Apparizione di Camogli (GE)
Nostra
Signora del Boschetto
2 luglio 1518 |
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Marinai e pescatori di una
splendida cittadina ligure riservano un culto geloso e devoto al
Quadro Miracoloso della Vergine, custodito nel Santuario costruito
dai loro antenati sul luogo dove avvenne una Apparizione della
Madonna. Il racconto, vivo e circostanziato, e' stato tramandato
dai genitori ai figli fino ad arrivare ai giorni nostri. In queste
pagine vi parlerò di fatti passati, presenti e spero futuri, vi
mostrerò vecchie e nuove immagini, ma non penso che riuscirò a
descrivervi le sensazioni che si provano entrando in questo
Santuario, sorto come per incanto in luogo inaspettato e
silvestre, poco appariscente esternamente ma sorprendentemente
ricco di tesori spirituali al suo interno. Una piccola fatica da
parte mia, foresto servitore di questo luogo Santo, ad onore di
Maria, eccelsa Madre di Dio, fulgida stella del mare e gloria del
popolo Camogliese, di cui e' venerata Patrona.
Anno del Signore 1518, poche case
sparse rompevano la monotonia della valle di Ruta, che in parte
era coltivata ad uliveti e vigne, e parte era ancora ricoperta da
boschi, dei quali uno bellissimo e non vasto ombreggiava in mezzo
alla valle. Nel Boschetto appunto, vi erano un tempo castagni,
roveri e olmi. Dove si congiungevano tre vie vi era una edicola
con una tavola raffigurante la Madonna con in braccio il Bambino
Gesù. Si ignora come e da chi fu esposta e dipinta. Davanti al
capitello si fermavano per recitare preghiere pochi passanti, in
maggior parte contadini. Fra i più assidui vi era una pastorella
dodicenne di nome Angela Schiaffino, la quale, il giorno 2 del
mese di Luglio, sostò come sempre a rivolgere un pensiero davanti
a quel Quadro. Assorta nella preghiera le apparve improvvisamente
una bellissima Signora, la quale le manifestò il desiderio che si
rendesse interprete di una sua aspirazione. Detta donna disse che
doveva dire al popolo che in tal luogo si sarebbe dovuta
fabbricare una Chiesa. Ma detta figlia disse che nessuno le
avrebbe creduto.
Allora la
Beata Vergine le fece un segno sul palmo della mano,
precisamente una M che al tempo si usava raffigurare
in carattere gotico, presentando agli occhi del popolo
molta somiglianza con un ferro di cavallo, e altrettanto
fece su di una grossa pietra che si trovava li vicino,
indicando in tal maniera il sito dove si sarebbe dovuto
costruire il Santuario e il Monastero. |
Tutti i Camoglini sono grati alla
dolce Regina del cielo, che non una sola volta ha rotto con la sua
luce le ombre opache del Boschetto, che ben potevano simboleggiare
le tenebre del nostro intelletto, e ha santificato con le sue
molteplici Apparizioni questa terra, che deve perciò allietarsi
del sorriso dei giusti.
Il Messaggio
Il messaggio divino affidato alla
fanciulla, comprovato dai segni sulla mano e sulla pietra, nonchè
da molti altri prodigi, non poteva che trovare l'approvazione del
popolo. Si diede quindi subito inizio alla costruzione di una
Cappella. Ultimati i lavori il Quadro Miracoloso fu religiosamente
riposto nel piccolo Santuario. Angela Schiaffino, testimone
eloquente, visse a lungo e fu somma di venerazione in tutta la
valle, avendo con particolare dono predetto a molti cose
occulte e che dovevano avvenire. Quando i suoi giorni terreni
finirono ella fu sepolta ai piedi della Vergine. Per 40 anni i
Camogliesi si accontentarono di quel piccolo tempio di
preghiera.
Poi
un avvenimento strepitoso accrebbe grandemente la
devozione anche oltre i confini della cittadina.
