STORIA DEL SANTUARIO I viaggiatori che nel secolo scorso visitavano questo santuario erano profondamente colpiti dalla naturale sacralità del luogo: la chiesa sorge infatti alla base di altissime e incombenti rupi, circondata da secolari alberi risparmiati dalla scure dei montanari proprio in segno di rispetto. Da qui si intravede l'apertura del Vallone di Sea, il più selvaggio delle Valli di Lanzo: nessuna strada, nessuna abitazione, solo altissime pareti di roccia strapiombanti fino al grande ghiacciaio della Ciamarella e al Col di Sea, il valico che conduce in Savoia. Uno splendido paesaggio naturale impreziosito dalla sobria ma elegante facciata del santuario, meta nei secoli scorsi di numerosi pellegrini provenienti anche dalla Savoia, spesso a piedi nudi: trascorrevano la notte ammassati nel porticato che circonda la chiesa, in attesa della messa celebrata il giorno successivo. Oggi è divenuto anche centro culturale di rilievo, poiché raccoglie una collezione di testimonianze della religiosità delle Valli di Lanzo: un museo ricco di suggestioni e di immagini che permettono di scoprire un aspetto poco noto eppure fondamentale della cultura locale. Il santuario venne
eretto nel 1630 su resti di un pilone votivo: in origine si trattò di
una piccola cappella (recentemente ne sono stati ritrovati i resti), ma
gli ampliamenti e gli abbellimenti si susseguirono sino al prezioso
intervento dei maestri architetti luganesi Brilli e Gagliardi. Storia dell'apparizioneL'origine
del primo pilone è frutto di un prodigio di cui fu protagonista Pietro Garino,
originario di Groscavallo ma residente a Torino, che nel 1629 si recò sul
Rocciamelone. La Madonna allora gli apparve, dicendogli che si presentasse ai sacerdoti del luogo, affinché "zelassero con più ardore la vita cristiana nel popolo", in modo da ottenere la cessazione della peste che stava in quel periodo infierendo in Valsusa. I due quadretti, racchiusi in preziosi reliquiari, furono collocati in una cappella subito costruita sul luogo della visione. RicorrenzeIl santuario è aperto da luglio a settembre; vi si celebrano annualmente le ricorrenze dell'Assunta (15 agosto), della Natività di Maria (8 settembre) e dell'Apparizione della Madonna (30 settembre). |