"Una sera, non sapendo come dire a Gesù che lo amavo e quanto desideravo che fosse amato e glorificato dovunque, pensavo con dolore che dall'inferno non avrebbero mai potuto ricevere un solo atto d'amore, allora dissi al Buon Dio che per fargli piacere avrei ben acconsentito a vedermici immersa, perché egli fosse amato eternamente anche in quel luogo di bestemmia... Sapevo che questo non lo poteva glorificare, perché Egli desidera soltanto la nostra felicità, ma quando si ama si prova il bisogno di dire mille follie. Parlavo in questo modo non perché non desideravo il Cielo, ma allora il Cielo per me era solo l'Amore e come san Paolo sentivo che niente poteva separarmi dall'oggetto divino che mi aveva rapita!..." Tratto da: "Storia di un'anima", di Santa Teresa di Lisieux |