Presentazione
Le varie
apparizioni della Madonna durante i secoli e in diversi luoghi, sono
avvenute per ricordare a tutti la sua ininterrotta presenza nella Chiesa
pellegrinante, come: Madre premurosa, Vergine orante e prima discepola
di Cristo.
Qui,
Maria si è manifestata la prima volta, in mezzo ai campi, come la Madre
di Dio che offre il suo Figlio Gesù mentre dona la luce della fede; la
seconda volta, nel santuario, come Colei che ci dona la sorgente
dell’acqua viva: che rigenera, purifica e guarisce; e in particolare
come la Vergine in preghiera che accoglie la Parola di Dio scritta nel
libro, la contempla e la vive.
Il
santuario è testimonianza ininterrotta attraverso ottocento anni che il
messaggio della Madre di Dio e nostra è stato accolto. Infatti il
santuario e tutte le opere d’arte di cui è ornato sono espressione
della fede di tanti devoti. Senza la fede non esisterebbero; i numerosi
ex voto di varie epoche testimoniano che la sorgente della Grazia non ha
mai cessato di sgorgare; come non è mai venuta meno, attraverso i
secoli, la preghiera di lode e la invocazione della materna
intercessione di Maria, nelle diverse necessità della vita.
Possa
questo piccolo lavoro contribuire a: conservare in noi il ricordo delle
meraviglie operate da Dio per mezzo di Maria nel passato, continuare la
devozione nel presente e incrementarla nel terzo millennio.
La storia
Madonna
con Bambino.
Affresco
che si fa risalire al sec. XIV. Oggi si conserva dietro l'altare
maggiore.
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Più
noto come santuario della Madonna dei Campi, il santuario di
Nostra Signora della Preghiera si trova nella campagna attorno a
Stezzano, a 5 chilometri da Bergamo.
Secondo la tradizione esisteva una cappella con l'immagine della
Madonna, alla quale i contadini erano molto devoti. Un giorno di
otto secoli fa, una donna vi scorse una gran luce e le apparve
la Madonna con il Bambino. Fu costruita una chiesetta dove nel
maggio del 1586 da un pilastro con affrescata la Madonna
incominciò a sgorgare acqua; il 12 luglio successivo la Madonna
comparve a due bambine di Stezzano. |
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Nel
secolo XII° nei campi ad ovest di Stezzano, a circa 2 km dal
centro del paese,
era stata edificata una edicola in onore della Madre di Dio. La
maggior parte della popolazione era infatti dedita all’attività
agricola e sovente, durante la giornata lavorativa vi sostava in
preghiera. Nel secolo successivo, davanti a questa santella
avvenne la prima apparizione: la
Madonna con in braccio il Bambino Gesù apparve a una pia donna
del paese.
In seguito a questo prodigioso avvenimento la popolazione edificò
la prima chiesetta (m 12,9 x 5,1) chiamata “Madonna dei
Campi”. La chiesa
era rivolta da oriente ad occidente, aveva un solo altare
addossato all'abside, un piccolo presbiterio con volta in
muratura, coperta da travi appoggiate a degli archi sopra
pilastri, e a destra aveva un piccolo campanile. Gli anni di
edificazione della chiesa si inserivano in un periodo storico
caratterizzato da importanti mutamenti di carattere politico,
economico, culturale e religioso.
Il
12 luglio 1586 la vergine apparve a due contadinelle, Bartolomea
Bucanelli di 10 anni e Dorotea Battistoni di 11, presso una
chiesetta sita nella campagna stazzanese. Il tempietto era sorto
sopra un'antica edicola del XIII° secolo in seguito
all'apparizione della Madonna ad una donna raccolta in
preghiera. Uno degli affreschi della chiesetta, raffigurante la
Vergine con in braccio il Bambino Gesù, all'inizio dell'estate
del 1586, cominciò a trasudare acqua. Il fenomeno si ripeteva
con intervallo di due o tre giorni, ma con tale intensità da
allagare il pavimento.
E'
qui che il 12 luglio le due veggenti, intente a pascolare le
loro mucche nei prati circostanti, volendo entrare nel piccolo
tempio per pregare, non lo poterono fare perché la porta era
chiusa. Iniziarono allora le loro orazioni affacciate alle
finestre, difese da grate, quando videro una nobile figura di
Donna, vestita di nero e con un velo bianchissimo che le
scendeva sulle spalle, e che leggeva un libretto tenuto fra le
mani. Naturalmente le due bimbe ne fecero parola alle rispettive
famiglie. Parecchie persone, in ore e in tempi diversi, poterono
vedere la stessa stupenda Donna pregare, ora in ginocchio e ora
a mezz'aria, per subito dileguarsi e poi ricomparire.
L'inchiesta
vescovile appurò la straordinarietà degli eventi. La piccola
chiesa fu trasformata in un santuario alla fine del 1600.
La
devozione e la pietà verso questo Santuario furono, sin
dall'inizio, abbastanza vive. Lo testimoniano, oltre alla
costruzione della chiesa, i numerosi dipinti di vari autori e i
resti di un'antica strada campestre.
Il
secolo XVI fu caratterizzato da una profonda crisi religiosa, i
cui effetti si fecero sentire anche in Bergamo e provincia. Il
concorso dei devoti alla chiesa si affievolì, e la sua
posizione, piuttosto decentrata rispetto al centro abitato,
contribuì certamente ad accentuarne l’abbandono.
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