Intervista a… satana!
25 marzo 2005 - 25 novembre 2006 Domanda: Gentile signor lucifero, prima di iniziare con le domande la vorrei ringraziare per avermi concesso questa intervista…. Risposta: …Allora la prima cosa che lei deve capire è questa: Io non sono né “gentile” e nemmeno “signore”. Io non conosco la gentilezza e non ho nessuna intenzione di essere un signore, almeno dal punto di vista della raffinatezza; ma certamente mi può, anzi deve, ritenermi il “Signore”. Inoltre… il Mio nome, Io esigo, si scrive con la ” L” maiuscola…. D: Guardi… lo dicevo semplicemente perché non a tutti viene concesso di intervistarla. R: Lei si trova qui, in questo momento, solo e soltanto perché quello lì lo permette… perché se non ci fosse lui a proteggerla, Io l’avrei già distrutta! D: La ringrazio per la sincerità ma… potrebbe specificare meglio per i lettori, chi sarebbe questo “Lui” che in questo momento mi permette, ed approfitto per ringraziarlo, di non essere distrutto da lei? R: Si tratta di lui… di lui… di colui che ha creato tutto… di dio! D: Bene! Parlando di Dio la prima cosa che mi viene da chiederle è questa: che rapporti vi sono tra lei e Dio? Tra lei ed il Creatore del mondo… quindi di tutte le cose, come ricordano i cristiani nella preghiera del Credo, visibili ed invisibili? R: Non vi è nessun tipo di rapporto tra Me e dio: Io non voglio avere nessun rapporto con lui. D: Su questo punto mi piacerebbe che lei spiegasse meglio il perché di questa sua chiusura nei confronti del Creatore di tutte le cose e quindi… tanto per chiarire… anche di lei. R: Perché lo odio… D: Ma questo odio di cui lei parla, questo odio che lei cova dentro, praticamente da un’eternità, nei confronti di Dio, nascerà pure da un motivo. R: Il motivo è semplice: solo Io devo essere adorato come Signore e nessun altro. Poiché lui pretendeva obbedienza anche da me… allora ho fatto la mia scelta. D: Questa scelta l’ha resa felice? R: Nel Mio Regno non esiste felicità:il Mio Regno si chiama Terrore e Paura. D: Ma allora, mi scusi se insisto, lei ha fatto una scelta che l’ha resa infelice per l’eternità… allontanandola dall’Amore di Dio, ed era consapevole di tutto questo? Mi sembra una scelta poco oculata… soprattutto se pensiamo che lei è un essere intelligentissimo. R: La mia, e quella degli altri demoni, è stata una scelta libera della nostra intelligenza. Ma lei non può comprendere pienamente le mie parole… D: Vorrebbe dire che un essere umano non può giungere a comprendere la vostra scelta? R: Esattamente. Voi avete un corpo, al cui interno è inserita un’anima (a cui Io tengo in maniera particolare…!) e vivete in un mondo materiale. Per voi fare una scelta di qualsiasi tipo non è come per noi… voi potete, anche solo dopo un secondo, pentirvi e tornare indietro. Nel mondo spirituale, invece, una scelta è per sempre ed è una scelta pienamente libera e consapevole. La nostra intelligenza ci permette, nel mondo spirituale, di chiarire tutto in un istante. Ma dicendo questo le dovrei dire la cosa più importante… D: E sarebbe? R: Noi demoni siamo fieri di quello che abbiamo fatto e non ce ne siamo mai pentiti, proprio per il discorso che le facevo… noi siamo infinitamente migliori degli angeli! D: Come fa ad esserne così certo? Ci vuole molta presunzione ad affermare una cosa del genere… non trova? R: Dal suo punto di vista sicuramente, ma non dal Nostro! D: E sarebbe…? R: Sarebbe… che Noi abbiamo avuto il coraggio di ribellarci a lui! D: Quindi sapevate, lei e tutti gli altri angeli che