Anticamente fuori dalle mura cittadine di Genova, il maestoso "Santuario di Santa Maria delle Vigne" prende nome dai vigneti in mezzo ai quali fu innalzata una prima Cappella alla Vergine Assunta, in seguito all’apparizione della Madonna ad una certa Argenta, ancora nel VI secolo. La veggente fece erigere una piccola cappella, primo passo verso l'attuale santuario. Soltanto nella seconda metà del sec. X iniziò la costruzione della Collegiata-Santuario che, con vari rifacimenti e ampliamenti successivi, fu completata ai primi anni del sec. XVII; tanto che il primitivo quadro della Vergine ‘delle Vigne’ fu riportato in luce e restaurato nel 1603 e la mistica effigie venne incoronata nel 1616. Singolare il fatto che – nella monetazione di Genova, "Città di Maria" – si usasse nel XVII secolo riprodurre quest’effigie della Vergine con le scritte: "Sub tuum praesidium" e "et rege eos"; e da tenere presente che l’omaggio del Doge e dei dignitari della Repubblica di Genova alla "Madonna delle Vigne" in occasione della sua festa (21 Novembre) si protrasse per molti decenni, proprio per rimarcare la regalità della Vergine.
Lungo la vecchia via marenca si trova il santuario di Nostra Signora delle Vigne che risale alla fine del XVI secolo. Recentemente restaurato; ha la facciata abbellita da un piccolo portico e presenta all'interno notevoli stucchi settecenteschi di F. M. Marvaldi e affreschi di Francesco Carrega. Notizie tratte dalla rivista mariana "Madre di Dio", giugno 2004; con aggiunta di altre fonti. *** |