Una
volta di notte venne a trovarmi una delle nostre suore, che era morta
due mesi prima. Era una suora del primo coro. La vidi in uno stato
spaventoso: tutta avvolta dalle fiamme, con la faccia dolorosamente
stravolta. L'apparizione durò un breve momento e scomparve. I brividi
trapassarono la mia anima, ma pur non sapendo dove soffrisse, se in
purgatorio o all'inferno, raddoppiai in ogni caso le mie preghiere per
lei. La notte seguente venne di nuovo ed era in uno stato ancora più
spaventoso, tra fiamme più fitte, sul suo volto era evidente la
disperazione.
Rimasi molto sorpresa di vederla in condizioni più orribili, dopo le preghiere che avevo offerto per lei e le chiesi:"Non ti hanno giovato per nulla le mie preghiere?". Mi rispose che le mie preghiere non le erano servite a nulla e che niente poteva aiutarla. Domandai:"E le preghiere fatte per te da tutta la Congregazione, anche quelle non ti hanno giovato niente?". Mi rispose:"Niente. Quelle preghiere sono andate a profitto di altre anime". E io le dissi:"Se le mie preghiere non le giovano per niente, la prego di non venire da me". E scomparve immediatamente. Io però non cessai di pregare. Dopo un certo tempo venne di nuovo da me di notte, ma in uno stato diverso. Non era tra le fiamme come prima ed il suo volto era raggiante, gli occhi brillavano di gioia e mi disse che avevo il vero amore per il prossimo, che molte altre anime avevano avuto giovamento dalle mie preghiere e mi esortò a non cessare di pregare per le anime sofferenti nel purgatorio e mi disse che essa non sarebbe rimasta a lungo in purgatorio. I giudizi di Dio sono veramente misteriosi! Dal "Diario di Santa Faustina Kowalska", quaderno I°, pag.32 Libreria Editrice Vaticana |