Ora confrontatelo con i nuovi chip RFID. Queste etichette “pulviscolari” sono più di 60 volte più piccoli.
I nuovi chip RFID
hanno una ROM a 128 bit che può memorizzare un numero univoco a 38 cifre,
come il chip precedente.
I mu-chips sono già passati in produzione; sono stati impiegati per impedire la contraffazione dei biglietti all’esposizione tecnologica internazionale di Aichi del 2006. Gli RFID 'pulviscolari,' invece, sono talmente più piccoli che possono essere facilmente incorporati nella carta sottile, come quella impiegata per la carta moneta e i buoni sconto. Per gli appassionati di fantascienza si tratta di un giorno memorabile. Nel suo racconto del 1998, Distraction, Bruce Sterling faceva riferimento alle banconote col chip. Queste minuscole etichette RFID potrebbero essere introdotte in ogni prodotto; associate a lettori di RFID inseriti nelle porte d’ingresso, il furto di beni sarebbe praticamente impossibile. Questi dispositivi potrebbero anche essere usati per identificare e tracciare i movimenti delle persone. Per esempio, supponiamo che partecipiate a qualche forma di protesta o in qualche altra attività organizzata. Se gli agenti della polizia spargono in giro queste etichette, ogni individuo potrà essere seguito e più tardi identificato a piacere, impiegando scanners sufficientemente potenti. Di Bill Christensen - http://www.technovelgy.com/ct/Science-Fiction-News.asp?NewsNum=939 |