APPARIZIONI DI BORGIO VEREZZI (SV)

 REGINA DI TUTTI I SANTI

02/06/1987  - 07/09/1994

La Madonna, Gesù e una lunga schiera di santi sono apparsi a Verezzi, nel Comune di Borgio Verezzi (SV), dal 1987 al 1994.
Qualcuno si chiederà il perché di queste apparizioni; altri diranno :‘ancora apparizioni!’; altri gioiranno nel cuore al pensiero che Maria SSma sia venuta tra noi con i suoi messaggi e le sue benedizioni. Diverse le domande, diverse le aspettative, diverse le risposte.
Sì ! Maria SSma, Gesù e tanti Santi sono venuti tra noi !

Sono venuti per ricordarci che siamo Chiesa e dobbiamo essere Chiesa viva, ubbidire alla Chiesa e vivere con la forza dei sacramenti il Vangelo per giungere anche noi alla santità testimoniata dai Santi apparsi qui. Nulla di nuovo hanno detto, ma ci hanno parlato di testimonianza cristiana vissuta, ci hanno parlato di Amore, di Penitenza, di Preghiera, di Perdono, di Pace, di comunione fraterna. Basta questo per credere alle apparizioni? A dire il vero, basterebbe anche meno! Si può credere e non credere, ma mai disprezzare e deridere il soprannaturale.
La mente e il cuore devono valutare la bontà e la veridicità di questi fatti. Ma per fare questo bisogna ascoltare con umiltà i messaggi ricevuti per capire se sono in sintonia con la Fede Cattolica o contrari ad essa. Non disprezzare nulla, ma ritenere ciò che è buono!
I Santi, qui, ci hanno indicato Cristo come il Redentore e il Signore della Vita. Ci hanno indicato la via alla santità che ognuno deve scoprire e percorrere con coraggio e perseveranza. Ci hanno indicato la méta da raggiungere, il Cielo, dove essi sono gloriosi con Cristo. Ci dicono
che la santità è possibile e raggiungibile da tutti come ci insegna il Concilio Ecumenico Vaticano II . Per questo qui sono apparsi Santi di ogni tempo e condizione sociale. Sta a noi continuare a far vivere o morire questo luogo che il Cielo ha scelto per rivelarsi e dare le sue Grazie. Siamo liberi di decidere ma anche responsabili se rifiutiamo le Grazie particolari che sono date in questi luoghi benedetti dalla presenza di Gesù, della Madonna e dei Santi.
Certamente il Signore è contento quando preghiamo e visitiamo questi luoghi benedetti, ma Satana è infastidito e fa di tutto per impedirlo insinuandosi nel cuore e nella mente anche dei buoni cristiani con dubbi, perplessità, sconforto, per allontanarci e così distruggere quel luogo
benedetto. Il rischio è proprio questo. Possiamo diventare inconsapevoli strumenti nelle mani di Satana per distruggere ciò che Dio edifica.
Non permettiamo che ciò avvenga ! Non lasciamo che questi luoghi cari a Dio diventino covi di
serpenti, dimora del maligno. Difendiamoli e purifichiamoli con la nostra presenza e la nostra preghiera! Ma soprattutto non permettiamo che noi stessi, “ Tempio Santo di Dio”, diventiamo dimora di oscurità e di tenebre dove abita Satana. Trasformiamoci ogni giorno in dimora di Luce e di Pace, di Amore e di Verità, di Vita e di Grazia. La Preghiera, i Sacramenti e il Vangelo siano la nostra forza e la strada sicura per la
nostra santità.
Dio ci aspetta tutti in Paradiso, Santi tra i Santi!

“ Vado a prepararvi un posto,
... perché anche voi siate là dove sono Io ! ”

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NOTIZIE STORICHE SULLE APPARIZIONI


Questo libretto ha lo scopo di fare conoscere alcune notizie relative alle apparizioni di Gesù, della SS. Vergine Maria, dei Santi e di San Pio da Pietrelcina avvenute a Verezzi e di renderne noti i messaggi.

Verezzi si trova nella provincia di Savona, nel comune di Borgio Verezzi. Le apparizioni sono avvenute alla Cappella dei Campi (ora chiamata Cappella della Riconciliazione), alla Grotta della Natività ed alla Croce di pietra chiamata Croce dei Santi. La Croce, centro di questi fatti soprannaturali, è stata collocata nel 1664 sulla cima della collina, poco distante dalla chiesa Parrocchiale di S. Martino, ad opera (sembra) di alcuni Frati Francescani Cappuccini di ritorno da un pellegrinaggio in Terra Santa, ma è probabile che sia il frutto votivo di una missione popolare tenuta dai Padri Francescani.

