Nacque
con il nome di Ursula Giuliani, da una famiglia altolocata e benestante,
a Mercatello, Urbino, nel 1660. Quando aveva quattro anni, Sua madre si
ammalò e, dal suo letto di morte, affidò ciascuno dei suoi bambini ad
una delle Sacre Piaghe di Cristo crocefisso. Ad Ursula spettò il fianco
di Gesù ferito da una lancia. Il 28 ottobre, prese il velo ed il nome di Veronica. Il Suo noviziato fu arduo. La Sua devozione verso la Passione di Cristo divenne più intensa ed ebbe una visione di Lui mentre portava la Croce. Durante la Sua vita religiosa, Ella fu spesso torturata da Satana: egli La spinse giù per le scale, Le apparve sotto le sembianze della Maestra delle novizie, e La picchiò severamente. In risposta a ciò, Gesù Le dimostrò la Sua speciale predilezione, apparendoLe spesso sotto vari aspetti. A volte Veronica cadeva per terra, tanto era avvolta nella contemplazione mistica. Durante questo periodo Gesù trasferì la Sua Corona di Spine su di Lei. In seguito, si manifestarono anche le altre Piaghe. Ella cominciò a sentire una sensazione di dolore al cuore. Nel 1693, ebbe un'altra visione in cui il calice della sofferenza di Cristo Le veniva offerto. Nel 1694, a Pasqua, Ella sposò Gesù durante una visione, e l'impronta della Corona di spine apparve sulla Sua testa. Tre anni dopo, vide la Beata Vergine Maria che diceva a Gesù: "Lascia che la Tua sposa sia crocifissa insieme a Te". In seguito, il 5 aprile 1697, all'età di 37 anni, Ella ricevette le Stigmate alle mani, ai piedi ed al fianco, durante un lungo periodo di estasi. Nessuna cura medica riuscì a guarirle. Veronica fu sottoposta a continue e minuziose analisi da parte dei dottori e degli esaminatori, con il risultato di rendere più dolorosa la Sua costante agonia. Nel Suo
diario, Ella narra dei raggi di luce che fuoriuscirono dalle ferite di
Gesù e divennero fiammelle: quattro di essi assunsero la forma di
grandi chiodi acuminati, ed il quinto diventò la punta di una lancia
d'oro scintillante. Ella scrive:"Sentii un dolore terribile, ma
insieme al dolore vidi chiaramente, e ne fui conscia, che venivo
interamente trasformata in Dio. Dopo essere stata ferita in tal modo nel
cuore, nelle mani e nei piedi, i raggi di luce, rifulgendo di rinnovato
splendore, rimbalzarono verso il Crocefisso, ed illuminarono il fianco
squarciato, le mani ed i piedi di Colui che vi era appeso. Così il
Signore mio Dio mi sposò, e, mi affidò alla Sua Santissima Madre per
sempre,, ed ordinò al mio Angelo Custode di vegliare su di me, poiché
Egli,era geloso del Suo onore, poi mi disse:"Io sono Tuo, ti do Me
stesso completamente. Chiedi qualunque cosa, e ti sarà concessa."
. Io gli risposi:"Mio amato, l'unica cosa che chiedo, è di non
essere mai separata da te." . E poi, in un attimo, tutto svanì."
Si levò, si rese conto delle doloranti ferite, mentre acqua e sangue
sgorgavano dal Suo fianco. Non desiderava che le ferite fossero viste,
ma esse furono visibili fino al 1700, poiché Gesù Le aveva promesso
che i segni sarebbero durati solo tre anni. In seguito, solo il Suo
fianco continuò a sanguinare. Poco dopo la loro apparizione, le Sue
ferite furono esaminate dal Vescovo di Città di Castello, che Le impose
un severo regime di vita, allo scopo di escludere qualunque possibilità
di frode. Le ferite furono bendate e gli abiti furono chiusi e sigillati
con il timbro del vescovo; Ella visse separata dalle altre sorelle e
controllata accuratamente. Le ferite rimasero. durante le SUe estasi,
Ella emetteva un dolce odore di santità e levitava. Il vescovo rimase
impressionato dalla Sua obbedienza ed umiltà, e si convinse della
genuinità del fenomeno. Trasmise al Santo Uffizio un rapporto
favorevole e permise a Veronica di riprendere una vita comunitaria
normale. |