percorso mi attraversavano il cuore i sospiri e le lacrime della Mamma. Non con gli occhi del corpo, ma con quelli dell'anima, La vedevo nell'atrio della sala della Cena, con il santissimo volto tra le mani; La vedevo piangere di dolore. 23 Sentivo come se portassi la Mamma addolorata entro il mio cuore, come un tempo Ella aveva portato Gesù nel suo grembo purissimo. Il mio cuore era il sacrario che L'accolse con tutti i suoi dolori, come Ella fu sacrario che accolse Gesù con tutta la sua vita, divina e umana. Con quale raccoglimento io La portavo! 24 Gesù stava per giungere all'Orto e la Mamma piangeva ancora. Gesù vedeva bene e sentiva le lacrime della Madre benedetta.
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