Nel luglio del 1986 il sacerdote don Bruno Oddone ha dei sogni che lo invitano ad andare a Monte Croce di Balestrino, luogo dove dal 1949 al 1971 è apparsa la Madonna per 137 volte. Il sacerdote, che non si era mai interessato a quelle apparizioni, va a Monte Croce il primo
mercoledì di ottobre con la signora Lina Tognoli. La donna è cieca ma, giunta sul luogo delle apparizioni, vede un globo luminoso con all’interno la madonna. Per ringraziamento di questa visione il sacerdote propone di fare una novena alla Madonna e decide di salire a Monte Croce per nove mercoledì consecutivi. Prima partecipano poche persone, poi la notizia si divulga e si trovano a pregare insieme circa 500 persone. Durante questa novena, il mercoledì 5 novembre 1986, appare la SS. Vergine alla veggente di Balestrino per l’ultima volta come aveva promesso il 05/10/1971.

La Madonna dà un messaggio nel quale dice che il suo segno è la luce e che molti l’anno vista ed altri la vedranno ancora. Don Bruno decide di fare ricerche e chiede testimonianze scritte a coloro che hanno visto queste luci. Conosce il signor Sbarra Giuseppe, il quale racconta
che essendosi recato a Monte Croce per cacciare, un mattino alle ore 5, aveva visto una bellissima Signora vestita tutta di nero che gli aveva sorriso e fatto un saluto con la mano e poi era sparita; inoltre affermava di aver visto globi e raggi di luce posarsi sulla Cappella di Monte Croce.
Il signor Sbarra, in seguito, riferisce di altre visioni della Signora vestita di nero e di luci sfolgoranti. La Signora, sempre a Monte Croce di Balestrino, gli fa vedere visioni di fatti storici avvenuti in passato. La Signora chiede al signor Sbarra il dono di un vaso di ciclamino rosa
e promette di rivelare il suo nome. Il primo maggio del 1986 lo Sbarra, accompagnato da alcune persone, porta il vaso di ciclamino rosa a Monte Croce dove gli appare la Signora, sempre vestita di nero che dice : “ Sono l’Immacolata Addolorata ”. Lo Sbarra che abitava vicino a Verezzi, incomincia a vedere strani raggi di luce rosa che partendo da Monte Croce arrivano alla Cappella della Riconciliazione inondandola di luce, per poi dirigersi alla Grotta della Natività a da quì alla Croce dei Santi. Questo fatto si ripete per molte volte ed il veggente, richiamato da questi raggi si dirige sul posto; vede la Madonna vestita di nero sulla porta della Cappella e successivamente la vede ancora per tre volte. Il 02/06/1987 la Madonna gli indica un punto ben preciso davanti alla Cappella della Riconciliazione e dice : “ Qui scenderò solennemente il 7 del mese alle ore 10.30 ” e gli dà degli avvisi speciali.

Quel giorno 7 è la solennità di Pentecoste: il Papa a Roma, alle ore 10.30 inizia l’Anno Mariano e alle 10.30 a Genova muore P. Raschi.

Lo Sbarra con altre persone si trova davanti alla Cappella della Riconciliazione e alle ore 10.30 vede arrivare da Monte Croce uno sfolgorio di luce nel quale ci sono tutti i toni del rosa. In questa luce appare la Madonna vestita di rosa con il manto rosa filettato d’oro che le copre
il capo sino ai piedi ed un vestito rosa pallido con ai fianchi una cintura d’oro. Sul capo ha una corona di luce: con le mani tiene sul petto una piccola croce di luce e dal Braccio pende una corona del Rosario.

La Madonna si ferma in alto a circa 15 metri dal suolo, poi scende lentamente e si posa a terra ( dove ora c’è il recinto rotondo in ferro ), vi rimane cinque minuti, sorride ma non parla, poi lentamente risale dirigendosi verso la Croce dei Santi. Si pensava che la Madonna apparisse
nel luogo indicato solo quel 7 giugno, invece le apparizioni continuarono tutti i 7 di ogni mese alle ore 10.30.

