Padre Pio e Luigina Sinapi

Il 17 aprile 1978 moriva a Roma un’anima privilegiata, Luigina Sinapi.

La Madonna le appariva spesso. Terminato il colloquio, quando la Madonna se ne andava, lasciava il suo profumo. Un profumo così intenso che impregnava la Cappella o anche la casa per tutto il giorno...
Luigina era strettamente legata di spirituale devozione a Padre Pio da Pietralcina. Volendo lucrare l’indulgenza giubilare percorrendo a piedi l’itinerario che i pellegrini venendo da Roma facevano alle quattro Basiliche maggiori, si raccomandò a Gesù e alla Madonna che le facessero il dono che ad assisterla fosse Padre Pio.

Come si vede Luigina era sempre disponibile alla volontà divina, ma non le mancava l’ardire di chiedere speciali favori e, meraviglioso a dirsi, era sempre accontentata.

E lei stessa che ricorda il fatto a un Padre Cappuccino.

«All’inizio di giugno, volendo andare alle quattro Basiliche per il Giubileo (del 1950), andai alla stazione Termini per iniziare il percorso da lì, come un comune pellegrino che arrivasse a Roma col treno. Uscendo dalla stazione vidi davanti a me un Cappuccino. Percorsa la distanza per arrivare a Santa Maria Maggiore, quando stavo per entrarvi, il Cappuccino era davanti a me. Dopo le preghiere stabilite, vidi ancora il Padre che mi precedeva. E così per San Giovanni in Laterano, per San Paolo ed anche per San Pietro. Lo vedevo sempre di schiena e mai nel volto. Ultimata la visita in San Pietro, entrai nella Cappella del SS. Sacramento per un poco di adorazione e inginocchiandomi qualche panca avanti a me, ecco il Cappuccino inginocchiato in preghiera. Quando mi alzai per uscire dalla Cappella per avvicinarmi all’ascensore che mi avrebbe portato al terzo piano dei Palazzi Apostolici per un appuntamento con il Santo Padre, il Padre Cappuccino mi era di fronte: Padre Pio! Leggendo la mia grande sorpresa, mi sorrise e mi disse:

“Sei contenta, mò? Adesso che vai dal Papa chiedi la Benedizione per me e dì al Papa che io mi offro vittima per lui tutti i giorni. Offro la mia vita al Signore per lui e per la Chiesa”.

Io intanto tremavo per l’emozione di vedermi di fronte Padre Pio. Appena Padre Pio terminò di dirmi quanto dovevo riferire al Papa, sparì ed io mi affrettai all’ascensore. Il tremito mi durò sin davanti al Pontefice. Dovevo avere un viso “anormale”. Io poi non sapevo di essere profumatissima e rimasi ancora più imbarazzata quando, con il suo paterno sorriso, il Papa mi chiese: “Ma che? Ti sei gettata addosso una boccetta intera di profumo?”. Ed io confusa: “Padre Santo, mi faccia riposare un poco e poi le narrerò tutto”.

Quindi mi calmai e gli riferii tutto quanto e chiesi la benedizione per Padre Pio.

Rispose allora il Santo Padre:

“Ecco, l’hai visto, e perché non l’hai fatto entrare nell’ascensore con te? Così l’avresti portato pure a me”.

“Padre Santo, quello era in bilocazione...”.

Non sapevo cosa dire! Ma il Papa incalzò: “Ma lo potevi dire a Padre Pio...”.

E mentre alzava la mano per benedire, all’istante, ambedue vedemmo Padre Pio davanti a noi, circonfuso di una grande luce.

Allora dalla bocca di Pio XII uscì, come in un sussurro, questa frase:

“Io sono il Vicario di Cristo, ma Padre Pio lo vive Cristo!” »

(dalla biografia di Luigina Sinapi, scritta da Chino Bert - edita Are Edizioni - Via Caposile, 2 - Roma).
 

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