PREGHIERA A MARIA, DONNA DEL PANE

Riserviamo un angolo della nostra rubrica al problema della fame nel mondo: non è un ‘fatto’ strettamente mariano, ma un’occasione in più per pregare Maria, donna del pane con le accorate parole del Vescovo santo Tonino Bello.

Nei giorni scorsi, a Ginevra, il relatore dell’ONU per il diritto all’alimentazione Jean Ziegler – sociologo svizzero di fama mondiale – ha denunciato la drammatica situazione di milioni di persone che muoiono di fame nel mondo: "…ogni sette secondi una piccola vittima", un bambino sotto i 10 anni; complessivamente 36 milioni di uomini ogni anno, e 840 milioni sono malnutriti. Sulla terra si produce una quantità di cibo sufficiente a sfamare 12 miliardi di persone, cifra pari al doppio della popolazione mondiale; eppure ci sono una quarantina di Paesi colpiti da gravi crisi alimentari.


Ziegler ha denunciato il ruolo dell’Organizzazione mondiale del Commercio e delle multinazionali, il cui dominio nei settori agricolo e alimentare è "totale", e si è pronunciato per l’adozione, da parte della Commissione, di norme sul rispetto dei diritti umani da parte delle multinazionali. Ad ogni credente che abbia un minimo di sensibilità umana non resta che invocare la misericordia del Signore per chi è causa dello sterminio perpetuato di tanti innocenti, così pregando:

"Santa Maria, donna del pane,
tu che hai vissuto le sofferenza di quanti
lottano per sopravvivere, svelaci il senso
dell’allucinante aritmetica della miseria,
con la quale i popoli del Sud
un giorno ci presenteranno il conto
davanti al tribunale di Dio
.

Abbi misericordia dei milioni
di esseri umani decimati dalla fame
.

Rendici sensibili alla provocazione del loro grido.

Non risparmiarci le inquietudini
dinanzi alle scene di bambini
che la morte coglie tragicamente
attaccati ad aridi seni materni.

E ogni pezzo di pane che ci sopravanza
metta in crisi la nostra fiducia
sull’attuale ordinamento economico
del mondo, che sembra garantire
solo le ragioni dei più forti
".

Tratto dalla rivista "Madre di Dio", giugno 2004



I figli moriranno prima dei genitori


La possibilità di vedere per le strade della Gran Bretagna persone con arti amputati diventerà familiare.


05-06-2004 - Fonte: apcom.it

In Inghilterra l'obesità è cresciuta del 400% in 25 anni, tre quarti della popolazione adulta è soprappeso, il 22% è obeso e l'obesità infantile si è triplicata negli ultimi 20 anni. E' ormai noto che la condizione di obesità è correlata a patologie gravi come il cancro, le malattie di cuore, il diabete, l'insufficienza renale, le osteoartitri e il disagio psicologico.
Ed è per queste ragioni che l'allarme lanciato dal comitato ristretto della sanità dei Comuni non poteva essere più duro, come sottolinea il Guardian.. "Gli scenari più cupi che si sono prospettati sull'obesità - avverte - rischiano di avverarsi e la possibilità di vedere per le strade della Gran Bretagna persone con arti amputati diventerà familiare. Ci saranno molte più persone che perderanno la vista e salirà la domanda per la dialisi". Ma non finisce qui. Secondo il Comitato tutto quello che è stato fatto fino ad ora per combattere le malattie cardiovascolari e i successi ottenuti in proposito, dovuti anche al calo dei fumatori, diverrà vano e questa sarà la prima generazione di giovani e bambini che moriranno prima dei loro genitori a causa dell'obesità infantile.

Le cause dell'obesità, viene spiegato nel documento dei Comuni, è un alimentazione troppo abbondante rispetto al fabbisogno energetico dell'organismo. Ma sono anche le bevande e i cibi che vengono mangiati ad essere troppo ricchi di calorie. I primi ad essere sotto accusa sono le merendine, gli snacks, bevande come la Coca Cola e mangiare spesso da McDonalds e simili non fa certo bene alla salute.

Ci vogliono cibi più sani e semplici, sono da preferire le verdure la frutta - consiglia il Comitato - che seppure sono più cari non fanno male alla salute. Ma non sempre è colpa dei consumatori - ammette - "la stessa politica comunitaria di sostenere la produzione di prodotti caseari e di permettere, per motivi di mercato, che ingenti quantità di frutta vadano al macero non aiuta il consumatore che vede salire i prezzi dei prodotti ortofrutticoli. Inoltre, va detto che anche le etichette apposte sulla merce non è chiara. A questo si aggiunga che anche l'attività fisica lascia a desiderare e i bambini, tra le ore trascorse a scuola e davanti alla televisione, sono diventati i più sedentari d'Europa.

Tratto da: www.apcom.it

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