Il Monte Santo di GoriziaIl Monte Santo (in sloveno Skalnica o
Sveta Gora pri Gorici) [681 mt] è un monte sloveno, a nord-est di Gorizia,
che si trova nella propaggine meridionale dell’altopiano della Bainsizza,
bagnato a sud-ovest dal fiume Isonzo, attualmente all’incrocio dei confini
amministrativi degli insediamenti di Salcano (Solkan) e Gargaro (Grgar)
del comune di Nuova Gorizia (Nova Gorica) e dell’insediamento di Plava (Plave)
del comune di Canale d'Isonzo (Kanal ob Soči). Deve il suo nome all’apparizione della Madonna alla pastorella Uršula Ferligoj di Gargaro avvenuta nell'anno 1539. Sulla sommità del monte già nel XIV secolo fu edificata una chiesa poi distrutta dai Turchi e ricostruita nel 1544.
Nel 1786, l’imperatore Giuseppe II ordinò la demolizione della chiesa, poi
di nuovo ricostruita.
Storia dell'Apparizione Nella primavera del 1539 la Madonna apparve ad Uršula Ferligoj, una pastorella di Gargaro, che stava pascolando il gregge sulla cima del Monte Acquario (che in seguito agli avvenimenti descritti sarà chiamato Monte Santo) proprio sul luogo dove c'era stata sin dal medioevo una cappella poi distrutta dai turchi. La Madonna le disse:
L'autorità politica, sospettando qualche trucco, incarcerò la pastorella, con l'intenzione di fare un'inchiesta accurata, ma la veggente fu ritrovata sul Monte in preghiera. Fu rinchiusa ancora ma per ben due volte venne nuovamente liberata dalla Madonna. Il Santuario fu costruito a partire dall'anno successivo; durante gli scavi venne rinvenuta una pietra squadrata e levigata con incise, in mezzo a festoni simbolici, le prime parole del saluto angelico: Ave Maria, gratia plena, Dominus tecum. La statua della Madonna nella sacrestia fu eretta subito dopo l'apparizione ad Uršula. La lapide al muro dietro l'altare fu scoperta durante gli scavi fatti per la nuova chiesa nel 1541. Proviene dalla chiesa demolita dai Turchi.
IL MUSEO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE La mostra museale sul fronte isontino allestita su Sveta Gora presenta le vicende della Prima Guerra Mondiale del lembo occidentale del territorio sloveno, nell'area di Goriška, che fu l'unica delle regioni slovene a subire gli orrori bellici della prima guerra mondiale, attirando così su di sé l'attenzione del mondo. L’esposizione è dedicata ai civili ed ai militari di diverse nazionalità, morti su quest'area e rimasti qui per sempre. Vi sono esposti oggetti originali, documenti, fotografie ed opere d'arte figurativa - queste "narrano" dei combattimenti sul fiume Soča (sull'Isontino) e sono una testimonianza degli eco che questi ebbero sull'arte. La mostra permanente fu inaugurata nell'anno 1989. Goriški Muzej (Il Museo di Nova Corica) ha allestito nell'anno 1996, nell'ambito del santuario destinato ai pellegrini, precisamente nei locali monastici, una collezione museale di carattere sacro che fu denominata Museo Mariano. La collezione narra la venerazione della Madonna in genere e la storia del santuario. Le devastazioni e le rovine, della prima guerra mondiale modificarono in modo inverosimile l'aspetto di questa meta di pellegrinaggi, nonché del suo percorso. La raccolta viene gestita dal convento francescano del luogo. ***
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