LE APPARIZIONI DI BELPASSO
I LUOGHI E LA STORIA. Ai piedi delle ultime propaggini collinari del versante sud dell'Etna, come disteso su un dolce pendio, fra un susseguirsi rigoglioso di tipica vegetazione mediterranea, interrotta qua e là da tratti di terreno lavico, è Belpasso uno dei centri più caratteristici del comprensorio etneo. Posto a 553 m. s. m. distante da Catania 18 km. circa con i suoi 20.000 abitanti ha una storia particolare attraverso cui è possibile cogliere il legame fra il vulcano e le genti che vi abitano attorno. Prima del 1669 Belpasso si chiamava Malpasso. Situato alle falde occidentali di Mompileri era un centro di circa 8.000 abitanti, che aveva raggiunto la sua autonomia staccandosi dal territorio di Paternò da cui dipendeva. L'8 marzo però violente scosse di terremoto, accompagnate da continue esplosioni dell'Etna fecero presagire agli abitanti che un evento disastroso stava per abbattersi sui loro destini. La spaventosa eruzione sopravvenuta tre giorni dopo (11/3/1669) fece infatti scomparire sotto una spessa coltre di lava il paese. Gli abitanti terrorizzati si rifugiarono nei paesi vicini e in varie parti della Sicilia. La maggior parte, però, cercò rifugio nel territorio della "Carmena" a valle dell'odierna Belpasso, dove non molto tempo dopo cominciarono a costruire un nuovo paese che denominarono Fenicia Moncada. Qui i malpassoti, oramai fenicioti, diedero vita alla comunità distrutta. Ma le avversità non erano ancora finite. La malaria diffusa in quei luoghi cominciò a decimare lentamente la popolazione, e quando il paese era ormai allo stremo, sopraggiunse il disastroso terremoto del 1693. Le violentissime scosse telluriche rasero al suolo i muri ancora freschi di calce di Fenicia Moncada. Non rimase in piedi neppure una casa. Ma gli abitanti non si arresero; ricominciarono daccapo. Si spostarono più a nord e nei pressi del preesistente nucleo abitato di Guardia di Malpasso, in seguito denominato Borrello, costruirono un nuovo centro abitato che in segno di buon auspicio chiamarono Belpasso. Sviluppatosi su una struttura centrale tracciata a scacchiera e divisa al centro da un ampio e lungo rettilineo, via Roma oggi, Belpasso cominciò a progredire, delineandosi come cittadina volta verso l'avvenire, pur nella continuità delle tradizioni socio-culturali, religiose ed economiche che ne avevano contraddistinto il carattere. Nei suoi palazzi e nelle sue chiese, ancor oggi è possibile cogliere i segni della continuità del passato. CRONISTORIA DEI FATTI.
La storia del giovane catanese Rosario Toscano che ogni primo del mese si incontrava con la Madonna, che gli appariva su una roccia posta quasi al centro di un terreno sciaroso presso il quartiere di Borrello ha varcato i confini del comprensorio del paese e da anni, da quando il fatto è noto a tutti, Belpasso è meta di continue visite di pellegrini, che per lo più, da quel che si può notare, si accostano al luogo della roccia in devoto raccoglimento. L'interesse di tutti però, oltre che per il fatto straordinario in sé stesso, è catalizzato sulla figura del protagonista. Tutti vorrebbero conoscere il veggente, vedere che aspetto ha, sapere come vive abitualmente, e come e perché la Madonna gli si sarebbe manifestata. In realtà la vita di Rosario Toscano, figlio unico di una tranquilla coppia di coniugi residenti a Catania, (il padre è morto alcuni anni fa) non ha niente di eclatante, se non il fatto straordinario che l'ha reso noto a tutti; l'apparizione della Madonna e la guarigione dalla malattia. Per altro è un normalissimo giovane, come tanti della sua età; il viso dai tratti delicati e dall’espressione assai dolce lascia trasparire una spiritualità così profonda, da colpire subito chi l’avvicina anche per poco. Abitualmente conduce una vita abbastanza regolare, anche se densa di impegni, diviso com’è fra lo studio e gli impegni di famiglia, divenuti più pressanti dopo la morte del padre. L’esperienza che ha vissuto l’ha fissata, volta per volta negli episodi più significativi, in un diario scritto di suo pugno all’epoca dei fatti. Tutto incominciò il 4 Maggio 1986 in casa di Rosario allora quindicenne, a Catania. Il ragazzo è a letto spossato da febbri virali che lo tormentano da mesi. Improvvisamente gli tornano le forze, si alza e sente una voce: << Hai sofferto