COME
AIUTARE LE ANIME DEL PURGATORIO L’offerta della Messa “Tutte
le opere buone unite assieme, non valgono il sacrificio della Santa
Messa, perché quelle sono le opere dell’uomo, mentre la Santa Messa
è opera di Dio.” Santo Curato D’Ars “Con l’orazione domandiamo a Dio le grazie; nella Santa Messa lo costringiamo a darcele.” San Filippo Neri Sant’Atanasio
ha scritto: “le Anime purganti sentono il profumo delle nostre
preghiere e l’odore del sacrificio incruento offerto per esse, ne sono
consolate e volano al più presto in Cielo.” Per
queste ragioni è molto fruttuoso offrire il Sacrificio eucaristico per
le Anime del Purgatorio. La Messa
impetra ogni sorta di grazie. L’intenzione di offrire la Messa in
suffragio delle Anime del Purgatorio, può essere espressa con queste
parole da recitarsi prima dell’inizio della celebrazione: “Eterno
Padre, io ti offro il Sangue Preziosissimo
del tuo Figlio Unigenito, i suoi
meriti infiniti, per tutte le povere Anime del Purgatorio. Scenda su di
esse quel prezioso sangue, quale lavacro purificatorio e le renda degne
della tua visione beatifica. Per questa intenzione intendo partecipare
alla Santa Messa. Mi unisco al sacerdote celebrante e, ti supplico, abbi
pietà di quelle Anime Sante.” Si
può anche segnalare il nome di un defunto particolare. Le
Messe Esequiali
La
preghiera di suffragio per eccellenza è la Santa Messa fatta celebrare
per un defunto, specialmente il giorno della sua morte, il terzo giorno
dalla morte, il settimo e il trigesimo. Le
Opere di Carità
Compiere
un atto di carità in suffragio di un defunto è una delle azioni più
potenti per liberare le Anime purganti. Occorre compiere l’azione con
la precisa intenzione di suffragare l’anima oppure offrire
all’inizio della giornata le proprie azioni a Dio per le Anime. Le
Indulgenze Le
indulgenze sono un inestimabile tesoro della Chiesa e un dono
preziosissimo per noi e per le Anime del Purgatorio. Molti cristiani non
sanno cosa sia una indulgenza e credono sia qualcosa che riguarda il
denaro, o gli scandali avvenuti secoli fa. Niente
di più sbagliato! Vediamo di spiegare in breve che cosa è una Indulgenza: come tutti sappiamo, con il sacramento della Confessione ci viene tolta la colpa dei peccati che abbiamo commesso. Tuttavia il peccato ha come conseguenze non solo la colpa, ma anche la pena, ossia un privarsi in modo più o meno grave della comunione con Dio. La pena ha bisogno di purificazione, sia in vita che in Purgatorio. (Ricordiamo però che la pena non è una vendetta di Dio ma una conseguenza naturale del peccato). Chi dunque si è confessato è senza colpa davanti a Dio, ma in lui non è cancellata la pena che è stata causata dai suoi peccati. Per quella pena dovrebbe purificarsi, dovrebbe vivere in penitenza, oppure dovrebbe, dopo la sua morte, restare in Purgatorio prima di entrare in Paradiso. Ecco che la Chiesa ci fa il dono dell’Indulgenza. Dandoci un’Indulgenza, la Chiesa ci autorizza ad attingere direttamente ai meriti infiniti di Cristo, della Vergine Maria e dei Santi e applicare quei meriti a noi stessi o ad un’anima che soffre nel Purgatorio. Pensate, possiamo togliere le pene accumulate per i nostri peccati, facendo nostri i meriti di Cristo! La
persona che si è confessata e riceve subito dopo una Indulgenza
plenaria è come un essere innocente, appena uscito dalle acque
battesimali. Se morisse in quel momento andrebbe immediatamente in
Cielo, perché ha già scontato tutte le sue pene con i meriti dei
Santi. È come ricominciare da capo, senza il peso dei nostri peccati.
