Dal libretto
data febbraio 2000, edito dall'Associazione "Luce
dell'Aurora".
"
L'ho mandata Io mia Madre "
Le apparizioni di
Nichelino mi apparivano autentiche. Ne avevo letto l'origine
e i messaggi, e mi dava buona garanzia di esse il salesiano
don Giuseppe Abbà, che seguiva il veggente con l'esperienza
di 18 anni di insegnamento della morale in Portogallo e
cinquant'anni di pratica sacerdotale. Il caso di Nichelino
cominciava ad avere eco sulla stampa, e io volli avere una
conferma sull'autenticità delle apparizioni da un grande
mistico docente di fisica elettrochimica all'università di
Genova. Gli telefonai il sabato mattino: -Puoi
dirmi qualcosa in merito? -Chiederò
stasera durante la Messa.
Alle 18,45 il professore
mi telefona:
-Gesù conferma:"Ho
mandato io mia Madre a Nichelino, per raccogliere i miei.
L'ho mandata prima di tutto per il sacerdote che segue
il veggente."Darò un segno". Espressioni
lapidarie che danno sicurezza. Avverto subito gli
interessati, con evidente commozione. Qualche giorno dopo
arriva un'altro messaggio da un'altra persona mistica, L.:...La
Madonna appare a Nichelino. Ho lasciato che prima lo dicesse
il suo Figlio. Lo Spirito Santo illuminerà quel sacerdote e
lei su ciò che dovrete fare. E ora, affidiamoci alla
Madonna per non essere raggirati da satana, che in
fatto di apparizioni la sà lunga, vediamo i fatti.
Il veggente è un operaio
Fiat di Torino, Eugeno Palio. Ha 38 anni, ed è un
convertito. Il racconto della prima apparizione lo lascio a
lui stesso.
"Se uno mi avesse
detto che un giorno avrei avuto apparizioni, lo avrei
mandato dallo psichiatra. E' lunedì 11 aprile 1994. Alle
ore 4,50 saluto i miei per andare al lavoro. E' un periodo
che faccio sempre il primo turno alla Fiat. Sulla strada per
Stupinigi a quest'ora non c'è nessuno. Da lontano, alla
destra del parabrezza scorgo una sfera lucente di color oro.
Pur avendo paura, lascio l'auto e mi avvio a piedi verso
quella luce. Pare appoggiata delicatamente su una pianta. Mi soffermo
a una decina di metri da essa, quando la vedo aprirsi
e uscirne raggi dorati molto luminosi. Vengo assalito da una
terribile paura. Mi volto per fuggire, ma sono raggiunto da
una voce melodiosa: -Avvicinati,non temere! Guardo in
giro, ma non c'è nessuno. Per la terza volta la voce mi
invita:- Eugenio, non avere timore, avvicinati! All'udire il
mio nome scandito con tanto amore da una voce così
melodiosa, mi fermai, e la mia paura mi era passata.
Mi voltai e vidi formarsi
da quella sfera una figura di donna. Mi avvicinai ed essa mi
dice:- Non temere! Io sono la Madre di tutte le madri, la
Madre del Verbo per voi incarnato. Io non capisco, e mi
domando cosa vogliano dire tali parole. L'Apparizione
comincia a recitare il Padre Nostro, poi il Gloria, e io
prego con quella bellissima Signora con un ardore che
non ho mai avuto. Poi comincio a recitare l'Ave Maria, e Lei
mi sorride,ma non prega.
Infine mi dice:- Tieni sempre con te una corona del Santo
Rosario: sarà la tua difesa dal Maligno e segno che tu
sei col Signore. Mi fa' promettere che ritornerò lì ogni
lunedì alla stessa ora, poi svanisce verso l'alto nella
luce, la più bella luce che io conosca. Dico che non ho mai
provato una cosa simile: bella, stupenda e gioiosa. La
mattina seguente ho paura di passare in quelle vicinanze con
la macchina. Accendo gli abbaglianti, ma non c'è niente,
nessuno. Il lunedì successivo, pensando che tutto fosse
un'illusione, poso l'auto e un po' incredulo mi avvio verso
la pianta dell'apparizione. Ed ecco che la bellissima
Signora riappare nella Luce e mi dice: -
Dov'è la corona che ti ho detto di portare sempre con tè?
- La tirai
fuori dalla tasca e gliela mostrai. Pregammo di nuovo
insieme, e invitandomi a tornare sul luogo tutti i lunedì,
scomparve. Mia
zia mi disse di rivelare i fatti al parroco. Mi presentai,
ma lui non credette,e quasi mi scacciò". (La Vergine
però, il 30 maggio, assicura: il Parroco un giorno ti
crederà. Così anche il professore di Genova che non era al
corrente di nulla).