abbastanza, ora basta >>. La voce gli preannuncia la guarigione e intanto gli comanda di non rivelare l’accaduto. La voce si fa sentire nei due giorni seguenti, e alle continue richieste del giovane per sapere chi è, risponde: << Sono Maria madre di Dio, l’Immacolata Concezione >>. La Vergine gli permette di rivelare i fatti, e invita Rosario per il giorno 11 maggio presso una roccia che si trova vicino alla sua casa di campagna. Rosario va all'appuntamento accompagnato dai genitori e da alcuni parenti, increduli di fronte a quei fatti strani. A mezzogiorno, precisamente nella zona di Pietra Forcella su un roccione che grosso modo può suggerire la forma di un cuore, il ragazzo vede per la prima volta la Madonna, di cui prima aveva udito solo la voce. << Ha l'aspetto di una giovane di 19-20 anni - racconta - gli occhi azzurri, un lungo abito bianco, mentre un ampio velo, pure bianco, le sormonta il capo, lasciando intravedere i capelli color castano. Al centro del petto è ben visibile il suo Cuore Immacolato, mentre con la mano destra regge la corona del rosario>>. Gli apparirà ancora nei mesi seguenti, nei giorni che indicherà volta per volta - 18 maggio, 1 giugno, 8 giugno, 17 giugno, 1 luglio, 18 luglio, 1 settembre, 6 settembre, 18 settembre, 23 novembre, 1 dicembre, 8 dicembre. Da questa data in poi gli incontri avverranno il primo giorno di ogni mese fino al maggio 1988. Con questa data cessano le apparizioni, 32 in tutto, con la promessa della Madonna di ritornare in seguito. Quello che la Madonna dice nei messaggi pare che non contenga nulla di particolare rispetto alle apparizioni conosciute: invito al rosario, alla preghiera, alla conversione, alla penitenza. Non mancano alcune concordanze con Medjugurie: dieci segreti da non rivelare di cui il settimo è stato cambiato in un evento lieto per tutto il mondo; numerosi segni nel cielo e nel sole, visti da migliaia di persone; specialmente l'autopresentazione: << Sono la Regina della Pace, vengo per portare al mondo la pace >>. Ma quello che stupisce e che non è umanamente spiegabile è stata la reazione della gente; i fedeli incominciano ad accorrere, si trasmettono a voce le date dei successivi appuntamenti, e sempre più la folla aumenta. Si calcolano pressappoco 70.000 presenti il 1° novembre '87 e 150.000 circa all'ultima apparizione del 1° maggio '88. Ci sono, è vero, gli scettici e i curiosi, ma nella stragrande maggioranza prevalgono i devoti veri, che vanno per pregare affrontando lunghi disagi, ben convinti che la Madonna li ascolta. Sorprendente è pure il fatto che questi grandi assembramenti di devoti non hanno mai creato disordini e grattacapi alle autorità. Il popolo, del resto, è andato a pregare presso la roccia anche tra un'apparizione e l'altra, ogni giorno, così come continua ad andarci pure ora che le apparizioni sono finite. Dal 1° maggio 1988 data dell'ultima apparizione ad oggi sono passati oltre dieci anni e la roccia continua ad attirare sempre migliaia di pellegrini che vi si recano anche quotidianamente, ma in particolare il 1° di ogni mese per partecipare alla preghiera comunitaria e alla S. Messa che viene celebrata a mezzogiorno sull'altare costruito ai piedi della grande roccia - poco distante dalla roccia delle apparizioni - sormontata da una croce. Il luogo non è provvisto di strutture ricettive particolari e di attrattive varie se non quelle naturali del paesaggio attorno. Eppure, nonostante ciò, nonostante le intemperie del tempo (freddo intenso d'inverno, caldo e afa d'estate ) i fedeli accorrono il primo di ogni mese per deporre ai piedi della Vergine suppliche e preghiere per le proprie necessità. L'undici maggio anniversario della prima apparizione e il 25 giugno data in cui si svolge un solenne pellegrinaggio da Belpasso alla roccia - chiesto dalla Madonna nel messaggio del 1° maggio '87 - l'affluenza di fedeli è notevole; vi partecipano da 5.000 a 7.000 persone. La gente viene e partecipa perché alla roccia, dicono in tanti, si avverte un grande senso di pace e serenità, e si sente il bisogno di riconciliarsi con Dio e con il prossimo. Ne sono prova le innumerevoli ore di confessione. Non mancano le guarigioni inspiegabili, alcune delle quali sono allo studio, in attesa che venga costituita dalla Curia di Catania una commissione per appurare la veridicità del fenomeno.
