Francesco Forgione, conosciuto in tutto il mondo come Padre Pio da Pietrelcina, nacque il 25 maggio 1887 in un piccolo paese del Sannio in provincia di Benevento.

Molto si è detto di lui nel corso degli anni. C'è chi lo ha sempre deriso, umiliato, calunniato e c'è chi invece ha creduto ciecamente in lui e nelle sue parole. La Chiesa stessa gli è stata di ostacolo per molti anni sino a segregarlo impedendogli qualsiasi minimo movimento, come se si trattasse del più pericoloso degli assassini, nel convento di San Giovanni Rotondo nel Gargano dove egli trascorse gran parte della sua vita . Alcuni dei suoi stessi confratelli tramavano alle sue spalle per bloccarne le  opere. A tutto questo dobbiamo aggiungere le vessazioni diaboliche di cui è stato vittima sin dalla più tenera età. In determinati periodi veniva picchiato quasi tutte le notti e costretto a subire oppressioni di ogni tipo senza poter chiedere aiuto a nessuno. Rumori ed urla provenivano continuamente dalla sua cella e ci fu anche chi riuscì ad affermare che "quella storia doveva finire in un modo o nell'altro".

Come se a Padre Pio essere torturato fisicamente e psicologicamente facesse piacere...fortunatamente per lui finite le vessazioni diaboliche era confortato dalle visioni celestiali dove il suo angelo custode, la Madonna e Gesù gli lenivano il dolore e lo aiutavano nei momenti di maggior scoraggiamento.

Padre Pio, denominato a ragione " l'Uomo della speranza " dallo scrittore Renzo Allegri nel suo best-seller di maggior successo, è stato un esempio vivente di tutte le Virtù.

Egli era Umile al punto da considerarsi indegno delle stimmate, perché quei segni divini lo "confondevano" e lo ponevano al centro dell'attenzione delle genti. Padre Pio non aveva nessuna intenzione di richiamare l'attenzione che si creò attorno alla sua figura, il suo unico pensiero era di salvare più anime possibili. Ma quelle stimmate lo ponevano in una condizione molto delicata sia di fronte alla Chiesa che di fronte al popolo in cerca di forti sensazioni mistiche. Fu la preoccupazione della sua vita. Difatti la prima volta che le ebbe, quando era ancora molto giovane, chiese a Dio di lasciargli il dolore ma di fargli sparire le tracce di quei segni perché troppo grande era il suo smarrimento e la sua vergogna nei confronti dei suoi fratelli. Dio lo accontentò. Quella volta.

Ma i progetti di Dio erano comunque ben altri perché per 50 anni e due giorni Padre Pio ebbe sul suo corpo i segni della passione di Gesù e per tutti quegli anni soffrì le pene che Gesù soffrì sulla croce sanguinando continuamente dalle mani, dai piedi e dal costato. Questi segni, più volte studiati da luminari dell'epoca mandati dalla Santa Sede per chiarire quello che succedeva a San Giovanni Rotondo, sparirono completamente alla sua morte  il 23 settembre 1968. Quel giorno l'umanità intera ha perso un Santo. Ha perso un uomo che aveva dedicato l'intera sua esistenza ad aiutare il prossimo riuscendo, pochi anni prima della sua morte, a portare a compimento la sua opera terrena più ambita : la costruzione di un ospedale all'avanguardia in un luogo dove non esistevano neanche le strade asfaltate: la "Casa Sollievo della Sofferenza".