La Vergine Maria,come suol
fare nelle Apparizioni, rivolge a Eugenio i suoi richiami,
prima per lui stesso, poi per gli altri. Si
tratta di richiami all'essenziale della vita cristiana:
conversione, preghiera, fedeltà alla Messa festiva,
Confessione e Comunione, Rosario, vita di fede e tutto
espresso con parole elementari. Niente ecumenismo, niente
aggiornamento pastorale, niente revisione delle strutture o
altre cose simili.............
1995.
Nel giorno anniversario della prima apparizione
(11 aprile ), l'Immacolata si presenta in compagnia di due
Arcangeli e promette: "Affiderò a loro quelli che
verranno quì a pregare. E dice il suo nome: Io sono
l'Immacolata della Misericordia................
11
aprile, quarto anniversario con un gruppetto nel
Santuario della Madonna
della Fiducia...Al ritorno Eugenio presenta l'immagine dell'Immacolata
della Misericordia dipinto dalla canossiana suor Teresina.
Maria appare con tre Arcangeli. Eugenio confida :"la
Madonna mi ha segnalato la presenza di una statua tra i rovi
sul luogo della prostituzione". Viene trovata..........
Eugenio è sensibile alla
bellezza di Maria e ai suoi ornamenti, e li descrive con
stupore.
"Se sapeste quanto vi
amo" - gli dice Maria - "ordineresti ai monti di
abbassarsi e alle colline di correre tra le mie braccia"
( 4 ag ). "Fate
posto alla preghiera, e avrete il cuore colmo di gioia.
Svuotate i vostri cuori dalle cose terrene, puliteli con la
Confessione in modo che
possano accogliervi Dio". ( 6 ot ).
Il ruolo di un veggente
non è facile, e presto Eugenio diventa segno di
contraddizione. "Dovrai soffrire" - gli dice Maria
- "sii saldo nella fede". La sua mamma gli
suggerisce di guardarsi dal diavolo aspergendo l'Apparizione
con acqua benedetta. Maria lo previene bagnando le dita nel
bicchiere. Fà anche tu come me. E con acqua benedetta lo
istruisce: Il Maligno non loderebbe mai la Santissima Trinità
( 1 dc ).
Esaltazione
della bellezza
Uno dei segni di
autenticità delle apparizioni è la scomparsa
dell'ammiccamento degli occhi del veggente. Questo fenomeno,
da me visto in una registrazione di Medjugorje, indica che
il veggente in stato estatico è avvolto dalla luce del
Paradiso, luce che non stanca gli occhi ma li impregna di
dolcezza. Eugenio, senza saperlo, ci confida questa
esperienza: " La
Signora appare sempre circondata da una grande luce, ed è
molto bella. Il suo saluto è "Sempre sia lodato il
Signore Gesù Cristo!". Ha le braccia aperte, ed è
appoggiata a una sfera azzurra avvolta
in una nube bianca. Il vestito è di un bianco che emana una
luce di purezza, ed è indossato con tanta grazia. Il velo
pure bianco le scende fino ai piedi. I capelli sono di
colore castano chiaro, gli occhi profondamente azzurri con
tocchi di verde, lo sguardo è dolce e penetrante, i
lineamenti molto fini... La sua bellezza non riesco a
descriverla. La voce è calma, serena, armoniosa e
penetrante: starei ore e ore ad ascoltarla senza staccarmi
da Lei. La sua età è tra i venticinque e trent'anni. Ma
non è solo bellezza ciò che vede Eugenio. Il 27 dicembre
ha la visione di Gesù in croce, ed è stato per lui come se
avessi portato col mio corpo il peso di tutto ciò che Egli
aveva sofferto.....()
Il 18 marzo Eugenio ha un incontro con suor
+, che da anni vive un'esperienza mistica tutta particolare.
Si comprendono, e il veggente si propone di attenersi ai suoi saggi insegnamenti.
