A circa un chilometro da
Pralormo, nella località chiamata Spina, piccolo paesino in provincia di
Torino, sorge il santuario della Beata Vergine della Spina voluto, secondo
la tradizione, dalla devozione popolare dopo che un'immagine della
Madonna, abbandonata per molto tempo e soffocata dai rovi, dipinta su un
pilone e graffiata ad un occhio da uno spino, emise sangue.
I primi cenni storici si
ricavano dalla relazione della visita pastorale del Vescovo di Asti, Mons.
Panigarola, effettuata nel 1588. In essa si scrive che molti accorrevano
per devozione e miracoli e si descrivono due altari presso i quali si
celebravano la Messa. L'altare maggiore fu costruito, secondo un
bollettino parrocchiale, nel 1632. Attiguo al santuario vi è un monastero,
costruito a metà del '600, che fu abitato da diversi ordini religiosi,
come i Trinitari e i Cistercensi.
Nel 1877 furono
rinnovati gli affreschi interni; successivamente il santuario fu
restaurato e vennero aggiunti due campanili per volere di don Rodolfo
Piglione. Attualmente il monastero della Spina è abitato dalle monache del Cottolengo, adoratrici del Preziosissimo Sangue di Gesù. Nei pressi è presente un lago: è un bacino sbarrato da un terrapieno frutto della più alta ingegneria idraulica del tempo (1827). La festa della Madonna della Spina si celebra il 15 agosto, solennità dell’Assunta. |