ORIGINE
DEL TITOLO DI "MADONNA DEI RIMEDI"
Ogni
Santuario mariano ha una storia di particolare amoroso
intervento della Madonna. Cosi è avvenuto anche del nostro.
Ruggero I° dei
Normanni, conquistata col fratello Roberto il Guiscardo la
Calabria verso la meta del sec. XI, muove decisamente verso la
Sicilia, da due secoli in possesso dei Saraceni. La vittoria lo
accompagna dovunque, e cosi di tappa in tappa si avvicina a
Palermo tenuta saldamente dagli Arabi.
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Durante
l'assedio lungo e difficile, tra gli accampamenti normanni si
diffonde un terribile morbo, causato da insetti velenosi (una
specie di ragni). Trovati inutili i rimedi umani, il pio Ruggero
si rivolge alla Madonna. Questa gli appare e gli suggerisce di
accendere un fuoco tra gli accampamenti. Il morbo scompare
(1064). Nel 1072 Ruggero entra in Palermo e fa erigere un
tempietto alla Madonna, con l'iscrizione: "Alla
Madre di Dio e di misericordia" sotto il titolo di "Rimedio
di S. Maria", che divenne in seguito "Madonna
dei Rimedi". Questo titolo rimase, mentre non sappiamo le
vicende del tempio ruggeriano.
Annunciazione
con il fuoco per ricordare il miracolo di Ruggero
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ORIGINE
DELL'ATTUALE SANTUARIO
All'inizio
del 1600 era viceré di Sicilia Don Fernando Paceco Duca di
Villena. In un'ora di grandi angustie fece venire da Roma un suo
grande amico e consigliere, il rev. P. Domenico di Gesù Maria,
dell'Ordine dei Carmelitani Scalzi, e n'ebbe tanto conforto che
offri al rev. Padre una "fondazione". E cosi
negli anni 1610-1611 ebbe inizio il nuovo monastero la dove un
tempo sorgeva "la Madonna dei Rimedi".
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Palermo
- Cattedrale e Curia
Presto però il
Villena ebbe a successore D. Pietro Giron Duca d'Ossuna, che si
mostrò contrarissimo a tale fondazione in quel posto "per
ragioni militari,, ed era deciso di allontanare senz'altro i
Monaci, che timorosi e fiduciosi attendevano salvezza dalla
Madonna. II viceré ebbe una visione o rivelazione, con le
chiarissime parole: "Perché molestare i miei figli
e cacciarli da un luogo a me consacrato ? Non basto forse io a
difendere il tuo palazzo e la città dal nemico?,,. Da quel
momento il viceré divenne valido difensore e benefattore
munifico e del monastero e del tempio, che sorse grande e
maestoso, nello stile rinascimentale siciliano proprio del 600:
e fu inaugurato con ogni solennità nel 1625 col titolo di "
Madonna dei Rimedi,,. |
CHIESA
E PIAZZA S. TERESA
La
Spagna con i suoi viceré aveva inciso moltissimo
nell'animo religioso dei palermitani: per questo la voce
popolare ha battezzato la nostra chiesa e la vasta piazza
antistante col nome di S. Teresa, perché proprio mentre
fervevano i lavori di costruzione saliva agli onori degli altari
la grande Teresa d'Avila: beatificata 1619 e canonizzata 1622.
Tutta la città si fece partecipe delle grandi feste di
circostanza e si andò a vedere "I monaci di S. Teresa, e
la chiesa dei monaci di S. Teresa", e così l'appellativo
rimase!
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Il
Santuario visto dall'Osservatorio astronomico di Palazzo Reale
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I
CUSTODI DEL SANTUARIO
I
Monaci Carmelitani Scalzi (sigla: O.C.D.), quelli che l'avevano
innalzato all'inizio del 600. Sono dell'Ordine che trae il nome
dal biblico Monte Carmelo, e che nel Profeta Elia venera il tipo
e il padre della propria spiritualità. Le vicissitudini dei
tempi portarono a una mitigazione della Regola primitive. S.
Teresa d'Avila (1515-1582) con la vita, l'opera e gli scritti
riuscì a "riformare ,, tale Ordine: il Carmelo Riformato.
