IL PRODIGIO DEL SOLE COME A FATIMA

Un nuovo santuario mariano è stato consacrato in Rwanda, nazione del Centro Africa, e precisamente a Kibeho, sul luogo dove, tra il novembre 1981 e il dicembre 1983 si è verificata una lunga serie di apparizioni della Madonna.

La notizia è passata quasi inosservata, in Italia e in Europa in generale. I media non se ne sono interessati, poco anche quelli cattolici. Eppure, a voler leggere il fatto in una prospettiva profetica, si ha l’impressione che si sia trattato di un evento religioso di enorme importanza.

Così, infatti, sostiene Padre Gianni Sgreva, passionista, che conosce a fondo i fatti di Kibeho per aver scritto un libro fondamentale sull’argomento: “Le apparizioni della Madonna in Africa: Kibeho” pubblicato dalle Edizioni “Shalom”.

<<Sono le prime apparizioni mariane che si verificano in terra africana>>, dice Padre Gianni. <<Si sono verificate in un momento particolarmente critico per il continente nero, ma anche pieno di profondi significati cristiani. Il Papa, la Chiesa, guardano all’Africa con grande speranza>>.

Padre Gianni Sgreva, 53 anni, laureato in teologia e scienze patristiche, è un esperto di tematiche mariane. Ha fondato lui stesso una congregazione religiosa mariana, “Comunità Mariana Oasi della Pace”, che ha già tredici sedi in giro per il mondo. 

<<In genere>>, continua Padre Gianni Sgreva <<questi fatti prodigiosi hanno sempre un significato “concreto”. Sono un aiuto soprannaturale che arriva per dare indicazioni, segni, utili a capire e a decifrare eventi. La Madonna è vera madre degli uomini. Nel corso della storia si è sempre data da fare per evitare sofferenze, stragi, deviazioni, errori, ai suoi figli. Questo è il senso dei suoi interventi soprannaturali nel mondo. Nel 1981, il Rwanda era una piccola nazione poverissima, ma discretamente tranquilla. Nessuno avrebbe potuto immaginare da quali drammatiche vicende sarebbe stata travolta dopo poco tempo. Lo sapeva però la Vergine Maria ed è accorsa per cercare di impedire o almeno di arginare quella fiumana di sangue

<<E va anche detto subito che le apparizioni della Madonna a Kibeho non sono “presunte apparizioni”. Sono apparizioni “vere”, riconosciute tali dalla Chiesa al termine di una lunga inchiesta e un rigoroso processo. Il vescovo del luogo, monsignor Augustin Misago, esaminati i documenti dell’inchiesta e gli atti del processo, in data 29 giugno 2001 ha emanato un documento ufficiale dichiarando che le apparizioni della Madonna a Kibeho erano da ritenersi “vere” e “autentiche”>>.

<<Padre Gianni, può riassumerci brevemente come sono iniziate quelle apparizioni?>>.

<<Tutto cominciò il 28 novembre 1981, in un collegio di studentesse, tenuto da Suore di una Congregazione religiosa ruandese. Erano le 12,35. Le ragazze del collegio erano nel refettorio. Alphonsine, 16 anni, stava servendo le compagne a tavola quando sentì una voce che la chiamava: “Figlia mia, vieni qui”. La voce proveniva dal corridoio, accanto al refettorio. Alphonsine si diresse da quella parte e vide una giovane donna di bellezza incomparabile: “Chi sei?”, chiese stupefatta, e la donna rispose: “Ndi Nyina Wa Jambo”, cioè “Io sono la Madre del Verbo”. Disse ancora: “Vengo a rassicurarti perché ho ascoltato le tue preghiere. Vorrei che le tue compagne avessero più fede, perché non credono abbastanza”. 

<<Il collegio ospitava 120 ragazze interne, suddivise in tre classi che le preparavano a diventare segretarie d’azienda o insegnanti elementari. Era diretto da tre suore che fungevano anche da insegnanti. Gli altri insegnanti erano laici: una donna e cinque uomini. Non era dotato di una cappella. Non c’era quindi un clima religioso particolarmente sentito>>.

<<Come reagirono le ragazze del collegio e le suore?

<<Pensarono che Alphonsine fosse isterica o che fosse vittima di allucinazioni. Alphonsine divenne lo zimbello delle compagne. Nessuno prendeva sul serio ciò che raccontava e lei soffriva di questa situazione. Pregò la Madonna di apparire anche ad altre ragazze in modo che potessero credere, e la Madonna la accontentò. La sera del 12 gennaio 1982 la Madonna apparve anche a Nathalie Mukamazimpaka, che aveva allora 17 anni. Ma non servì per far cadere lo scetticismo. Alphonsine continuò a chiedere alla Madonna di apparire ancora ad altre ragazze, e ancora la Madonna la accontentò. Il 2 marzo 1982, la Vergine apparve a Marie-Claire Mukangango, 21 anni. Questo fatto fu determinante. Marie-Claire era la scettica più accanita e, data la sua età, condizionava il comportamento di tutte le altre collegiali. Quando anche lei raccontò di aver visto la Madonna, tutte si arresero. E da quel momento nel Collegio si cominciò a prestare seria attenzione a quei fenomeni>>.

<<La Madonna di che colore aveva la pelle?