Riprodotto su tela, rozza si ma preziosa perché risalente
agli inizi del Seicento, quindi all'epoca del fatto, la
sua iscrizione dice: Antonio Schiaffino da Camogli circa
di anni quaranta ritrovandosi con altri fanciulletti
dinanzi alla Cappella di N.S. del Boschetto sentendo dire
a quelli perché tu non dai o cieco con un sasso nella
porta della Cappella egli volendone far la prova si fece
mettere sul piede il sasso e gettandolo gagliardamente
penetrò per la grata di legno e ruppe il Quadro della
Madonna come tuttavia si vede dal che atterriti gli altri
fanciulli pieni di timore di la' si partirono e Antonio
restò come attonito e subito gli gonfiò il piede con che
tirò il sasso e la gamba restò in tre o quattro luoghi
impiagata che scaturendone sangue putrido e marcio li
cagionava grandissimi dolori e in tal modo ferito e
storpiato finirono miseramente i suoi giorni. |
Questo fatto seguiva l'anno del
Signore 1558. Ancor oggi una frattura percorre il Quadro della
Madre di Dio da cima a fondo, tagliando omero destro e mano della
Vergine.
Il Santuario |
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Questo non pote' fare a meno di
scuotere profondamente tutti e richiamare maggior ossequio,
rispetto e venerazione alla taumaturga immagine. I fedeli
aumentarono e molte persone ottennero grazie, favori e miracoli,
tanto che le voci si divulgarono per tutta la Riviera. Fu
necessario allora un ingrandimento della Cappella, e questo
coincise irreparabilmente con la perdita della storica pietra
segnata dal dito della Madonna. Nel 1603 detta pietra si ruppe
in più pezzi per l'inavvertenza di un muratore. Ma l'afflusso al
Boschetto era incessante, si pensò quindi fosse opportuno che il
luogo fosse custodito da religiosi stabilmente presenti, e la
scelta cadde, non a caso, sui Servi di Maria, ordine che porta
come emblema nel suo stemma la lettera M in carattere gotico.
Il primo Rettore fu Padre Costantino Crovari. Nel 1612 posò la
prima pietra della Chiesa e del Convento. Da ogni parte giunsero
aiuti e sovvenzioni, la Nostra Signora fece la sua parte operando
innumerevoli e visibili prodigi, tutti andarono praticamente a
gara offrendo il loro contributo, nei testamenti si lasciavano
offerte al Boschetto, come avviene incredibilmente anche ai giorni
nostri. Dopo quasi venti anni di lavoro, il magnifico tempio,
innalzato su pietra dai buoni Camoglini coi risparmi, coi tributi,
col sudore e le elargizioni, profilavasi maestosamente sulla
pendice, inaugurato e benedetto con una grande manifestazione di
fede, imponente e solenne, il 2 Luglio 1631. Da allora tutto o
quasi è immutato, la Madonna del Boschetto è conservata in una
ancona marmorea sull'Altar Maggiore, e viene Scoperta ai fedeli
solo nei giorni festivi, nelle ricorrenze particolari o su
esplicita richiesta, come vuole una tradizione secolare.
Nel corso di quasi 500 anni di
storia, furono quattro i Pontefici Romani che intervennero con
atti che riguardano direttamente il culto a Nostra Signora del
Boschetto di Camogli. Papa Pio VII il 12 Agosto 1817 concesse
l'incoronazione dell'immagine taumaturga, come avvenne con
grandissima solennità il 30 Agosto 1818 in occasione del terzo
Centenario dell'Apparizione. A seguito di tale celebrazione fu
ufficialmente chiesto al Santo Padre e concesso che la festa della
Madonna fosse spostata alla prima Domenica di Settembre poiché il
2 di Luglio la maggior parte del popolo della città dei mille
bianchi velieri non poteva essere presente, in quanto in quel
tempo era occupato nell'arte della pesca. Papa Gregorio XVI il 22
Maggio 1841 concedeva l'Ufficio e la Messa propria. Papa Pio X il
24 Ottobre 1905 concedeva l'Altare privilegiato, col beneficio che
celebrandovi una Messa in suffragio di qualche anima questa
ottenesse tosto la liberazione dal Purgatorio. Infine Papa Pio
XII il 27 Marzo 1955 proclamava N.S. del Boschetto Patrona presso
Dio della Città di Camogli. Ogni giorno in verità e
indistintamente a tutti, la Madonna soccorre a seconda del
bisogno, come dimostrano gli ex voto sulle pareti della Chiesa e
il nutrito numero di ex voto marinari conservati nel Chiostro del
Santuario.
