L'antico oratorio conservava un'immagine della Madonna del Carmine, dipinta su tavola, tutt'ora venerata, piuttosto originale, realizzata - secondo la tradizione - da un pellegrino anonimo sul fondo di una botte e lasciata lì in dono come riconoscenza per l'ospitalità ricevuta da una famiglia del luogo. La Vergine vi era seduta in trono con il Bambino in braccio; ai lati erano raffigurati i Santi Martiri Vito e Modesto: un'opera non molto pregevole artisticamente, probabilmente di scuola spagnola - così ebbero a dichiararla alcuni pittori di fama come Giambattista Tiepolo che volle esaminarla di persona, ma senza dubbio di grande valore, sia per il soggetto alquanto raro, sia per i sentimenti che ispiravano l'atteggiamento solenne della Madonna e quello devoto dei Martiri. Tutto ciò rende difficile un'imitazione dell'opera, che mantiene la sua singolare originalità da molti secoli ormai, sebbene ora non compaiano più accanto alla Madonna le figure dei due Martiri. |