vollero ribellarsi a Dio, che Dio vi avrebbe relegati in un luogo veramente poco piacevole: all’inferno… R: Lei non capisce niente! L’idea dell’inferno non aveva neanche sfiorato la mente di dio… non avrebbe potuto. L’inferno lo abbiamo creato noi demoni con il nostro odio… D: Potrebbe parlarci, visto che siamo in tema, di questo luogo? Cosa significa “inferno” e come si vive dentro di esso? R: Come le ho già accennato, nel Mio Regno si vive di Odio perché si sorregge sull’Odio. Io sono il Signore di questo luogo e tutti mi rendono omaggio e mi adorano. D: Eppure non riesco a comprendere… se all’inferno tutto è odio e tutti vivono di odio… come mai la adorano? In fondo, da un certo punto di vista, l’adorazione è una forma di amore… come può sussistere questo nel suo regno? Mi sembra una contraddizione in termini… R: Lei è proprio ingenuo… l’adorazione è finalizzata all’odio! Qui non si ama nessuno. Io stesso non amo nessuno… Io sono il Signore dell’Odio ed Amo solo Me stesso. D: Risulta difficile agli uomini, a quelli che a questa realtà credono, comprendere come si possa voler finire in un luogo del genere che, mi consenta, non è sicuramente attraente come il Paradiso! Sarebbe possibile avere da lei una descrizione più approfondita di questa realtà? R: Vede… immagini di trovarsi in una stanza. La stanza è nel buio più profondo e lei prova un odio tremendo verso tutto e tutti e verso sé stesso… D: Mi scusi, non capisco. Se mi trovo in una stanza da solo, verso chi dovrei provare odio? Lei mi parla di “tutti”… R: Perché all’Inferno ognuno è solo con sé stesso per l’eternità e tutti odiano tutti e, nello stesso medesimo tempo, odiano sé stessi… ed Io, che ne sono il Signore indiscusso, odio tutti. Chiaramente odio anche me stesso… ma per me è un piacere odiarmi perché nel mio odio, Io, sono Padrone e Signore. Noi siamo liberi di odiare e di odiarci, al contrario degli angeli e dei santi che non hanno avuto il coraggio di farlo… qui nessuno oserebbe mai pensare, neanche per un istante, di tornare indietro. Siamo consci della nostra scelta e non la cambieremmo mai! D: Lei evidentemente conosce l’infinita misericordia del Signore Gesù… se, parliamo per ipotesi, uno di voi chiedesse perdono a Lui, dal profondo dell’inferno, la Misericordia di Dio non verrebbe meno neanche in questo luogo. Sicuramente Gesù verrebbe a prenderlo anche qui per portarlo in Cielo. R: Questa è una ipotesi che mai è avvenuta e che mai avverrà. Credevo di averle già chiarito questo punto, ma evidentemente mi sbagliavo sulla sua intelligenza: nessuno di noi si pentirà mai della propria scelta. Noi siamo pienamente coscienti di quello che siamo e di dove stiamo e non ci pensiamo neanche per un istante a voler andar via da qui… questa è la nostra casa. Questa è la nostra scelta libera e cosciente. D: Fino ad ora abbiamo parlato di voi demoni. Tutto quello che abbiamo detto vale anche per le anime dannate? Anche loro sono veramente liberi e coscienti della scelta fatta? Oppure per le anime il discorso è diverso? R: Il discorso è uguale e, nello stesso tempo, diverso. Gli esseri umani, a differenza di noi, hanno visto le opere della creazione… Io ho visto la creazione quando avevo già fatto la mia scelta di ribellarmi a lui… ho visto con quanta attenzione il creatore ha pensato a voi… ed il mio odio è aumentato infinitamente. (Sulla Creazione) D: Partiamo dall’inizio… giusto per essere chiari. Dio ha creato gli angeli e tra gli angeli il più bello, spiritualmente parlando, che… era lei: Lucifero. Ad