"ENTRA IN CASA, NELLA MADIA C'E' IL PANE DI CUI HAI BISOGNO!".
«Né ciò ti verrà più meno!» In questo contesto storico e religioso, di povertà e di contestazione, avviene l’apparizione della Madonna in Poggio di Castel San Pietro, il 22 febbraio 1550. Essa è documentata da un piccolo, ma prezioso dipinto, di buona fattura che ancora oggi si può ammirare appeso alla parete destra nel presbiterio del Santuario. Esso è stato fatto eseguire dal vescovo di Bologna, Mons. Giovanni Campeggi, in visita pastorale a Castel San Pietro il 15 ottobre 1554, a soli quattro anni dall’avvenimento. Il quadro ritrae la facciata del Santuario, nella sua forma originaria, non molto dissimile dall’attuale; al centro, sulla strada, la Madonna parla ad una povera vecchietta appoggiata al bastone e con in mano la corona del Rosario.
Entrata in casa, la donna trova il pane di cui ha bisogno, che più non mancherà fino al giorno della sua morte, avvenuta il 1° gennaio 1551; inoltre constata di essere guarita dalla sua cecità. La notizia dell’avvenimento si diffonde con grande rapidità e la devozione alla Madonna cresce ogni giorno di più, tanto che nel marzo del 1551 si inizia subito la costruzione di una piccola chiesa che si va progressivamente ingrandendo. Una delle Madonne più belle Abbiamo già ricordato la testimonianza del vescovo Mons. G.Campeggi che durante la visita pastorale, a soli quattro anni dalla apparizione, constatata la grande devozione popolare per la Madonna di Poggio, commissiona il quadro che ancora oggi ricorda l’avvenimento. Un’altra testimonianza preziosa ci viene da un’iscrizione esistente fino alla metà del 1700, sulla parete interna della chiesa, rilevata da un pubblico notaio il 14 ottobre 1741, prima che venisse distrutta dai muratori per un restauro. Anche questa scritta, in latino, ci informa: «Qui, avvenendo innumerevoli miracoli di ogni specie, con l’aiuto di tutti i fedeli, fu costruita questa chiesa dalle fondamenta, nell’anno del Signore 1551». Sono proprio i miracoli e le numerose grazie, attraverso le quali si manifestano ai fedeli la misericordia di Dio e l’intercessione di Maria, che danno credito al racconto di Antonia Bedini. Il Santuario ha il suo centro devozionale in una bella e devota immagine uscita, con ogni probabilità, dalla scuola del Francia; essa potrebbe essere attribuita al figlio di Francesco, Giacomo, ricordato dai contemporanei come un noto “pittore di Madonne”. La morbida e naturale dolcezza dello stile rinascimentale ci dona una delle più belle Madonne del ’500: il dolce sguardo della Vergine si fissa sull’osservatore, e le mani sorreggono delicatamente il Bambino, quasi ad indicare che è Lui la causa della nostra salvezza ed il motivo di ogni nostra speranza. Ogni anno, nella ricorrenza della Festa della B. V. di Poggio, dopo la solenne Celebrazione Eucaristica, si benedice «il pane dei poveri» che viene distribuito come segno di fraternità e di protezione per tutti: sembra così di gustare ancora il sapore di quel pane miracoloso che sfamò la povera Antonia nel lontano 1550. Don Mario Morra SdB 1 L. FRATI, Storia documentata di Castel San Pietro dell’Emilia, Bologna 1904. IMMAGINI:
Fonte: rivista "MARIA AUSILIATRICE" febbraio 2005 ***
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