Il Signor Sbarra cominciò ad avere visioni di P. Pio da Pietrelcina. La prima volta che gli appare è il 13/05/1988, festa della Madonna di Fatima, nella Cappella della Riconciliazione. Vede entrare un frate cappuccino anziano con in mano un secchio, un mestolo di rame ed una corda. Il veggente riconoscerà che quel frate cappuccino è P. Pio solo dopo aver visto una sua fotografia. P. Pio gli dice: “ Adesso tocca a me !”, e va al lato destro dell’altare, lega la corda al secchio e lo fa scendere nel pavimento. Nel frattempo la chiesetta si riempie di frati cappuccini giovani ed anziani. P. Pio tira su il secchio colmo di acqua purissima e fresca e sorridendo passa tra i frati e dà a ciascuno un mestolo d’acqua da bere; lo dà anche al signor Sbarra e poi tutto sparisce.

P.Pio appare un’altra volta nello stesso punto dove aveva calato il secchio nel pavimento, chiama il veggente perché si avvicini e gli dice: “ Scavate un pozzo per 14 piedi (m 4,60), troverete l’acqua che vi salva ”. Altre persone hanno avuto visioni di questo pozzo.
Dopo l’apparizione del 07/06/1987 il sacerdote don Bruno Oddone riprende il mercoledì di preghiera e di penitenza. Da quel momento tutti i mercoledì alle ore 8.00 del mattino si parte dalla Cappella della Riconciliazione verso la Grotta della Natività recitando il S. Rosario, per poi proseguire fino alla Croce dei Santi celebrando la Via Crucis. Durante queste funzioni del mercoledì e del 7 altre persone hanno visioni, locuzioni, vedono luci, sagome, colori.

La signora Lucia T. nella Cappella della Riconciliazione, durante le preghiere, ha visioni stupende che riguardano il passato, il presente, il futuro. Sarebbe troppo lungo descrivere tutto quello che lei vede, i consigli e le informazioni che riceve; tutto comunque è documentato con dichiarazioni firmate.

Tra queste persone c’è un nuovo veggente, il signor Mileto Piero di Bordighera. Egli vede segni premonitori, poi il 07/07/1989 alla Croce dei Santi gli appare P. Pio e il 12/07/1989 S. Martino Vs. Da allora continuano ad appare i Santi con l’ordine cronologico riportato nel presente libretto.

I Santi si presentano con coreografie particolari inerenti la loro vita terrena, ma non sempre parlano. Nel santuario di Maria Regina, quando don Bruno impone le mani per la benedizione speciale, il veggente va in estasi e con la sua voce dà la voce al Santo apparso, il quale dà il messaggio e dice il suo nome.

Dopo le apparizioni di 55 Santi, il 07/09/1990 alle ore 9.00, alla Croce appare la Madonna Regina dei Santi al signor Mileto. Da quel giorno la Madonna incomincia a dare messaggi per tutto il mondo.

Fonte: Trascrizione del testo originale DEL LIBRETTO “ CROCE DEI SANTI ” curato dal parroco don Montanari Sergio

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Dal Libretto "Croce dei Santi"

Messaggi di Gesù, della Madonna, di San Pio da Prietrelcina e dei Santi, apparsi a Verezzi dal 02/06/1987 al 07/09/1994


Questo libretto è stampato a cura del “ Gruppo Amici Devoti della Madonna Regina dei Santi ”. “In ossequio ai decreti della Sacra Congregazione dei Riti si dichiara che, a quanto viene esposto nella presente pubblicazione, non va data altra fede se non quella che meritano attendibili testimonianze umane e che non si intende in alcun modo prevenire il giudizio della Santa Chiesa Apostolica Romana ”.

Trascrizione e ristampa a cura di don Montanari Sergio, parroco di S. Martino in Borgio Verezzi.

( Questo libretto non è in vendita. Le eventuali offerte ricevute vengono utilizzate per la diffusione e la ristampa del libretto ).


INTRODUZIONE


Una introduzione a questo libretto “ La Croce dei Santi ” è necessaria e dovuta per capire il senso e il valore spirituale degli avvenimenti qui descritti. Non è mia intenzione dare alcun giudizio sulla natura soprannaturale delle visioni e apparizioni, ma semplicemente e serenamente, con gli occhi della fede, farne una lettura positiva e fruttuosa per quanti lo leggeranno. Invito, prima di tutto, a leggere integralmente il documento conciliare “Lumen Gentium” cap. V° intitolato : “ Universale Vocazione alla Santità nella Chiesa ”.