Per il ramo femminile nel 1562; per il ramo maschile, con
l'opera di S. Giovanni della Croce (1542-1591) nel 1568.
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Le
Carmelitane Scalze sono oltre 15.000 diffuse in tutto il mondo
con più di 730 monasteri di strettissima clausura, mentre i
Religiosi sono circa 4.000. Lo spirito dell'Ordine e
caratterizzato da un accentuato impegno alla vita contemplative
che arricchendo l'anima di Dio diventa zelo di apostolato.
Coltiva inoltre una speciale devozione alla Madonna che venera
come Regina, Madre e Sorella, e nel S. Scapolare del Carmine
(1251) riconosce un segno particolare di predilezione della
Madonna per "questo suo Ordine". Figure tipiche, oltre
S. Teresa di Gesù e S. Giovanni. Della Croce, sono S. Teresa
del Bambino Gesù (S. Teresina), S. Elisabetta della SS. Trinità,
il rev. P. Domenico di Gesù Maria. fondatore della casa di
Palermo, il rev. P. Giovanni di Gesù Maria, ecc.
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IL
SANTUARIO NELLA TEMPESTA
Per
oltre 200 anni il tempio ebbe vita prosperosa: fino al tempo
della Rivoluzione delle idee e delle istituzioni (meta
dell'800).Nel 1860 Garibaldi entrava trionfalmente in Palermo, e
il nostro monastero veniva invaso dalle nuove soldatesche,
sostituendo quelle regie borboniche che da qualche tempo ne
occupavano una parte. Nel 1866, con 1'unita d'Italia, un decreto
di soppressione degli Ordini religiosi cacciava gli ultimi
monaci e spegneva la lampada del tempio. Questo venne adibito
via a deposito, a dormitorio, a stalla... Quadri, altari,
suppellettili, ecc., tutto venne asportato, tutto restò
profanato. Cosi per 89 anni.
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LA
RISURREZIONE
Tale
oltraggio alla religione e all'arte cessava per l'opera del
Card. Ernesto Ruffini che con il solito coraggio superando
innumerevoli difficoltà, coadiuvato anche dal Presidente della
Regione On. Alessi, riusciva a riscattare il tempio dal
Ministero della Difesa: 1948, e poco dopo lo consegnava alla
cure degli antichi proprietari, i Carmelitani Scalzi (i monaci
di S. Teresa) che proprio allora dal Veneto scendevano in
Sicilia per interessamento del Comm. Bartolini di Roma e dei
Superiori dell'Ordine.
Cosi la Madonna
un'altra volta si dimostrava veramente "la Madonna
dei Rimedi,,.
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LE
TAPPE DELLA NUOVA VITA DEL SANTUARIO
1948:
Il Card Ruffini riscatta il tempio dal Ministero della Difesa.
1949: 15 ottobre,
festa di S. Teresa: il tempio e benedetto e ridonato al culto.
1950: 26
febbraio: il Cardinale dona al tempio il più grande tesoro, il
simulacro della Madonna, squisita opera gaginiana, che stava nel cortile
dell'Arcivescovado. L'attenzione e la devozione dei fedeli si fanno
entusiasmo.
1951: 16 luglio,
festa del Carmine: il simulacro viene incoronato con diadema d'argento.
1953: 16 maggio,
festa di S. Simone Stok (il Santo che nel 1251 ebbe dalla Madonna il S.
Scapolare come segno di protezione e di salvezza : il tempio viene
dichiarato ufficialmente con apposito Decreto del Cardinale Santuario
mariano cittadino e diocesano.
1954: anno
mariano: inaugurazione del ricco altare della Madonna (opera della Ditta
E. Arrighini di Pietrasanta, Lucca).
1964: IX° cent.
dell'Apparizione a Ruggero: inaugurazione dell'Altare Maggiore e altri
lavori in marmo (pulpito), balaustre, Via Crucis, ecc. Ditta Arrighini).