È difficile da credere ma è proprio così! Se l’Indulgenza che abbiamo ottenuto la vogliamo donare ad un defunto che si trova in Purgatorio, questi potrebbe anche in un solo istante entrare nel Cielo. Le Anime dei defunti attendono la nostra preghiera e le indulgenze che possiamo ottenere per loro. Esse non possono fare nulla per se stesse, invece noi possiamo tutto per loro. È come se avessero una sete terribile e noi fossimo circondati d’acqua ma non volessimo dar loro neanche una goccia. Ricordate anche che chi aiuta le Anime avrà più aiuto lui stesso se un giorno sarà in Purgatorio. Molti Santi hanno detto che se potessimo vedere come sono feroci le pene delle Anime del Purgatorio non smetteremmo mai di pregare per loro! Con l’indulgenza possiamo abbreviare o estinguere del tutto la loro sofferenza. L’Indulgenza
è dunque, un vero, immenso tesoro, un dono straordinario che ci ha
fatto il Cielo. Ma
come si fa a lucrare un’indulgenza? Si richiedono semplici azioni e
sentimenti di fede che già ci sono propri, ai quali, magari non
sappiamo che sono legati i tesori delle indulgenze. Innanzitutto
per lucrare le indulgenze il fedele deve essere battezzato, non
scomunicato, in stato di grazia. Le Indulgenze sono di due tipi: - Plenaria (se la remissione della pena è completa) - Parziale (se la remissione della pena è solo parziale) INDULGENZE
PLENARIE Per
ottenere l’Indulgenza plenaria il fedele deve: -confessarsi
sacramentalmente - ricevere l’Eucarestia -
pregare per le intenzioni del Papa -
eseguire l’opera -
avere piena disposizione dell’anima che escluda ogni affetto al
peccato (á
attenzione! Questa è la cosa più difficile, se non vi si riesce
non si acquista un’Indulgenza plenaria, l’indulgenza diventa
parziale! Preghiamo Dio che ci liberi dall’attaccamento ai nostri
peccati.) Indulgenze
Plenarie lucrabili ogni giorno
1)
La recita del Rosario mariano, fatta in chiesa o in oratorio,
oppure in famiglia, in una Comunità religiosa, in una associazione di
fedeli e quando più fedeli si riuniscono per un fine onesto. Oppure la
recita del Rosario in unione col Sommo Pontefice, attraverso televisione
o radio. Non è necessario recitare tutte le quindici decine, basta la
terza parte del Rosario. 2)
La lettura o ascolto della Sacra Scrittura, per almeno
mezz’ora. 3)
La visita al Santissimo Sacramento rimanendovi in adorazione per
almeno mezz’ora. 4)
La recita dell’Inno Akathistos o l’Ufficio Paraclisis in
chiesa o in oratorio, oppure in famiglia, in una Comunità religiosa o
un’associazione di fedeli o in generale quando più fedeli si
riuniscono per fine onesto. 5)
Il pio esercizio della Via Crucis compiuto davanti alle stazioni
legittimamente erette, meditando la Passione e Morte del Signore. Di
norma si hanno 14 letture a cui si aggiungono alcune preghiere vocali.
Se possibile si deve spostarsi da una staziona all’altra.