un certo punto lei decise di opporsi a Dio e ci fu una battaglia spirituale in Cielo; l’epilogo di questa battaglia fu la vostra dannazione eterna ed il vostro allontanamento, per libera scelta vostra, dal Cuore di Dio. Poi venne la Creazione della materia… ed alla fine di questa “fase”, perché sappiamo che la Creazione è un avvenimento continuo, vediamo la comparsa di Adamo ed Eva: le perle del Paradiso Terrestre. R: Anche le perle si appannano… D: Cosa vuole intendere? R: Voglio intendere che il vostro dio, nonostante tutto, non poteva creare un essere umano immune dalla libera tentazione di scegliere tra il bene ed il Male. Tra Me e lui… altrimenti sarebbe stato un essere umano imperfetto. Sarebbe stato un fantoccio nelle mani del vostro dio… ma la sua bontà lo ha costretto a creare un essere libero come Me. Che splendida cosa la Libertà!Ah!Ah!AH!... bellissima cosa… D: Se lei trova che la libertà che Dio ha concesso alle sue creature sia una cosa splendida, da un certo punto di vista è come se lei facesse un complimento a… Dio. Se ne rende conto? Anche se lei è colui che si oppone a Dio deve, giocoforza, ammettere che Dio ha fatto cose splendide. Non le crea ancora più rabbia questo? R: Io ammetto solo che la Libertà è splendida, ma è un’arma a doppio taglio. Il creatore sapeva a cosa sarebbe andato incontro… lui è onnisciente. Le sembra che dio sia stato intelligente, nonostante sia dio, ad operare in questo modo? Avendo, e sapendolo in anticipo, di avere poi Me e tutti i diavoli e tutti gli uomini… contro? Io non credo…. Ma, nonostante tutto, la Libertà è splendida perché mi consente, e mi consentirà per l’eternità, di dimostrare a dio che avevo ragione Io! D: Il Creatore ha operato in questo modo per… Amore. Non le dice nulla questa parola? R: L’amore vero è il Mio. Io rendo l’uomo veramente libero: libero di scegliere di non sottomettersi a lui. La Mia è vera Libertà. L’amore di cui lei parla, invece, è solo sottomissione… ed Io non mi sottometto a nessuno. D: Poco prima lei ha detto:”… di avere poi Me e tutti i diavoli e tutti gli uomini… contro.” Non le sembra un atto di superbia affermare che tutti gli uomini sono contro Dio? A me questo non risulta… e neanche a lei nonostante le possa dar fastidio ammetterlo. Il Paradiso è pieno di santi… e, nonostante le apparenze, anche la terra. R: Io ho detto la Verità! D: A questo proposito vorrei che lei spiegasse ai lettori del nostro “speciale” come sia possibile che il demonio, abitualmente mentitore per eccellenza, possa dire la verità in questa occasione. Io ne sono al corrente, ma vorrei che spiegasse il motivo di persona per chiarezza e per evitare equivoci… R: Perché sono costretto! Glielo dicevo all’inizio dell’intervista… se non ci fosse lui ad obbligarmi a farlo, e nello stesso tempo a proteggerla, Io l’avrei già distrutta migliaia di volte! D: Bene! Era un doveroso chiarimento da fare nei confronti di chi ci legge… Tornando al discorso… le ripeto… spieghi meglio questa sua affermazione sul fatto che Dio, grazie a Lei, si è trovato tutti gli uomini contro. Non le sembra esagerato affermare questo? R: Vede… dal momento in cui sono riuscito a far cadere i primi due… tutto il resto è stato un gioco da ragazzi. Ma, al contrario di quanto si creda, quei primi due erano veramente degli ossi duri! D: Quindi non fu facile riuscire a tentare prima Eva e poi Adamo? R: No che non lo fu… Eva ed Adamo erano i primi… erano perfetti… a differenza di tutti gli altri che, grazie a Me, divennero Miei Figli. Loro