Preghiera
alla Madonna del Boschetto |
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Augusta Regina del Cielo, Vergine
Maria, Madre di Dio, poiché Ti piacque porre in mezzo a noi il
trono delle Tue Misericordie, e l'umile fanciulla Angiola
Schiaffino volesti fortunata messaggera dei Tuoi disegni, dal
venerato Santuario che la pietà degli avi nostri Ti eresse, ove
schiudesti a noi una fonte di grazia perenne, la Tua Camogli
guarda e proteggi, che in Te ha riposta la sua fiducia, la sua
gioia, il suo vanto. Grati ai tanti benefizi che ci hai largiti,
prostrati ai piedi del Tuo benedetto altare, ancor Ti preghiamo, o
Madre, che ognora più copiosi versi su di noi i tesori del Tuo
tenerissimo Cuore. Tu impetri benigna alle famiglie nostre la
benedizione e la pace, ai nostri naviganti propizio il mare e i
venti, alla Città nostra prosperità e decoro, nella purezza del
costume, nell'ardore della pietà e nell'aspirazione perenne ai
beni del cielo, dove eternamente ci farai beati del Tuo materno
sorriso. Tu che in terra ne sei nel dolore conforto, nelle ansie
speranza, nei pericoli del corpo e dello spirito rifugio e
salvezza.
Notizie
tratte dal sito del: Santuario di Nostra Signora del Boschetto |
GLI
EX-VOTO
Su una piccola altura
prospiciente Camogli, chiamata Il Boschetto, tra il 1612 ed
il 1630 venne edificato un Santuario, dedicato alla Madonna
del Boschetto, per ricordare il luogo in cui il 2 Luglio
1518 la Vergine Maria era apparsa ad una pastorella
dodicenne. La costruzione di questo Santuario durò 20 anni
e tutta la cittadinanza partecipò alle spese, compresa la
tonnara che fece la sua parte; da documenti dell'epoca
risulta che nel 1630 parte dei proventi della pesca furono
dedicati alla fabbrica del santuario. Questo luogo è
diventato nei secoli la sede del culto e della devozione
degli uomini di mare, un vero e proprio Santuario dei
naviganti e dei pescatori.
Gli abitanti di Camogli, si rivolgevano alla
"loro" Madonna per chiedere grazie, e, poiché ne
ricevevano, cominciarono a portare al santuario degli
ex-voto per ringraziare per l'aiuto soprannaturale ricevuto
nel momento del bisogno. Molti navigatori commissionavano
dei quadri che rappresentassero lo scampato pericolo, alcuni
di questi quadri sono stati dipinti anche all'estero, prima
del ritorno a casa, altri una volta raggiunta sani e salvi
la loro Camogli e poi portati al Santuario. Ognuno di questi
quadri racconta una storia, è una specie di diario di
bordo, dato che spesso riporta nei particolari non solo
l'avvenimento, il nome dell'imbarcazione e del comandante,
ma anche la latitudine e la longitudine in cui la nave si è
trovata in pericolo.
La tradizione racconta che in passato almeno 400 di
questi ex-voto erano esposti all'interno della chiesa,
mentre già nel 1938 ne erano rimasti solo 76 e tutti
ottocenteschi, quelli di epoche precedenti sono purtroppo
andati irrimediabilmente perduti.
Notizie tratte
dal sito www.cosedimare.com |
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