L'11 maggio 1986 la Santa Vergine appare presso la roccia di Borrello di Belpasso a Rosario Toscano (1971), studente liceale, figlio di genitori benestanti, dicendogli: "Vi benedico figli Miei. Rafforzate la vostra fede partecipando sempre, ma con tutto il cuore alla Santa Messa". La fede è un frutto che non deve marcire mai... Leggete spesso la Sacra Bibbia, capirete molte cose sulla vita santa e sul timor di Dio. Bisogna fare opere di bene... ma educate pure i vostri pensieri, siate umili con i vostri pensieri: l'umiltà è benedetta da Dio... verrò fra sette giorni!". La visione era stata preceduta da altri segni miracolosi. Infatti il 4 maggio 1986, Rosario è a letto solo in casa, con la febbre causata da un virus che da tempo lo fa soffrire. All'improvviso una grande luce scoppia in un punto della camera e sente una voce femminile che lo invita a pregare per i peccatori, a non disperare per la febbre e a non dire niente a nessuno. Il veggente chiede che è che parla e la luce risponde: "Te lo dirò quando sarà il momento". La luce gli riappare il giorno dopo e ancora il 7 maggio. Lo invita nuovamente a pregare, dicendogli anche: "Oggi è il momento di dirti chi sono: Io sono Maria Madre di Dio, l'Immacolata Concezione... se vuoi vedermi devi recitare il Santo Rosario". Gli spiega poi dove doveva andare domenica 11 maggio per rivederla. La domenica, Rosario, accompagnato da 3 suoi cuginetti, va alla ricerca del luogo che la Madonna gli aveva indicato: la roccia di Borrello di Belpasso. Trovatolo, vengono raggiunti dai rispettivi genitori e insieme pregano. Verso le 13 una nuvoletta bianca avanza verso il gruppo e si ferma vicinissima alla roccia. La nuvola incomincia ad espandersi e ad allargarsi come un fiore; filtra una forte luce e gli appare Maria; gli riappare, come promesso, il 18 maggio 1986, dicendogli: "Voi pregate poco gli angeli, poco li invocate. Essi fanno molto per voi. Essi combattono il male". Le apparizioni continueranno sino al 1° maggio 1988 e saranno in tutto 32. Rosario ha ricevuto parecchi messaggi dalla Madonna. Il giovane ha potuto vedere l'Inferno, il Purgatorio ed il Paradiso. Inoltre, il 1° marzo 1987, ha ricevuto 12 messaggi segreti: due personali e 10 riguardanti il futuro dell'umanità. La Vergine gli ha anche detto: "Figli Miei, sono venuta per avvisarvi... Il Mio avviso è legato alla vostra salvezza... Mio Figlio vi chiama, ma voi siete sordi alla Sua Chiamata... Quel che succede nel mondo non necessita forse di preghiere di conversione?". Dal 7 ottobre 1987 il veggente ha locuzioni interiori. L'11 maggio 1990, nell'anniversario delle apparizioni, nel cielo di Belpasso è apparsa una grande croce, come testimoniano numerose persone che l'hanno vista. La posizione della Chiesa sulle apparizioni di Belpasso è cautamente positiva. L'Arcivescovo di catania, mons. Bommarito, ha benedetto il tempietto, chiesto dalla Madonna, che è stato costruito sul luogo delle apparizioni. I Messaggi
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