"Che
cosa c'entra?", direte voi, "non è mica Pasqua...!".
No, non e Pasqua; ma se dimentichiamo che Cristo è Risorto, e lo
dimentichiamo oggi o domani o dopodomani, allora dimentichiamo
che la nostra vita ha un senso. Tutto si perde senza Cristo. Se Gesù
Cristo non fosse Risorto quella domenica di Pasqua di oltre duemila
anni fa, potremmo essere più che sicuri che di questo personaggio non
ne avrebbe parlato più nessuno. Cristo
morto in croce sarebbe stato dimenticato in fretta dal mondo. Ma
Cristo morto in Croce e Risorto ha permesso, sia a Cristo che
a tutti i cristiani, di attraversare il tempo e lo spazio e di
giungere fino a noi a portare la Buona Novella. Se ci riteniamo
cristiani e dimentichiamo che Cristo è Risorto allora faremmo bene a
cambiare religione, a trovare qualcosa di più consono alle nostre
attese. Il mondo è pieno di religioni, sette, dottrine e filosofie.
Basterebbe abbracciare quella più consona ai nostri gusti per farci
dormire sonni tranquilli. Chi lo vieta? Chi ci impedisce di seguire il
primo santone che passa davanti alla nostra casa, e che ci promette la
felicità? Chi ci impedisce di entrare in qualche setta, in qualche
gruppo, in qualche anfratto della società dove si propone una
qualche verità? Che è sempre sbandierata come l'unica verità? Perché
se durante la nostra vita, se durante la nostra giornata, se durante
le nostre ore ed i nostri minuti dimentichiamo che Gesù è
Risorto, allora non abbiamo compreso niente di Cristo. Saremmo dei
cristiani che non conoscono Cristo. Come un marito che non conosce la
propria moglie, come una fidanzata che non conosce il proprio
fidanzato, come un amico che non conosce l'amico. Per poi giungere a
Pasqua, in ogni Pasqua, e tornare a concepire che Cristo è Risorto.
Come per incanto accorgerci che avevamo dimenticato che Cristo è
Risorto. Ma per quanto tempo ancora? Per qualche settimana, giorno,
ora....per poi dimenticarci di Lui. Dimenticarci che Cristo ha vinto
la morte ed è con noi "tutti i giorni, fino alla fine del
mondo"(Luca
28-20) Se
ora sei giovane ed in salute, se sei ricco ed appagato, se sei
impegnato ed attivo nella società è facile dire: "Io
credo!". Ma domani? Domani che sarai vecchio? Domani che non
avrai più la salute? Domani che diventerai povero? Domani che non
avrai più impegni e sarai solo? Allora, dimmi, crederai ancora che
Cristo è Risorto? Oppure lo dimenticherai e lo rinnegherai?
La tua fede vale il tempo di una Pasqua, dall'alba al
tramonto, oppure vale per tutta la tua vita? E vale anche
quando le cose non prendono la piega che avresti voluto? Vale anche
quando tutti ti abbandonano? Vale anche, e soprattutto, quando ti
sembrerà che anche Gesù Cristo ti avrà abbandonato? Non
avrebbe senso nulla, nella nostra vita di cristiani, se Cristo non
avesse veramente vinto la morte. Saremmo dei poveri miserabili, e
null'altro. Ma non siamo miserabili. Siamo solo un popolo in cammino
verso il Cielo che attende, verso il Cuore di Dio che ci Ama. Una
comunità universale fatta di volti e nomi diversi, di identità e di
carismi diversi ma che, uniti, rappresentano il volto della Chiesa: il
volto di Cristo. L'unico
vero volto della Storia. Che la Pace del Risorto sia con tutti voi. 06/07/2003
Santa Maria Goretti
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