La Madonna delle Castagne

- Bergamo -

28 aprile 1310

Il 28 aprile 1310 in un bosco, alla periferia di Bergamo, di proprietà del sacerdote Giovannino Moroni, la Madonna appare ad un umile contadino che vi sta lavorando, e gli affida l’incarico di promuovere tra la popolazione dei paesi vicini la costruzione in quel luogo di una chiesa in suo onore. Saputa la notizia, il sacerdote proprietario del terreno, felice per tanto onore, raduna i maggiorenti di Breno, di Ossanego, di Fontana, e dona il suo podere perché vi costruiscano una chiesa in onore della Madonna. Ottenuta la piena approvazione del vescovo diocesano, si iniziano subito i lavori con l’erezione di un altare e, in seguito, anche della chiesa.

Questa, secondo i documenti notarili, l’origine storica della chiesa di Santa Maria della Castagna.
Ma la costante tradizione locale aggiunge un particolare trascurato dagli storici. Sostiene, cioè, che l’apparizione non fu a un contadino soltanto, ma a due: e che la Madonna avrebbe fatto improvvisamente coprire di foglie verdi e di ricci col frutto già maturo una pianta di castagno che ha dato poi il nome al Santuario.

Questa poetica tradizione è confermata da un antico affresco murale conservato in una cappella poco distante della chiesa. Il prof. Tacchi scrive:

"In esso si vedono due contadini in atto di grande riverenza, l’uno in ginocchio, l’altro in piedi con le mani giunte e col rastrello ai suoi piedi".

 Interno della chiesa della Madonna delle Castagne di Bergamo.

Poi si ammira la Beata Vergine loro apparsa che alza il dito verso un alto castagno sul quale, in mezzo alle foglie, si vedono i ricci che mostrano i frutti già maturi. In un angolo è dipinto il Santuario della Vergine». (1)

(1) Liberato Da Sellere, Bianchi Battista, "Santuari Mariani Bergamaschi", Albino, Breda & Carrara, 1958.

Don Mario Morra

Fonte: rivista "Maria Ausiliatrice", aprile 2006

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