<<Questo è un particolare importante. Non era di pelle nera e neppure di pelle bianca. Le veggenti sono concordi nel dire che era una donna giovane e bellissima, con la pelle vellutata, ma di colore indecifrabile, aveva cioè caratteristiche fisiche non attribuibili a una specifica etnia, quasi che la Madonna avesse voluto assumere le sembianze generali di una persona e non di una persona appartenente a un popolo, a una razza>>.

<<Tutte le apparizioni soprannaturali che si verificano, hanno in genere lo scopo di lasciare dei messaggi ai credenti: qual è il messaggio delle apparizioni di Kibeho?

<<I messaggi lasciati dalla Madonna alle veggenti di Kibeho non riguardano solo la popolazione ruandese. Lo ha esplicitamente detto la Vergine stessa a Marie-Claire: “Quando io mi faccio vedere e parlo a qualcuno, intendo rivolgermi al mondo intero”. Quindi, il messaggio di Kibeho è un messaggio per il mondo. Ed è un messaggio urgente e accorato. Un messaggio preoccupato. La Madonna a Kibeho parla di “un mondo senza Dio”, che non ha pace perché “ignora i valori dello spirito”. Non li combatte, li “ignora”. La Vergine dice di essere venuta a consolare i suoi figli, invitandoli all’unità e alla pace, attraverso la conversione, la preghiera, la penitenza e la partecipazione alla Passione di Cristo. Si presenta come la “Vergine della sofferenza”, l’Addolorata”>>. 

<<Durante alcune apparizioni, però, la Vergine fece vedere ai veggenti episodi di stragi che poi riguardarono specificatamente il Rwanda>>.

<<E’ vero. Durante l’apparizione del 15 agosto del 1982, i veggenti ebbero una chiara visione di ciò che sarebbe accaduto alcuni anni più tardi nel loro Paese. Quel giorno la “Signora” apparve molto triste. Alphonsine disse di averla vista in lacrime. E anche il comportamento dei veggenti fu diverso dal solito: piansero, tremarono, battevano i denti dalla paura. L’apparizione fu eccezionalmente lunga, durò, complessivamente, otto ore. Le ragazze raccontarono, poi, di aver visto “un fiume di sangue, persone che si uccidevano a vicenda, cadaveri abbandonati senza che nessuno si curasse di seppellirli, un abisso spalancato, un mostro spaventoso, teste mozzate”. 

<<Quello che accadde in seguito in Rwanda non ha fatto che confermare quella visione tremenda. Quando scoppiò, in quel Paese, la guerra civile tra diverse etnie, i Tutsi e gli Hutu, ci furono massacri spaventosi. Il 7 aprile 1994 circa ventimila Tutsi e Hutu moderati si rifugiarono proprio nel luogo dove erano avvenute le apparizioni e dove era sorta una cappella per ricordarle, e lì furono massacrati. L’anno successivo andarono al potere i Tutsi e cominciarono le vendette. A Kibeho si erano rifugiati gli Hutu a decine di migliaia. Era stato costituito un enorme campo profughi con 250 mila persone. Il 18 aprile 1995 quel campo fu preso d’assedio dall’esercito patriottico ruandese dominato dai Tutsi che spararono in continuazione per alcuni giorni addosso ai profughi. Non si è mai saputo quante persone furono uccise. In quell’occasione le strade del paese erano cosparse di sangue, come nella visione che i ragazzi avevano avuto quattordici anni prima>>.

<<Lei era presente alla recente consacrazione del nuovo Santuario sorto sul luogo delle apparizioni>>.

<<Si, per quell’occasione accompagnai il cardinale Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, inviato dal Papa a eseguire la consacrazione del Santuario. Fu una cerimonia bellissima. Erano presenti tutti i vescovi ruandesi, il Nunzio apostolico, duecento sacerdoti e molti molti pellegrini. Qualcuno ha detto che c’erano circa centomila persone. Ed ho assistito anche a un fatto straordinario, una specie di prodigio>>.

<<Ce lo può raccontare?>>

<<Erano le 10 del mattino. Avevamo appena iniziata la processione per raggiungere il nuovo Santuario da consacrare. Faceva già molto caldo. Improvvisamente, qualcuno ha cominciato a gridare dicendo di guardare il sole. In un attimo, tutti avevano gli occhi puntati verso il cielo e la processione si è fermata. Davanti al nostro sguardo si presentava uno spettacolo stupefacente. Il sole, fortissimo in Rwanda a quell’ora del mattino, si lasciava guardare senza provocare alcun fastidio agli occhi. E vicino al sole, si vedeva un altro astro, più piccolo, con le dimensioni della luna, lucentissimo, che danzava, girando intorno al sole, tra uno sfavillio di mille colori. Era una scena fantastica, di una bellezza indescrivibile. Il fenomeno è stato visto da tutti, è stato anche fotografato e filmato, ed è durato esattamente otto minuti. Un tempo più che sufficiente non solo per escludere ogni tipo di suggestione, ma per poter raccogliere dettagli e particolari essenziali a una valutazione ponderata. Si è trattato certamente di un “segno” del cielo, come era accaduto a Fatima il 13 ottobre 1917. La Madonna ha voluto farci sapere che era vicina a noi in quel giorno di festa>>

Renzo Allegri

Fonte: giornalino Medjugorje-Torino del gennaio 2004 ( www.medjugorje.it )

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