DAL
DIARIO DI SUOR FAUSTINA KOWALSKA
DELL'ISTITUTO
DELLA BEATA VERGINE MARIA DELLA MISERICORDIA
Beatificata
il 7 marzo 1992
Santificata
il 20 aprile 2000
"Oggi, sotto la guida di
un angelo, sono stata negli abissi dell'Inferno.
É un luogo di
grandi tormenti per tutta la sua estensione spaventosamente grande.
Queste le varie pene che ho viste: la prima pena, quella che
costituisce l'inferno, è la perdita di Dio; la seconda, i continui
rimorsi della coscienza; la terza, la consapevolezza che quella
sorte non cambierà mai; la quarta pena è il fuoco che penetra
l'anima, ma non l'annienta; è una pena terribile: è un fuoco
puramente spirituale, acceso dall'ira di Dio; la quinta pena è
l'oscurità continua, un orribile soffocante fetore, e benché sia
buio i demoni e le anime dannate si vedono fra di loro e vedono
tutto il male degli altri ed il proprio; la sesta pena è la
compagnia continua di satana; la settima pena è la tremenda
disperazione, l'odio di Dio, le imprecazioni, le maledizioni, le
bestemmie. Queste sono pene che tutti i dannati soffrono insieme, ma
questa non è la fine dei tormenti. Ci sono tormenti particolari per
le varie anime che sono i tormenti dei sensi. Ogni anima con quello
che ha peccato viene tormentata in maniera tremenda ed
indescrivibile.
Ci sono delle orribili caverne,
voragini di tormenti, dove ogni supplizio si differenzia dall'altro.
Sarei morta alla vista di quelle orribili torture, se non mi avesse
sostenuta l'onnipotenza di Dio. Il peccatore sappia che col senso
col quale pecca verrà torturato per tutta l'eternità.
Scrivo questo per ordine di Dio, affinché nessun'anima si
giustifichi dicendo che l'inferno non c'è, oppure che nessuno c'è
mai stato e nessuno sa come sia. Io, Suor Faustina, per ordine di
Dio sono stata negli abissi dell'inferno, allo scopo di raccontarlo
alle anime e testimoniare che l'inferno c'è. Ora non posso
parlare di questo. Ho l'ordine da Dio di lasciarlo per iscritto. I
demoni hanno dimostrato un grande odio contro di me, ma per ordine
di Dio hanno dovuto ubbidirmi. Quello che ho scritto è una debole
ombra delle cose che ho visto. Una cosa ho notato e cioè che la
maggior parte delle anime che ci
sono, sono anime che non credevano che ci fosse l'inferno.
Quando ritornai in me, non riuscivo a riprendermi per lo spavento,
al pensiero che delle anime là soffrono così tremendamente, per
questo prego con maggior fervore per la conversione dei peccatori,
ed invoco incessantemente la misericordia di Dio per loro."
Dal "Diario"
di Santa Faustina Kowaslka, Libreria Editrice vaticana, pag.276
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