L’indulgenza plenaria è lucrabile anche se si compie la Via Crucis in
unione al Sommo Pontefice, attraverso televisione o radio. 6)
Visita in forma di pellegrinaggio alle Basiliche patriarcali di
Roma, esprimendo nel cuore il proposito di filiale sottomissione al
Romano Pontefice e recitando il Credo e il Padre Nostro. Inoltre si possono ottenere Indulgenze Plenarie con preghiere legate a particolari Ordini religiosi, come ad esempio 7)
La recita della Corona Francescana 8)
La recita del Rosario Brigidino. Indulgenze
Plenarie lucrabili solo in determinati giorni 1)
Il 1° Gennaio, partecipando in chiesa o in oratorio, al canto o
alla recita solenne dell’Inno Veni Creator per implorare l’aiuto
divino per tutto il resto dell’anno. 2)
Durante la settimana per l’Unità dei Cristiani, partecipando a
qualche funzione durante la settimana di preghiera, e intervenendo alla
conclusione di tale settimana. 3)
Tutti i venerdì di Quaresima, recitando piamente, dopo la
Comunione, la preghiera Eccomi, o mio amato e buon Gesù ,
davanti all’immagine di Gesù Crocifisso. 4)
Nel Giovedì Santo, durante la solenne deposizione del SS:
Sacramento dopo la Messa nella Cena del Signore, recita devotamente le
strofe del Tantum ergo. 5)
Nel Venerdì Santo nella solenne azione liturgica partecipa
devotamente all’Adorazione della Croce. 6)
Nella Celebrazione della Veglia Pasquale rinnovando le Promesse
Battesimali in una forma legittimamente approvata. 7)
Nella domenica della Misericordia (prima domenica dopo la Pasqua)
recitando in qualunque chiesa alla presenza del SS. Sacramento il Padre
Nostro e il Credo con l’aggiunta di un’invocazione a Gesù
Misericordioso. 8)
Nella Solennità di Pentecoste partecipando al canto o alla
recita del Veni Creator. 9)
Nella Solennità del Corpo e Sangue di Cristo, partecipando
devotamente alla processione eucaristica. 10)
Nella Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, recitando
pubblicamente l’atto di riparazione: “Gesù dolcissimo…” 11)
Nella Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, usando
devotamente un oggetto di pietà (crocifisso, croce, corona, scapolare o
medaglia) benedetto dal Sommo Pontefice o da un Vescovo, aggiungendo la
professione di fede. 12)
Il 2 Agosto, indulgenza del Perdono D’Assisi. 13) I giorni dal 1° fino all’8 Novembre, solo per le Anime del Purgatorio, visitando un cimitero e pregando per i defunti. Il
2 Novembre, visitando una chiesa o un oratorio e recitando il Padre
Nostro e il Credo. 14)
Nella Solennità di Cristo Re, recitando pubblicamente l’atto
di consacrazione del genere umano a Gesù Cristo Re dell’Universo. 15) Il 31 Dicembre, partecipando al canto o alla recita solenne del Te Deum, in chiesa o in oratorio, per ringraziare Dio dei benefici ricevuti. Indulgenze
plenarie concesse in circostanze particolari 1)
Una volta all’anno, in un giorno scelto dal fedele, visitando un
Santuario e recitando il Padre Nostro e il Credo. 2)
Nel giorno anniversario del proprio Battesimo, rinnovando, con
una formula legittimamente approvata, le Promesse Battesimali. 3) Visitando una Basilica Minore -
nella Solennità dei SS. Apostoli Pietro e Paolo - nella Solennità del
Titolare della Basilica minore e recitando piamente il Padre Nostro e il
Credo. 4) Visitando una chiesa cattedrale, un santuario, una chiesa Parrocchiale, o un altare - nella solennità del titolare - nel giorno della loro dedicazione e recitando piamente il Padre Nostro e il Credo. 5)
In punto di morte, tramite la benedizione apostolica impartita dal
Sacerdote, o, in sua assenza, dalla Santa Madre Chiesa. Per lucrare
l’indulgenza si raccomanda l’uso del Crocifisso o della Croce. 6)
Ricevendo la Benedizione impartita dal Sommo Pontefice Urbi et Orbi,
