Apparizione di Dong Lu

Peiping - Cina

Tra giugno ed agosto dell’anno 1900

Nostra Signora della Cina

Donglu è a circa 40 km da Baoding, nella provincia dell'Hebei, ed è una delle attuali roccaforti della Chiesa cattolica sotterranea cinese. Si definisce "sotterranea" quella parte della Chiesa cinese che è in sintonia con il Santo Padre di Roma, mentre la Chiesa ufficiale cinese è controllata dal regime politico. La Chiesa sotterranea è attualmente perseguitata.

Nel 1900, durante la rivolta dei Boxer, ai 10.000 guerrieri che stavano attaccando il villaggio per sterminare i 700 cristiani lì raccolti, apparve nel cielo una bellissima Donna circondata da una luce celestiale.

I cattolici implorarono la Madonna di proteggerli dai nemici e di salvare la loro città dalla distruzione. Il sacerdote rincuorava ed esortava i fedeli dicendo che in quella circostanza l’unica cosa che si poteva fare era invocare la Madonna. Un giorno, durante uno scontro cruento, videro una Signora vestita di bianco, sfolgorante, apparire nel cielo sopra la chiesa. I guerrieri presero a spararle contro e ad insultarla senza alcun risultato. Gli invasori furono respinti ed i fedeli salvati. Durante lo stesso attacco, gli anziani e le donne che erano rimasti in chiesa a pregare, videro che l’immagine dell’Immacolata Concezione raffigurata su un dipinto che si trovava sull’altare a un certo punto scomparve, la tela divenne come un foglio bianco. Quando finalmente i Boxer si allontanarono e il villaggio fu salvo, l’immagine della Madonna ritornò come prima. Tutti quindi furono subito convinti che fosse stata proprio la Madonna ad andare sul fronte di battaglia per salvare il villaggio cattolico di Dong Lu. Finita la rivolta, una splendida chiesa è stata costruita per ringraziare la Madonna della protezione. Il pastore di quel tempo si procurò un'immagine dell'imperatrice vedova Ci Xi in abiti imperiali e la fece usare come modello per ritrarre la Madonna col Bambino. L'immagine è nella chiesa di Donglu, che è diventata una meta popolare di pellegrinaggio dal 1924. Il primo pellegrinaggio ufficiale è avvenuto nel 1929 e dal 1932 è così popolare che papa Pio XI lo ha approvato come santuario ufficiale della Madonna. 

Durante la Seconda guerra mondiale il santuario venne distrutto dai bombardamenti giapponesi del 1941. Dopo la rivoluzione cinese, i fedeli del luogo e di tutta la Cina decisero di ricostruire il tempio. In tre anni (1989-1992) i fedeli hanno ricostruito la nuova basilica della Madonna di Dong Lv che è lunga 67 metri, larga 18 metri e alta 43 metri, ingrandita più di uno terzo rispetto alla chiesa originale. Nel maggio 1992 la nuova basilica è stata consacrata e inaugurata ufficialmente. Ogni anno qui vengono accolti tanti pellegrini provenienti da tutte le parti, che sono particolarmente numerosi soprattutto il 24 maggio, festa di Maria Ausiliatrice, Maria Aiuto dei Cristiani.

Il miracolo del sole a Donglu

Il 23 maggio 1995, alcuni pellegrini hanno testimoniato un altro fenomeno. Oltre 30mila cattolici dalla Chiesa sotterranea si erano radunati al santuario di Donglu per la Messa. Era la vigilia della festività di Maria aiuto dei cristiani, cui i cattolici cinesi sono molto devoti. Quattro vescovi della chiesa sotterranea concelebravano con quasi 100 sacerdoti. Improvvisamente, durante la preghiera iniziale e di nuovo durante la consacrazione, la gente ha visto il sole spostarsi da destra a sinistra, mentre nel cielo brillavano raggi luminosi di varie tonalità. Si riusciva a guardare il sole direttamente senza dover chiudere gli occhi: nel suo centro alcuni hanno visto la croce; altri la Sacra Famiglia; altri ancora la Madonna che tiene in braccio Gesù; altri, infine, l'Ostia Sacra. La gente, sconvolta dalla visione, è diventata improvvisamente consapevole dei propri peccati e ha iniziato a pregare, chiedendo perdono. Il fenomeno del sole che cambiava colore, avvicinandosi e poi ritirandosi mentre irradiava in varie tonalità, è durato circa 20 minuti.

