La guarigione di suor Gabriella

Teresa in Italia compì un altro miracolo, che fu accettato come prova per la sua canonizzazione.

Suor Gabriella Trimusi apparteneva alla congregazione diocesana di Parma delle Piccole Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria,dette Chieppine dal nome del fondatore.Suor Gabriella era entrata nella congregazione a Parma a ventitré anni.Ben presto si accorse che il ginocchio sinistro cominciava a tumefarsi,producendole dolore non molto forte,ma continuo,rendendole difficile la deambulazione e impossibile la posizione del ginocchio.Furono tentate tutte le cure,ma invano.Nel 1918 cominciò a sentire dolori anche alla spina dorsale,a cui si aggiunse una grande difficoltà di potersi reggere e una protuberanza al dorso.I medici curanti giudicarono la malattia inguaribile ed incurabile.Fu allora che le sorelle della Casa Madre,il 16 giugno 1925,incominciarono una novena in onore della nuova beata Teresa di Gesù bambino per ottenere dal Signore l'aumento dello spirito religioso nella congregazione e la guarigione delle inferme,tra le quali la più grave era suor Gabriella.

La novena fu terminata il 24 giugno nella cappella della Casa Madre.Celebrandosi in quel giorno,al Carmelo dell'Immacolata Concezione in Parma,la solenne festa di chiusura di un triduo in onore della beata Teresa,le sorelle e con esse l'inferma chiesero di portarsi in quella chiesa,fiduciose di ottenere dalla beata "lo spargimento di alcune foglioline di rose".

Terminata la funzione religiosa,suor Gabriella,tornata al convento,si liberò dal busto:era completamente guarita.Lo stesso pontefice Pio XI accettò questa guarigione come miracolo decisivo per la canonizzazione della carmelitana di Lisieux.

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