o dal Vescovo ai fedeli affidati alla sua cura pastorale, anche tramite
la radio o la televisione se per un ragionevole motivo non si è
presenti ai riti sacri. 7) Partecipando alla prima Messa di un Sacerdote, o alla celebrazione del 25°, 50°, 60° e 70° anniversario dell’Ordinazione sacerdotale. Partecipando
alla celebrazione del 25°, 40° e 50° anniversario dell’Ordinazione
Episcopale di un Vescovo. 8)
Partecipando devotamente al solenne rito che si celebra a conclusione
dei congressi eucaristici. 9)
Dedicandosi agli Esercizi Spirituali almeno per tre giorni
interi. 10)
In un giorno dedicato universalmente
al conseguimento di qualche fine religioso (per esempio la
giornata per le vocazioni sacerdotali e religiose, la giornata per la
pastorale sanitaria,ecc.), partecipando devotamente a tali celebrazioni. 11)
Il giorno in cui, per la prima volta, i membri di una famiglia,
possibilmente alla presenza di un Sacerdote o di un Diacono, compiono la
consacrazione della famiglia stessa al Sacratissimo Cuore di Gesù o
alla Santa Famiglia, leggendo la preghiera legittimamente approvata
davanti all’ immagine del Sacro Cuore o della Santa Famiglia. 12)
Nel giorno dedicato al Fondatore di un Istituto di vita
consacrata o di una Società di vita apostolica, visitando un oratorio o
una chiesa di questo istituto, recitando piamente il Padre Nostro e il
Credo. 13)
Il giorno della 1° Comunione o assistendo devotamente alla 1°
Comunione di altri. 14)
Durante una Sacra Missione, assistendo almeno ad alcune prediche
di essa, e partecipando poi alla loro solenne conclusione. 15)
Durante un Sinodo Diocesano, visitando piamente la chiesa
destinata alle sedute e recitandovi il Padre Nostro e il Credo. 16) In occasione di una visita pastorale, assistendo ad una funzione presieduta dal Visitatore. INDULGENZE
PARZIALI Le
indulgenze parziali sono moltissime. Ne riportiamo qui un elenco
abbastanza esteso. Per lucrare le indulgenze parziali il fedele deve: -
eseguire l’opera - avere almeno la contrizione del cuore. Indulgenze
parziali generali
La
Chiesa concede l’indulgenza parziale al fedele che: 1)
nel compiere i suoi doveri e nel sopportare le avversità della vita,
innalza con umile fiducia l’animo a Dio, aggiungendo, anche solo
mentalmente una pia invocazione 2)
con spirito di fede e con animo misericordioso, pone se stesso o i suoi
beni a servizio dei fratelli che si trovino in necessità 3)
in spirito di penitenza, si priva spontaneamente e con suo
sacrificio di qualche cosa lecita 4) in particolari circostanze della vita quotidiana, rende spontaneamente aperta testimonianza di fede davanti agli altri. Inoltre
si possono lucrare le seguenti indulgenze parziali 1)
Facendo devotamente il Segno della Croce, dicendo le parole Nel
Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen 2)
Recitando piamente il Simbolo degli Apostoli o il Simbolo
Niceno-costantinopoliano. 3)
Rinnovando le promesse battesimali con qualsiasi formula. 4)
Recitando con una formula approvata gli Atti di Fede, di Speranza e
di Carità. 5)
Invocando il proprio Angelo Custode con una preghiera
legittimamente approvata, come Angelo di Dio. 6)
Invocando S. Giuseppe con una preghiera legittimamente approvata
dalla Chiesa come ad esempio: A te o Beato Giuseppe. 7)
Leggendo devotamente le Sacre Scritture per un tempo inferiore alla
mezz’ora (perché sopra i 30’ l’Indulgenza è Plenaria). 8)
Recitando il Santo Rosario (ove non siano soddisfatte le
condizioni per lucrare l’indulgenza Plenaria). 9)
Recitando devotamente Litanie approvate (per esempio della
Vergine Maria, del SS. Nome di Gesù, del Preziosissimo Sangue, di San
Giuseppe, dei Santi, ecc.) 10)
Recitando piamente il cantico del Magnificat. 11)
Facendo l’atto di Comunione Spirituale con qualche formula