Il giorno del secondo
anniversario, 11 aprile, è giovedì. L'Immacolata, che di solito appare al primo
venerdì del mese, anticipa l'apparizione e benedice anche coloro che accompagnano
Eugenio. La Vergine lo invita a guardare il sole, che prende l'aspetto di un cuore
pulsante. E gli dice:
"Qui lascerò dei segni del
sole. Pregate per le anime perdute che frequentano questi luoghi perché trovino la luce in Dio
Onnipotente. Vi raccomando la frequenza alla Santa
Messa". |
Il luogo è uno spiazzo vicino al bosco frequentato da
prostitute, gay e pervertiti. I messaggi nel frattempo alzano il
tono. "Prima di ogni Messa fermatevi alcuni istanti ad adorare il
Santissimo nel tabernacolo, e desiderate con convinzione e con ardente amore che anche il vostro cuore possa essere un tabernacolo che ben custodisce l'altissimo
Sacramento. Vi invito a consacrare voi e le vostre famiglie al mio Cuore
Immacolato..." (3° mg).
Il mese seguente chiede la consacrazione al Cuore di Gesù (7 gi).
Chiede pure che si faccia una fiaccolata dalla chiesa fino al luogo delle
apparizioni, e che per cinque volte ogni primo sabato del mese si venga a pregare sullo stesso
luogo. E aggiunge: "Portatemi anche i vostri bambini perché
Io li benedica e custodisca per un dolcissimo futuro".
"Durante le vacanze non abbandonate la Chiesa. Andate a Messa e visitate con adorazione il Santissimo Sacramento"
(5 luglio 96).
Un'altra visita a suor + avviene a Milano il 28 luglio. Essa gli restituisce il diario e dopo averlo fatto leggere da due sacerdoti conferma che contiene la verità.
Gli raccomanda pure di cercarsi una guida spirituale e di continuare ad andare sul luogo delle
apparizioni, senza preoccuparsi per la fiaccolata, che un giorno si farà.
Eugenio annota: "Come mai la Vergine appare in un luogo
malfamato?". Ma anche a Lourdes apparve in una discarica di rifiuti...
Il 29 luglio Eugenio incontra a Valdobbiadene don
S.., che lo rassicura sulle apparizioni. Eugenio si affida alla guida di Maria.
Il 4 ottobre Maria richiama alla conversione: "Mio Figlio viene continuamente crocifisso
ogni giorno dai malvagi. Ecco ciò che lo tiene inchiodato alla
croce: disunioni nei matrimoni e tra il clero, bestemmie,
trasgressioni dei comandamenti, aborti, profanazioni
dell'Eucaristia". Il 29 novembre, per suggerimento di
p.Pio, Eugenio si consacra al Cuore Immacolato di Maria. Il 6 dicembre la Madonna gli
appare col Bambino.
1997. Per la quaresima la Madonna invita a partecipare alla croce di Gesù
(7° msg),
mentre a Pasqua invita a cantare gloria a Dio Re di Giustizia,
Creatore di tutte le cose, Signore misericordioso (4 ap).
Il giorno 11 aprile, anniversario dell'apparizione,
nonostante gli inviti a pregare sullo spiazzo, Eugenio si ritrova soltanto con due
donne. Pregano intensamente per molte intenzioni. Gli appaiono tre
Arcangeli, poi l'Immacolata, che con le lacrime agli occhi si
lamenta: "Dove sono tutti i miei figli?". Ed Eugenio:
"non mi credono!". E chiede un segno. L'Immacolata
prosegue: "Alcuni credono, altri cercano la propria
grandezza, altri crederanno solo al momento di lasciare questo
mondo. Tu stai forte e non dubitare del mio amore. A suo tempo in questo luogo verranno nazioni
per il trionfo del mio Cuore Immacolato". - Portami subito con
te! - supplica il veggente. E Maria: -Non è ancora il
momento. La Chiesa di Torino avrà da soffrire, se non si prega per
essa. Ti darò un messaggio per il Vescovo: egli non può negarmi
nulla perché è mio figlio, e io sono la Madre della
Consolazione, Madre della Chiesa e del Signore -.
Il 4 luglio la Vergine chiede preghiere per i più
piccoli, sedotti da Satana per ridurli a sua somiglianza. Il 16 settembre L'Immacolata appare col cuore in mano circondato di
spine, e gli dice: "Vedi quanto soffre il mio Cuore per tanti figli che lasciano la propria croce per immergersi nella lussuria più sfrenata. Sii tu la mia consolazione...".
Il 27 settembre L'Immacolata affida ad Eugenio un messaggio per il
Vescovo. IL veggente è imbarazzato e si consiglia con il suo padre
spirituale, D.Giorgio, sul modo di comportarsi. Per la festa
dell'Assunzione Eugenio partecipa all'apparizione di Schio con Renato
Baron. Il giorno dell'Immacolata la Madonna indica i cinque sentieri che uniscono alla sua
misericordia: perdono, carità, umiltà, amore,
pace. E gli parla del terzo segreto.
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