Nell'anno 1905 del 25 di
Agosto, nacque la piccola Elena, terza dei dieci figli, in un
villaggio di Glogowicw, in provincia di Konis nella Polonia, dai
coniugi Stanislao Kowalska e Marianna Babel. Due giorni dopo la
nascita ricevette il Battesimo nella Chiesa parrocchiale di Swinice
Warckie presso Lódz.
Di famiglia povera, segnata dal duro lavoro di campagna, ma depositaria di grande fede tanto che favorì nella fanciulla la vocazione religiosa. Già all'età di sette anni avvertì la chiamata del Signore, di cui certamente non si rese conto. A nove anni, quando fece la prima Comunione, si sentì attratta ed unita al Signore. Capì nella preghiera il trasporto e la pietà verso i poveri, i sofferenti e i peccatori. Il suo carattere docile, aperto, sorridente, ubbidiente ed affettuoso verso i genitori fecero di lei una creatura singolare. Elena aveva dodici anni quando fu aperta una scuola polacca con quattro classi; lei frequentò solo per due anni e parte del terzo, perché dovette cedere il posto agli alunni più piccoli. Le condizioni economiche familiari costrinsero Elena a cercare lavoro; così andò a servizio, per circa un anno, presso la famiglia di un fornaio e durante questo periodo maturò il desiderio di entrare in convento. I suoi genitori non accettarono il suo proposito perché, da una parte, non avevano i mezzi economici per procurarle la dote ed il corredo, dall'altra perché erano molto legati alla figlia sul piano affettivo. Sicché ritornò a lavorare presso famiglie per procacciarsi i mezzi materiali per la dote, mentre non tralasciava di curare la sua vita spirituale. Infatti, nonostante i suoi impegni di lavoro, trovava sempre il tempo di pregare e partecipare alla S. Messa ed alle funzioni che si tenevano in Cattedrale. Nel mese di febbraio 1922 ricevette il Sacramento della Confermazione nella Parrocchia di Aleksandrow. Con insistenza, nel 1923, all'età di 18 anni, chiese ai genitori il permesso di entrare in convento, che le fu negato, causa la mancanza della dote. Momentaneamente fu costretta ad abbandonare l'idea del convento e tornò a vivere la sua vita normale di giovane. Il Signore non le diede tempo di distrarsi nelle cose del mondo, tanto che in occasione di un ballo le apparve Gesù, tutto sanguinante, ingiungendole: "Quanto tempo ancora ti dovrò aspettare?" Elena, all'istante, lasciò la festa da ballo e senza salutare neppure i genitori, partì per Varsavia sulle indicazioni del Signore. Qui iniziò la sua Via Crucis: bussava di convento in convento per essere accolta, che le veniva letteralmente sempre rifiutato. Alla fine le si aprirono le porte del Convento delle Suore della B. V. M. della Misericordia. La superiora, appena la vide le mostrò simpatia e disse: "Va a chiedere al Padrone di Casa se ti vuole qui". Elena si recò in Cappella e ripeté a Gesù la domanda della Madre Superiora; e Gesù prontamente le replicò "Sei nel mio cuore". La madre Superiora intanto le concesse di andare a servizio per un anno fino a racimolare la somma dovuta per la dote occorrente. Iniziò il suo postulantato il 1° agosto 1925. Il 26 aprile 1926 fu mandata a Cracovia per iniziare l'anno di noviziato. Qui fu associata al 2° coro delle "coadiutrici" che erano addette ai servizi nei campi, in cucina in portineria. Si distinse sempre nell'impegno costante dei suoi doveri: nell'ubbidienza assoluta, nella profondità della sua vita interiore, nella preghiera continua, nella disponibilità nel prestare aiuto e consigli alle coetanee ed alle consorelle. Il 30 aprile 1928 vestì l'abito religioso ed emise la prima professione assumendo il nome di Faustina. Il 22 febbraio 1931 le apparve Gesù Misericordioso, ordinandole di dipingere una sua immagine sul modello della visione per divulgarne la devozione. Da allora nacque tra Gesù e Suor Faustina un dialogo in cui Gesù si fa conoscere come misericordia Infinita per le creature e costantemente chiede a lei di diffonderne il messaggio; cosa che Suor Faustina adempie scrivendo, su ubbidienza del direttore spirituale D.Sopocko, il suo diario. Gli ultimi dieci anni della sua vita furono un vero calvario per i tormenti procuratigli dalla grave malattia tubercolotica e dai disagi morali per le accuse che le facevano di simulazione e di isterismo. La malattia la stroncò all'età di trentatré anni (immagine esatta di essere stata la copia conforme di Gesù). Morì a Cracovia il 5/10/1938, alle ore 22.45. Il 18 aprile 1993 il Santo Padre Giovanni Paolo I I la dichiarò beata.
La fama della santità
della sua vita crebbe insieme alla diffusione del culto alla Divina
Misericordia sulla scia delle grazie ottenute tramite la sua
intercessione. Negli anni 1965-67 si svolse a Cracovia il processo
informativo relativo alla sua vita e alle sue virtù e nel 1968
iniziò a Roma il processo di beatificazione che si concluse nel
dicembre del 1992. Fu beatificata da Giovanni Paolo II in piazza San
Pietro a Roma, il 18 aprile 1993 e proclamata Santa il 20 aprile 2000.
Le reliquie di Suor
Faustina si trovano nel santuario della Divina Misericordia a
Cracovia.
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