erano immuni da ogni peccato, lontani da ogni tentazione, coscienti della vicinanza di dio… e per me, avvicinarmi a loro, non fu cosa facile. Erano ben corazzati… e sapevano chi ero! Ma, come detto più volte, erano Liberi! Bella cosa la Liberta… mi ci volle infinitamente di più che per qualsiasi altro uomo venuto dopo… perché ogni uomo venuto dopo aveva Me per Principe e Signore. Ogni uomo porta il Mio marchio impresso, indelebilmente, nell’anima. Quella è stata la Mia Creazione. E ne sono fiero. Tutto l’Inferno ne è fiero… perché… in quel momento... contro Eva… vi era tutto l’Inferno! Tutti noi ci siamo messi insieme per uno scopo comune: prendere la purezza spirituale di Eva. Oggi il mondo è pieno di Figli Miei, sono tutti Figli Miei. Anche tu… D: Esiste un motivo per il quale avete deciso di cominciare da Eva? Perché era più debole rispetto ad Adamo? Perché avete iniziato proprio dalla donna? R: Perché la donna ama di più… e l’amore, questo sentimento che Io odio, come ho già spiegato, è un’arma a doppio taglio. Non si può amare senza essere liberi e non si può essere liberi senza amare. Il vostro dio, che è puro amore, non può essere tale se non è anche, contemporaneamente, pura libertà in sé e nelle cose create. Ma l’amore-libertà vuole dei sacrifici… pretende dei sacrifici… che sono proprio l’opposizione sia all’amore che alla libertà. Solo Noi siamo veramente Liberi nel nostro odio senza amore… (Sulla Donna vestita di Sole) D: Per cui, mi sta dicendo, che proprio dalla maggior capacità di Amore della donna, avete trovato la porta per infilare il vostro odio… ed è per questo… sembra quasi un paradosso… che migliaia di anni dopo… è stata proprio una Donna a battervi. R: NON MI PARLARE DI LEI!!! NON MI DEVI PARLARE DI LEI! QUELLA Lì non la devi menzionare in Mia presenza… non lo sopporto! Non lo posso sopportare! Non ho nessun problema a discutere del vostro dio… ma NON MI DEVI PARLARE DI LEI! D: Per quale motivo le fa questo effetto se menziono la Donna? Che poi si chiama, per il mondo, Maria di Nazareth? R: Perché dio è il creatore… QUELLA Lì, invece, è una creatura. Io mi sento più umiliato per essere stato sconfitto da una creatura che dal creatore. Anzi… il creatore non mi ha sconfitto… sono Io che ho sconfitto Lui. Ma QUELLA, QUELLA… IO LA ODIO DAL PIU’ PROFONDO DELLA MIA ANIMA!
D: Ad essere sinceri mi impressiona un po’ questo suo astio così accentuato verso la Madonna… e poi… mi perdoni… lei parla di “ avere un’anima”. Ai nostri lettori, io credo, così come a me, questa parola sulla sua bocca sembra proprio una nota stonata: come può, proprio lei, parlare di “anima”? L’anima non dovrebbe essere qualcosa di opposto a questo suo mondo? R: Questo Mio mondo si nutre di anime… invece. La Mia principale attività è di strappare le anime a dio! Ogni anima che gli porto via è per me una perfida inesauribile gioia… per l’eternità urlerò dal profondo della Mia anima questa gioia al creatore… “IO… Satana… ho portato via anche quest’altra anima a lui!”