Apparizione
di Basella
Urgnano
(BG) |
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Madonna
della Basella
L'8 e il 17
aprile 1356 la vergine apparve a Marina Cassone, una contadinella
quindicenne. Nella notte tra il 7 e l'8 aprile era caduta una forte
brinata che aveva devastato la campagna; la mattina seguente la ragazza
corse nel campo paterno, detto la Basella, per vedere i guasti causati.
Constatata la distruzione delle coltivazioni, scoppiò in un pianto
dirotto. Proprio allora le apparve una Signora, con un Bambino che le dava
la mano, che la rincuorò, dicendole inoltre che dopo nove giorni sarebbe
dovuta ritornare in quello stesso luogo e che le avrebbe detto chi ella
fosse e che cosa voleva da lei.
Il 17 aprile
Marina rivide la Signora, ancora col Bambino, che le disse di essere la
"Regina del Cielo", chiedendole di fare voto di perpetua
verginità e soggiungendole che le era apparsa per consolazione sua e
degli abitanti di Urgnano. Le chiese, inoltre, di fare scavare nel luogo
ove posava i piedi perché "Sotto
queste pietre troveranno un altare a me dedicato. Dirai che, appena la mia
chiesa sarà riedificata, un sacerdote novello celebri qui la sua prima
messa per le anime dei defunti qui sepolti. Sappi che, se sapessero la
devozione di questa chiesa, perfino gli sciancati si farebbero portare
qui. Dirai poi che ti confezionino una veste color rosso e celeste, che tu
porterai tutte le domeniche venendo a questa chiesa. Inoltre ti sceglierai
nove vergini, con le quali starai nella chiesa di Urgnano dalla prossima
domenica delle Palme fino all'ora della Resurrezione di Cristo. In seguito
verrai tutte le domeniche con queste fanciulle a questa chiesa e visiterai
anche tutte le chiese del territorio di Urgnano".
Il 1°
maggio dello stesso anno il vescovo Lanfranco pose la prima pietra del
santuario che venne edificato in soli tre mesi e allargato un secolo più
tardi.
Notizie
tratte dal libro:"Apparizioni mariane" di M.Gamba ; Ed.Segno
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Il
santuario, che sorge a circa tre chilometri dal paese, è chiesa
sussidiaria per i circa mille abitanti della zona; raggiungibile con
autobus o mezzo privato, è aperto tutti i giorni (ore 6,30-11,30 e
14,30-18,30).
La sua storia si fonda su una apparizione, il più antico
avvenimento del genere in terra bergamasca. Molte volte, in quei
luoghi, le lotte fra i vari signorotti avevano portato devastazioni,
ma anche la natura si era accanita rendendo vano il lavoro dei
contadini. Era l'8 aprile del 1356 quando una forte brinata devastò
la campagna distruggendo i novelli germogli. Una contadinella si recò
nel campo paterno, detto Basella, per vedere ciò che era successo
e, alla vista di quel disastro, pianse. |
Le apparve una
Signora che la rincuorò e le fece promettere di tornare dopo nove
giorni. La fanciulla ritornò, la Signora l'attendeva e, dopo averle
detto che era la Regina del cielo, le ordinò di dire ai suoi
compaesani che scavassero nel luogo in cui Ella posava i piedi;
avrebbero trovato un altare e le vestigia di un'antica chiesa.
Dapprima la ragazza non fu creduta, ma in seguito si scavò e si
trovò ciò che era stato annunciato.
In breve tempo fu costruita una chiesa che divenne ben presto meta
di pellegrinaggi. Nel secolo successivo il condottiero Bartolomeo
Colleoni fece ingrandire il santuario e costruire anche un convento,
affidandolo ai frati Domenicani perché celebrassero i sacri riti ed
assistessero spiritualmente i pellegrini. Tutto continuò fino al
1784, quando il convento fu soppresso dalla Repubblica Veneta. Cento
anni dopo il parroco di Urgnano si riappropriò della chiesa e del
convento e cominciò i restauri; nel 1920 il convento fu affidato ai
Padri Passionisti. Nel 1921 vi fu la cerimonia dell'incoronazione
del gruppo statuario del santuario. Ora esso, con i suoi antichi
affreschi, è ritornato ad essere centro di devozione e di
pellegrinaggio.
Si
celebrano la festa dell'Angelo (vicina alla data dell'apparizione) e
la domenica più prossima all'8 settembre (a ricordo
dell'incoronazione). Nel 1956, nella ricorrenza del sesto centenario
dell'apparizione, vi fu festa solenne con la presenza dell'allora
Cardinale Angelo Roncalli. |
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