Quando una sera guardai il cielo dalla mia cella e vidi un firmamento stupendo, disseminato di stelle e la luna, ad un tratto entrò nella mia anima una inconcepibile fiamma d'amore verso il mio Creatore. Non riuscendo a sopportare la nostalgia che era aumentata nella mia anima per Lui, caddi con la faccia a terra umiliandomi nella polvere.

Lo adorai per tutte le Sue creature, e quando il mio cuore non riuscì a sopportare quello che avveniva in lui, scoppiai in un pianto dirotto. Allora il mio Angelo Custode mi toccò e mi disse queste parole:"Il Signore mi ordina di dirti che ti alzi da terra".

Lo feci immediatamente, ma la mia anima non venne consolata. La nostalgia di Dio mi prese ancora di più.

Un giorno in cui ero all'adorazione ed il mio spirito era quasi in agonia per la nostalgia di Lui e non riuscivo a trattenere le lacrime, all'improvviso vidi uno spirito che era di grande una bellezza, che mi disse queste parole:"Non piangere, dice il Signore". Dopo un attimo domandasi:"Tu chi sei?". Ed egli mi rispose:"Sono uno dei sette spiriti che stanno giorno e notte davanti al trono di Dio e l'Adorano senza posa".

Tuttavia quello spirito non alleviò la mia nostalgia, ma suscitò in me una maggiore nostalgia di Dio. Quello spirito non mi lascia un istante, mi segue ovunque.

Il giorno dopo, durante la S. Messa, prima dell'elevazione, quello spirito cominciò a cantare queste parole:"Santo, Santo, Santo": La sua voce era come se equivalesse a migliaia di voci, impossibile descriverla. Ad un tratto il mio spirito venne unito a Dio; in un attimo vidi l'inconcepibile grandezza e santità di Dio e nello stesso tempo conobbi la nullità che io sono in me stessa. Conobbi in maniera più evidente di qualsiasi altra volta le Tre Persone Divine: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Tuttavia la loro essenza è una, come pure l'uguaglianza e la maestà. La mia anima è in rapporti di intimità con le tre Persone, per ciò stesso è unito con tutta la Santissima Trinità, poiché la loro unità è indivisibile.

Questa visione, cioè questa conoscenza mi riempì l'anima di una felicità inimmaginabile, per il fatto che Dio è così grande.

Quello che ho descritto qui non l'ho visto con gli occhi, come in passato, ma in una visione interiore, in modo puramente spirituale ed indipendente dai sensi. Questo durò fino alla fine della S. Messa.

Dal "Diario" di Santa Faustina Kowalska, Libreria Editrice Vaticana, pag.190


L'Angelo Custode mi ha raccomandato di pregare per una certa anima e la mattina ho saputo che si trattava di una persona che era entrata in agonia in quel momento. In maniera sorprendente Gesù mi fa conoscere che qualcuno ha bisogno delle mie preghiere. In modo particolare vengo a conoscerlo quando, chi ha bisogno delle mie preghiere, è un'anima in agonia. Questo ora si verifica più spesso che in passato.

Dal "Diario" di Santa Faustina Kowalska, Libreria Editrice Vaticana, pag.299

 

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