Pumenengo, un comune della provincia di
Bergamo, ci offre poche informazioni inerenti la sua storia e riguardano,
quasi unicamente, l'epoca medievale. Al termine della dominazione
longobarda succedette l’arrivo dei Franchi i cui reggenti governarono le
sorti del paese per tutta l’epoca medievale. Si sa che questi territori
vennero donati in feudo, unitamente alle zone circostanti, al Vescovo di
Cremona già nell'undicesimo secolo. "Il 24 maggio 1585 Maria Santissima apparve qui e disse al vecchio campagnolo sordomuto Francesco Zamboni, che qui per la prima volta acquistò l'udito: Dirai al tuo signore che qui mi dedichi un tempio. A tanto prodigio il conte Francesco Barbò e tutti credettero". L'iscrizione lascia incerti sull'origine vera del santuario della Rotonda di Pumenengo: la Vergine Maria apparve al sordomuto oppure l'immagine della Madonna di Caravaggio "parlò" a Francesco Zamboni e lo guarì, per cui le si dedicò (1588?) un tempio? Nell'Archivio storico diocesano di Cremona la documentazione sulla Rotonda e datata soltanto dal 1699. Le notizie preventive alla visita pastorale Croci dicono della Chiesa della Santissima Vergine fabricata da puochi anni in qua e di un legato di messe colà lasciato dalla felice memoria del fu signor conte Antonio Secco Suardo Commeno. Quasi un secolo e mezzo dopo
l'apparizione della B.Vergine a Caravaggio, avvenuta come è noto il 26
maggio 1432, si narra che il 24 maggio 1585, ad un sordomuto di Calino,
trasferitosi da poco a Pumenengo e di nome Zamboni Francesco, apparve la
Madonna, e gli impose di invitare il proprietario del fondo, conte
Francesco Barbò, di erigerLe un tempio dove allora esisteva una semplice
cappelletta campestre. Nello stesso anno la R. Sovraintendenza
dei monumenti di Milano procedeva alle opere di restauro con generoso
concorso dei fedeli, i quali vollero pure il tempio sormontato da nuova
statua della Vergine in rame dorato a perpetuo ricordo della
rivendicazione del Santuario di Lei. Ora, dalla riconoscente gratitudine
del popolo per le grazie che la Divina Madre ha di nuovo ripreso a
dispensare, si attende il concorso alla riparazione dei preziosi affreschi
della cupola e dei cornicioni a stucco deperiti assai per le filtrazioni
avvenute nel lungo tempo della desolazione. |