Margherita nacque a Lautecour, nel dipartimento della Saone e Loira (Francia) il 22 luglio 1647, da Claudio Alacoque e Filiberta Lamyn, ferventi cristiani di buona situazione sociale ed economica. Fin da piccola Margherita avversava ogni cosa che sembrasse offesa di Dio e fece il suo voto di verginità a soli quattro anni, senza intendere il pieno significato. Ma la sua attrazione verso la preghiera, il ritiro e il silenzio, nonostante la sua indole vivacissima, il suo amore verso l'Eucaristia, il suo interessamento dei poveri e sofferenti, dei quali cercava di alleviare le pene con ogni mezzo a sua disposizione manifestavano la strada scelta per lei dal Signore. A otto anni perse il padre e venne a trovarsi, insieme alla mamma, alle dipendenze di alcuni parenti egoisti ed esosi, i quali, con continui e molteplici maltrattamenti le procurarono grandi sofferenze, in aggiunta alle malattie da cui era spesso colpita e alle penitenze che vi aggiungeva di suo. Margherita sopportava tutto con pazienza e in atteggiamento di rispetto e di benevolenza verso i persecutori suoi e della mamma. Crescendo cedette alle attrattive della società che la circondava e che la sua posizione economica le permetteva di frequentare, quali ricevimenti, feste e ricercatezza nell'abbigliamento, ma, ciò che poteva essere naturale e scontato in qualsiasi altra ragazza, non era ammissibile in lei, chiamata ad essere soltanto del Signore, perciò fu ricondotta alla vita semplice e fervorosa di prima. Nel 1669, a 22 anni, ricevette il sacramento della Cresima, che non poté ricevere prima per mancanza di chi glielo amministrasse. Fu in questa occasione che prese anche il nome di Maria, in onore alla Madonna di cui fu per tutta la vita ferventissima confidente. Intanto, la mamma e i parenti più stretti pensavano alla sua sistemazione con proposte concrete di matrimonio. Da principio la cosa non dispiacque a Margherita; ma dopo qualche tentennamento, rifiutò decisamente tali proposte e fece conoscere la sua risoluzione irreversibile di farsi religiosa. Superate le difficoltà, soprattutto con la madre, seguì l'indicazione espressa del Signore di entrare nell'Ordine della Visitazione (fondato da S. Francesco di Sales e da S. Giovanna Fremiot di Chantal) e il 20 giugno 1671, a 24 anni, entrò nel monastero di S. Maria di Paray-le-Monial. Nel monastero di Paray-le-Monial Margherita Maria visse 19 anni, fino alla morte, avvenuta il 17 ottobre dell'anno 1690, a 43 anni di età.
Attorno al 1661 la Vergine apparve a santa Margherita Maria Alacoque (1647-1690). La santa ebbe numerose altre visioni della Madonna e di Gesù, il quale nel 1673 gli mostrò il suo Sacro Cuore. Margherita, quinta dei sette figli del notaio Alacoque, alla morte del padre, nel 1655, venne messa in pensionato a Charolles presso le clarisse, dove scoprì la vita religiosa e maturò il desiderio di imitarla. Due anni dopo il suo ingresso in convento si ammalò gravemente e venne riportata in famiglia a Janots. Qui fece voto alla Vergine di diventare una delle sue figlie se fosse guarita. Appena pronunciato il voto si trovò risanata. Passato qualche tempo senza che Margherita adempisse il voto, Maria le apparve, dicendole:"Sono sorpresa, figlia mia, che tu mi serva così negligentemente". La giovane scoprì la preghiera e Dio prese possesso di lei. A 18 anni sua madre e suo fratello, che la vessavano quotidianamente, volevano farla maritare, ma Dio le ricordò il voto. Allora decise di farsi suora. Però, solo nel giugno del 1671 riuscì ad entrare nel convento della Visitazione di Paray-le-Monial, dove nel novembre del 1672 prese i voti. La santa mistica divenne una delle anime elette di Dio, al quale offrì sé stessa come ostia di immolazione alla santa giustizia. Gesù le chiese di far celebrare una specifica festa per onorare il suo Cuore. E dal 1856 la festa del sacro Cuore di Gesù è stata resa universale. La veggente, canonizzata nel 1920, su ordine dei suoi superiori ha descritto le sue esperienze mistiche in una toccante Autobiografia.
Alto luogo della Borgogna romanica, Paray le Monial non è conosciuta solo per la sua magnifica Basilica del tredicesimo secolo; è oggi nota in tutto il mondo grazie al messaggio del Cuore di Gesù. Dal 1673 al 1675, Gesù appare ad una giovane religiosa del Monastero dell'Ordine della Visitazione, Margherita Marie Alacoque, svelandole "questo cuore che ha tanto amato gli uomini". Padre Claude La Colombière, superiore dei Gesuiti, autentifica l'esperienza mistica della giovane religiosa. In conseguenza di queste apparizioni di Cristo, Papa Pio IX promuove nel 1856 la festa del Sacro Cuore per tutta la chiesa, provocando un grande afflusso di pellegrinaggi verso Paray le Monial. Da circa 20 anni la città e il pellegrinaggio conoscono un grande sviluppo, specialmente in seguito alla visita di Papa Giovanni Paolo II il 5 ottobre 1986. Dal 1975 la Comunità dell'Emanuele organizza le sessioni internazionali che attirano, ogni estate, folle sempre più numerose, tra le quali molte famiglie e giovani. Centinaia di migliaia di visitatori e pellegrini vengono ogni anni e durante tutto l'anno a Paray le Monial, scoprendo o riscoprendo in questo luogo l'immenso amore di Dio per gli uomini. Un grande numero di preti e laici è sempre a disposizione, proponendo ai pellegrini programmi su misura sia per persone sole, famiglie o gruppi.
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