legittimamente approvata. 12)
Visitando il SS. Sacramento rivolgendo
a Gesù Eucarestia una preghiera legittimamente approvata (ad esempio
l’inno Adoro Te devote, o la preghiera O Sacrum
Convivium, o le strofe del Tantum Ergo.) 13)
Facendo il ringraziamento dopo la Comunione, per esempio con la
preghiera Anima Di Cristo o con la preghiera Eccomi o mio
amato e buon Gesù. 14)
Dedicandosi devotamente all’orazione mentale per la personale
edificazione. 15) Facendo, specialmente in preparazione della confessione sacramentale, l’esame della propria coscienza, con il proposito di emendarsi. Recitando
piamente, mediante qualsiasi formula legittima, l’atto di contrizione
(ad esempio Confesso, De Profundis, Miserere). 16) Recitando: all’inizio e al termine del giorno, iniziando e compiendo il proprio lavoro, prima
e dopo i pasti,
una preghiera di supplica legittimamente approvata, come l’Actiones
Nostras, Ispira le nostre
azioni, Veni Creator,Vieni Santo Spirito,Visita o Padre,Ti rendiamo
grazie, Benedici Padre noi e questi tuoi doni, Signore Dio nostro,
Signore, ascolta, Te Deum. 17)
Recitando devotamente un piccolo Ufficio legittimamente approvato
(per esempio della Beata Vergine Maria, della Passione di N.S. Gesù
Cristo, di San Giuseppe, ecc.) 18)
Recitando al mattino, o a mezzogiorno o alla sera, la preghiera dell’Angelus
Domini con i versetti e l’orazione propri, oppure l’antifona Regina
Caeli nel tempo di Pasqua, con l’orazione usuale. 19)
Rivolgendo devotamente alla Beata Vergine Maria una preghiera
approvata (ad esempio: - Sotto la tua protezione -
Salve Regina - Ricordati, o piissima - Maria Madre di grazia - Santa
Maria soccorri i miseri -
Sotto la tua protezione…) 20)
Usando oggetti di pietà (Crocifisso, Croce, Corona o Medaglia)
benedetti da un sacerdote o da un diacono. 21)
Recitando, nel giorno memoriale di un santo riportato sul calendario,
la relativa orazione del Messale, o un’altra legittimamente
approvata. 22) Recitando l’atto di riparazione: “Gesù dolcissimo…” non nella Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù. 23)
Impartendo o ricevendo l’insegnamento della Dottrina Cristiana. 24)
Assistendo con pia attenzione ad una delle forme di predicazione
della Parola di Dio. 25)
Pregando con gratitudine per i propri benefattori la preghiera Degnati
di ricompensare, o altre approvate. 26)
Recitando devotamente la preghiera Santi Apostoli Pietro e Paolo. 27)
Nella Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, usando
devotamente un oggetto di pietà (crocifisso, croce, corona, scapolare o
medaglia) benedetto da un sacerdote o da un diacono. 28)
Recitando, con spirito di devozione filiale per il Sommo Pontefice
una preghiera approvata ( ad esempio Preghiamo per il nostro Santo
Padre). 29)
Visitando devotamente una Catacomba cristiana. 32)
In un giorno dedicato universalmente
al conseguimento di qualche fine religioso (per esempio la
giornata per le vocazioni sacerdotali e religiose, la giornata per la
pastorale sanitaria,ecc.), pregando devotamente per le suddette
intenzioni. 33)
Partecipando devotamente ad una Novena fatta pubblicamente, in
preparazione ad una
Solennità (tipo la Novena di Pentecoste, di Natale o
dell’Immacolata). 35)
Il giorno in cui i membri di una famiglia, compiono l’anniversario
della consacrazione della famiglia stessa al Sacratissimo Cuore di
Gesù o alla Santa Famiglia, leggendo la preghiera legittimamente
approvata davanti all’ immagine del Sacro Cuore o della Santa
Famiglia. 36)
Visitando il cimitero e pregando, anche solo mentalmente per i
defunti. (Solo per le Anime P.) 37) Recitando le Lodi o i Vespri dell’Ufficio dei Defunti o l’invocazione L’Eterno Riposo. (Solo per le Anime Purganti.) |