1967:
11 giugno: muore improvvisamente il grande mecenate del Santuario il
Card. Ruffini il devotissimo della Madonna. Ma nel suo Testamento ha
espresso la sue ultima volontà di restare sempre " nel tempio del
suo voto", dettando lui stesso l'epigrafe per la tomba
"
Ernesto Card. Ruffini
Arcivescovo di Palermo
e Amministratore Apostolico
di Piana degli Albanesi
n. 19-1-1888 - m. 11-6-1967
Tanto amò la Madonna in vita
ché ha voluto essere sepolto
accanto a Lei ".
VITA
DEL SANTUARIO
I
Santuari mariani sono sempre un luogo d'appuntamento della Madre con i
figli: una sorgente di grazie e soprattutto di grazia. Il nostro è
diventato immediatamente meta ininterrotta di pellegrini che alla
Madonna dei Rimedi chiedono quel conforto che altri non sanno dare. Nel
gruppo di monaci scesi dal Veneto i Palermitani hanno trovato subito gli
interpreti solleciti della bontà accogliente della Madonna. Forse lo
stesso appellativo di "Madonna dei Rimedi,, spiega e giustifica
l'abituale afflusso di fedeli da tutta la città e provincia, anzi da
tutta la Sicilia. E' un approdo d'anime! E l'incontro con la Madonna non
lascia mai delusi.
LE
FESTE DEL SANTUARIO
Sono
tutte quelle della Chiesa universale e quelle proprie dell'Ordine
Carmelitano: il Carmine, 16 luglio; S. Teresa d'Avila, 15 ottobre; S.
Giovanni della Croce, 24 novembre, S. Teresa del B. G. 3 ottobre; il S.
Bambino Gesù di Praga, la Domenica che segue la S. Famiglia; e altre.
LA
FESTA TITOLARE
Si
celebra 1'8 settembre, preceduta da pellegrinaggi di
Parrocchie della città onorata solitamente dalla presenza dei
Card. Arcivescovo, caratteristica è la "Giornata degli
Ammalati", ché in piccolo richiama le manifestazioni di
fede e di confidenza di Lourdes.
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L'interno
del Santuario
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Altra
nota particolare e significativa per il nostro Santuario e la
celebrazione frequente di Matrimoni: i giovani sposi alla
Madonna dei Rimedi chiedono auspicio e benedizione sulla
nascente famiglia. II bellissimo bassorilievo delle Nozze di
Cana che biancheggia nel prospetto dell'Altare Maggiore dinanzi
cui celebrano a il grande sacramento, infonde fiducia
nell'intervento materno della Madonna!
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L'altare
della "Madonna dei Rimedi"
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ATTO
DI CONSACRAZIONE
DEGLI
INFERMI A MARIA
Composta.
da Sua Santità
Pio XII
O
Madre clemente e pia, la cui anima fu trapassata dalla spada del
dolore, eccoci, noi poveri malati accanto a te, sul Calvario del
tuo Gesù.
Eletti
alla sublime grazia della sofferenza e desiderosi di compiere
anche in noi quel che manca alla passione di Cristo, a pro del
corpo di lui che è la Chiesa (Cfr. Col. i, 24), noi consacriamo a
te le nostre persone e le nostre pene, affinché tu ponga le une e
le altre sull'altare della Croce del tuo divin Figlio, umili ostie
di propiziazione per la salute spirituale nostra e dei fratelli.
Accogli,
o Madre addolorata, questa nostra consacrazione, e convalida nei
nostri cuori la grande speranza che, come siamo partecipi dei
patimenti di Cristo, cosi possiamo aver parte al suo conforto
nella presente e nella eterna vita. Cosi sia !
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PREGHIERA
alla
Madonna dei Rimedi
Maria, Madre
di Gesù, vedi da quanti mali sono preso e circondato.
Innumerevoli colpe hanno macchiato l'anima mia, smoderate passioni
minacciano di travolgermi ancora nel peccato, lusinghe ognor
crescenti mi trascinano, incauto, verso l'errore e la corruzione.
Tu che sei il Rifugio dei peccatori, l'Aiuto dei Cristiani e la
Mediatrice di tutte le grazie, porgi a me, misero, il rimedio del
tuo soccorso.
Madre mia, fiducia mia, mostra che sei mia Madre infiammando
d'amor di Dio il mio cuore.
Cosi sia.
E.
Card. RUFFINI
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