"Un giorno, durante la santa Messa, il Signore mi fece conoscere più a fondo la sua Santità e Maestà e nello stesso tempo conobbi la mia miseria. Fui lieta per tale conoscenza e la mia anima s’immerse completamente nella Sua Misericordia; mi sentii immensamente felice. Il giorno dopo udii queste precise parole: “Vedi, Iddio è così santo e tu sei peccatrice. Non accostarti a Lui e confessati ogni giorno”. Ed in realtà, qualunque cosa pensassi, mi sembrava peccato. Tuttavia non tralasciai la santa Comunione e decisi di andare a confessarmi a suo tempo, non avendo un impedimento evidente. Ma quando si avvicinava il giorno della confessione preparai tutto un carico di quei peccati per accusarmene. Quando però mi accostai alla grata, Iddio mi permise di accusarmi solo di due imperfezioni, benché mi fossi sforzata di confessarmi come mi ero preparata. Quando mi allontanai dal confessionale il Signore mi disse: «Figlia Mia, tutti quei peccati di cui volevi confessarti, non sono peccati ai miei occhi, perciò ti ho impedito di manifestarli». Capii che satana, volendo turbare la mia pace, mi suggeriva pensieri esagerati. O Salvatore, quanto è grande la Tua bontà. Un giorno mentre mi preparavo alla santa Comunione e mi accorsi che non avevo nulla da poterGli offrire, caddi ai Suoi piedi invocando tutta la Sua Misericordia per la mia povera anima. La Tua grazia, che discende su di me dal Tuo Cuore misericordioso, mi fortifichi per la lotta e le sofferenze, in modo che Ti rimanga fedele. E benché io sia tutta miseria, non ho paura di Te, poiché conosco bene la Tua Misericordia. Nulla potrà allontanarmi da Te, o Dio, poiché tutto è più piccolo delle conoscenze che ho di Te, lo vedo
chiaramente". Dal "Diario" di S.Faustina Kowalska, ed.LEV, pag.589 |