Apparizione di Poggio di Roio (AQ)
Santa Maria della Croce
Dicembre 1578 |
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La storia dell'apparizione a Poggio di
Roio
La statua della Madonna di Roio, in legno di cedro dorato, che la leggenda
vuole sia venuta dalle Puglie e che non pare opera d'arte abruzzese, è
lavoro di fine scalpello e si caratterizza per la linea generale armoniosa
che la rende piacevole.
È opera attribuita al XIV secolo. Lo storico aquilano Angelo Signorini,
nella sua opera “La Diocesi di Aquila”, a pag. 314, riporta il racconto di
P.Serafino di Montoro riguardante il ritrovamento della venerata statua.
"Un semplice pastore di nome FELICE CALCAGNO - egli dice -
nativo forse della terra di Lucoli, portatosi a svernare, come era in uso,
nei pascoli delle Puglie in un bosco denominato RUO, un giorno ebbe la
disavventura di smarrire il gregge affidato alla sua custodia. Temendo per
questo un gran castigo dai suoi padroni, supplicò fervorosamente la
Vergine perché lo soccorresse in così duro frangente. Mossa a pietà, la
Regina dei Cielo apparve al pio garzone in forma di vaghissima dama col
Suo Gesù fra le braccia e cortesemente gli precisa il luogo dove s’erano
rifugiate le sue pecorelle. All'insolito celeste favore rimase estatico il
buon guardiano! Riavutosi dallo stupore e ritrovato il gregge nel luogo
indicatogli, giulivo riferì il prodigio agli altri pastori. Mossi tutti da
forte curiosità si portarono in quel luogo e trovarono una statua in
grandezza al naturale con quelle stesse forme e fattezze che il semplice
pastore ebbe vedute nell’ignota Signora".
Era il dicembre 1578.
Presala con venerazione, la portarono
nella loro capanna con la ferma intenzione di collocarla in qualche chiesa
di Lucoli. A primavera, tempo in cui dalie Puglie si faceva ritorno nelle
montagne d'Abruzzo, collocata la miracolosa statua su un mulo, si
avviarono; ma arrivati, dopo alcuni giorni di viaggio, presso la Croce del
Castello di Roio, davanti alla chiesetta di San Leonardo, il giumento
piegò le ginocchia, né volle più proseguire. Al portento si destò in quei
buoni pastori maggior devozione e, presa la statua, la portarono a spalla
fino a Lucoli e la deposero nell'abbazia di S.Giovanni. La mattina
seguente il santo Simulacro non era più lì: prodigiosamente se n'era
tornato a Roio, in quello stesso luogo dove si prostrò il giumento. E fu
allora che gli abitanti di Roio, lieti di così prezioso tesoro,
edificarono in onore della Madonna il grazioso artistico Santuario.
Nell'immediato dopo guerra, è
sorto accanto al Santuario l'istituto “Santa Maria della Croce” che
per oltre un ventennio ha svolto una funzione educativa
assistenziale per fanciulli bisognosi e dal 1985 si è trasformato in
casa di accoglienza. |
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Lungo l'antica mulattiera, che ora ha il
nome di “VIA MARIANA”, sono state erette 15 cappelline illustranti, in
artistici mosaici, i misteri dei S.Rosario, e sul colle di Monteluco la
“VIA CRUCIS”, a coronamento dei tre voti pubblicamente espressi nel 1942,
in piena bufera di guerra, dall’Arcivescovo dell'Aquila Mons.Carlo
Confalonieri, poi Cardinale di Santa Romana Chiesa.
PREGHIERA
Vergine
Santissima,
che per la vostra immagine,
dai nostri pastori migrati in terra di Puglia,
felicemente rinvenuta
e devotamente trasportata in Abruzzo,
sceglieste come dimora
il luogo di predilezione
il Poggio di Roio all'Aquila,
e nel grazioso tempio,
eretto alla pietà dei nostri maggiori,
apriste una sorgente di doni celesti,
accogliete gli omaggi
che Vi rendono i vostri figli vicini e lontani,
rinnovate con essi la provvida alleanza
e consolateli con la vostra benedizione.
Amen.
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Santuario di Roio
67040 POGGIO Di ROIO (AQ)
Tel. (0862) 160.21.58
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Fonte:
http://santuariceam.it/
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