La risposta del governo

Inutile dire che il governo non è mai molto entusiasta di avere migliaia di persone radunate in un luogo. Ciò è giudicato tanto più pericoloso quanto più il raduno ha a che fare con la religione e i fedeli della Chiesa sotterranea. L'Ufficio di pubblica sicurezza - l'agenzia incaricata di sorvegliare la comunità cattolica sotterranea - periodicamente dà un giro di vite per impedire a chiunque di andare in pellegrinaggio a Donglu. Nel 1995, il 24 maggio la polizia ha impedito ai i pellegrini di raggiungere la montagna, costringendoli a salire su autobus e treni senza dare spiegazioni. Eppure, in migliaia sono riusciti a raggiungere la zona trovando vie alternative per arrivare. Circa 100 mila persone hanno partecipato alla celebrazione.

Nel 1996 è stato di nuovo proibito di andare al santuario di Donglu. Questa volta sono state fornite 2 motivazioni: si trattava di una riunione illegale e minacciava la stabilità sociale. Squadre di circa 500 agenti sono state inviate nei villaggi che circondano la zona di Donglu e in tutte le città della provincia dell'Hebei. In tutta la regione hanno tentato di forzare i membri della Chiesa sotterranea a unirsi all'Associazione patriottica e hanno proibito ai preti delle città e dei villaggi di lasciare le proprie case e di predicare dal 13 maggio fino a un nuovo avviso. Anche ai laici ha vietato di lasciare i propri villaggi, mentre i genitori non potevano portare i bambini in chiesa né indossare oggetti religiosi.

Contro tutti gli ostacoli

Ma le difficoltà non sembrano spegnere la volontà dei cattolici di onorare la Madonna al santuario di Donglu. Ogni anno, a maggio, senza curarsi dei divieti, decine di migliaia di pellegrini salgono sulla montagna in silenzio o recitando il rosario o cantando inni di lode alla loro vera madre e protettrice

Dong Lu: la devozione a Maria, segno di unione con il Papa

Pechino (AsiaNews) - Anche quest'anno - come succede da più di 9 anni - ai cattolici cinesi è stato proibito di andare come pellegrini a Dong Lu (Hebei), dove dal 1926 sorge il santuario nazionale dedicato a Nostra Signora della Cina. Fonti di AsiaNews hanno comunicato che la polizia ha avvertito tutti gli abitanti del villaggio di non fare alcuna cerimonia pubblica all'esterno,  e hanno proibito di ospitare cristiani provenienti da altre regioni del Paese. Negli anni passati la festa della Madonna di Dong Lu raccoglieva decine di migliaia di fedeli e centinaia di preti da tutta la Cina.

Un vescovo sotterraneo ha dichiarato che fino a metà maggio solo pochi cattolici sono riusciti ad attraversare il cordone di controllo della polizia. Ma hanno potuto solo pregare di nascosto nelle case e non nel santuario. "È impossibile visitare Dong Lu - ha detto -  perché il personale di sicurezza blocca chiunque viene dall'esterno. E a maggio la sicurezza è ancora più minuziosa".

Nella chiesa, che contiene una grande immagine di Nostra Signora della Cina, col Bambino in braccio, entrambi vestiti in abiti imperiali, hanno potuto radunarsi solo i 2500 cattolici residenti a Dong Lu, appartenenti alla Chiesa ufficiale, guidati dal vescovo coadiutore mons. Su Changshan di Baoding.

Il santuario di Dong Lu è stato istituito dai vescovi della Cina dopo il sinodo di Shanghai (14 maggio - 12 giugno 1924). Il Sinodo ha avuto una grande importanza per l'evangelizzazione in Cina perché ha varato una linea di forte inculturazione e localizzazione della Chiesa. Grazie all'impegno del nunzio di allora, mons.Celso Costantini, Roma accettò di ordinare i primi vescovi cinesi e di cambiare il corso di studi nei seminari, integrando gli studi di teologia dell'occidente cristiano, con la filosofia tradizionale cinese. L'istituzione del santuario di Dong Lu rientra in questo disegno di inculturazione. Nel 1932 Pio XI ha approvato Dong Lu come luogo di pellegrinaggio. Per questo legame con la decisione papale, i cattolici hanno sempre vissuto il pellegrinaggio a Dong Lu anche come espressione di fedeltà alla Santa Sede.

Il sinodo di Shanghai e la sua importanza per la Cina sono stati ricordati in un altro santuario mariano, quello di Sheshan. Nella basilica dedicata a Maria Ausiliatrice, l'8 maggio scorso - festa di Nostra Signora della Cina - si sono radunati 5 mila fedeli. Il vescovo di Shanghai, mons. Jin Luxian, nella sua omelia ha ricordato l'opera di Celso Costantini.

27/05/2004

LA RIVOLTA DEI BOXER: UN "FONDAMENTALISMO" CINESE di 100 ANNI FA

Fonte: www.asianews.it con aggiunta e confronto di altre fonti scritte

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