. D: Bene… stiamo per giungere, fortunatamente per me, alla fine della nostra intervista. Come ultima domanda le vorrei chiedere: cosa le da più fastidio nelle anime che si oppongono alla sua, mi scusi se glielo dico ma la penso diversamente da lei, dittatura… a questa sua lotta eterna verso Colui che è il massimo bene e che ci permette di vivere in ogni nostro istante… e che… glielo ricordo… sta permettendo anche a lei di esistere… proprio adesso! R: Come osi tu… piccolo ed inutile uomo… ricordare a Me che sono la Perfezione… Io che sono un puro spirito… Io che tutto posso e tutto possiedo… questo particolare! Come osi dire a Me che esisto solo perché lui, lo sconfitto, lo sta permettendo! Io, se potessi, ti farei a brandelli e ti porterei a conoscere il Mio amore per te… ma quella insulsa ed inutile medaglietta di latta che porti al collo me lo impedisce (*)… lei è troppo potente… come ti permetti di sfidare la Mia potenza, la Mia forza, la Mia…. D: Calma… calma! Non vi è bisogno di agitarsi così tanto… volevo solo e semplicemente farle ricordare che l’Amore di Dio è così perfetto… così alto nella sua essenza ed identità… che se Lui volesse spegnere in questo istante tutto l’universo creato, insieme a tutto l’invisibile, lei smetterebbe di sussistere. Questo è Amore. In fondo… se Dio le togliesse, ora, la possibilità di esistere, diventerebbe un Dio con una macchia… una impefezione, seppur minima, nell’Amore totale. Perché le toglierebbe la libertà di esistere ed equivarrebbe ad una mancanza di Amore verso di lei. Ma Dio è Amore. E anche verso di lei e verso tutto l’inferno Dio non può essere un altro Dio. La Giustizia di Dio, la sua essenza più intrinseca, si può comprendere in questo atto di rispetto verso il suo mondo, che si oppone a Dio stesso, e ciò che lei ha creato… non nel senso puro del termine perché lei… lo ribadisco… e mi perdoni se insisto… non può creare! Questo Amore di Dio le permette, non perché lei se lo meriti, ma solo e semplicemente perché anche lei è una creatura e quindi inserita in questo contesto di libero arbitrio, di esistere per sempre. R: La Mia pazienza sta giungendo al termine… ti avviso! Credevo che tu fossi più sprovveduto… vedo che hai compreso bene questo concetto… bene… bene… è proprio con quelli come te, che quando li strappo a lui e li porto nel Mio regno… io esulto maggiormente. Perché sappi… io riesco a far cadere nella mia rete chi voglio! Io sono il Principe del mondo… Io… D: …Appunto…! Lei è il principe… ma Lui è il RE! E… se non ricordo male… il RE è nettamente superiore ad ogni principe di ogni regno… anche del suo! R: ORA BASTA! Mi hai stancato. Esci da questa stanza prima che mi penta di averti fatto entrare… D: Gentile signor lucifero… se non fosse per il lavoro che mi è stato commissionato avrei trovato altri luoghi dove trascorrere il mio tempo; luoghi meno angusti e più illuminati… in tutti i sensi… perché questo suo ufficio… me lo lasci dire con tutta la carità di cui sono capace… è proprio fetido! Sono riuscito a trattenermi, in questo puzzo nauseabondo, solo perché sapevo che, terminata questa intervista, sarei ritornato in luoghi molto più umani. R: Ti ho già detto che non devi chiamarmi “gentile”… D: Come ultima domanda prima di andarmene, le concedo la possibilità di mandare un messaggio a Dio. Dato che sono, fortunatamente, in contatto con Lui, se lei vuole, potrebbe farGli avere un suo pensiero… potrebbe anche mettere a posto le cose… non so se mi capisce… basterebbe una sola parola… per sistemare questa faccenda. Una possibilità che, grazie a me, le viene concessa… anche perché trovare qualcun altro che venga a farle un’intervista in questo luogo sarà molto ma molto difficile. R: Adesso che ci penso una cosa mi piacerebbe che gli venisse riferito… ecco… se lei può fargli avere un messaggio da parte Mia… gli dica questo: DEVE CHIEDERMI PERDONO! *** (*) N.d.R. Si tratta della Medaglia Miracolosa che il nostro cronista, in base alle disposizioni della Madonna apparsa a Rue du Bac, porta sempre al collo. |