Il documento inizia al n° 39, dove si legge : “... Tutti nella Chiesa, sia che appartengano alla Gerarchia, sia che siano retti da essa, sono chiamati alla Santità secondo le parole dell’Apostolo : ‘... Sì, ciò che Dio vuole è la vostra santificazione’ ( 1 Ts. 4,3; cfr. Ef. 1,4 ) ”.

Il n° 40 lo riporto integralmente perché di grande importanza :

Vocazione universale alla santità

40.
Il Signore Gesù, maestro e modello divino di ogni perfezione, a tutti e a ciascuno dei suoi discepoli di qualsiasi condizione ha predicato quella santità di vita, di cui egli stesso è autore e perfezionatore: “ Siate dunque perfetti come è perfetto il vostro Padre celeste ” (Mt. 5,48). Mandò infatti a tutti lo Spirito Santo, che li muova internamente ad amare Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutta la mente, con tutte le forze (cfr. Mc. 12,30 ), e ad amarsi a vicenda come Cristo ha amato loro (cfr. Gv. 13,34; 15,12). I seguaci di Cristo, chiamati da Dio, non a titolo delle loro opere, ma a titolo del suo disegno e della sua grazia, giustificati in Gesù nostro Signore, nel battesimo della fede sono fatti veramente figli di Dio e compartecipi della natura divina, e perciò realmente santi. Essi quindi devono, con l’aiuto di Dio, mantenere e perfezionare con la loro vita la santità che hanno ricevuto. Li ammonisce l’Apostolo che vivano “ come si conviene a santi ”(Ef. 5,3 ), si rivestano “ come si conviene a eletti di Dio, santi e prediletti, di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di dolcezza, e di pazienza ” ( Col. 3,12 ) e portino i frutti dello Spirito per la loro santificazione (cfr. Gal. 5,22; Rm. 6,22). E poiché tutti commettiamo molti sbagli (cfr. Gc. 3,2), abbiamo continuamente bisogno della misericordia di Dio e dobbiamo ogni giorno pregare : “rimetti a noi i nostri debiti” (Mt. 6,12 ). E’ dunque evidente per tutti, che tutti coloro che credono nel Cristo, di qualsiasi stato o rango, sono chiamati alla pienezza della vita cristiana e alla
perfezione della carità, e che tale santità promuove nella stessa società terrena un tenore di vita più umano. Per raggiungere questa perfezione i fedeli usino le forze ricevute secondo la misura con cui Cristo volle donarle, affinché, seguendo l’esempio di lui e diventati conformi alla sua immagine, in tutto obbedienti alla volontà del Padre, con piena generosità si consacrino alla gloria di Dio e al servizio del prossimo. Così la santità del popolo di Dio crescerà in frutti abbondanti, come è splendidamente dimostrato nella Chiesa dalla vita di tanti Santi ” ( LG 40 ).


La “ Cappella della Riconciliazione ” è il luogo delle prime manifestazioni soprannaturali, prima di San Pio da Pietrelcina e poi della Madonna, che diedero questo nuovo nome alla Cappella chiamata “ Madonna dei campi ”. Qui San P. Pio chiese di scavare un pozzo a destra dell’altare. Qui ha inizio la preghiera del mercoledì e del 7 di ogni mese ( cfr. 07/08/1992 ). In questa cappella la presenza del pozzo, voluto da San P. Pio (cfr. 13/05/1988), è un richiamo all’acqua viva di cui ci parla Gesù nel Vangelo (Gv. 4,1-42); è un richiamo al Battesimo che ci ha resi figli di Dio,
ricordandoci la necessità frequente del lavacro della Riconciliazione (cfr. 04/11/1992; 07/12/1992; 07/03/1993).

Il nome “ Cappella della Riconciliazione ” dice il senso di questo luogo, ciò che noi dobbiamo fare per essere Chiesa viva, comunità dei redenti e credenti in Cristo. Qui siamo invitati a prendere coscienza della chiamata alla Santità, quali testimoni credibili dell’Amore di Dio per l’umanità. Tuttavia, dobbiamo essere consapevoli che non siamo perfetti, ma passibili di cadute, dalle quali possiamo risollevarci con la Grazia e la Misericordia di Dio e la forza della preghiera. Nel messaggio del 07/11/1991 e del 07/03/1994 Gesù invita “ tutti ad andare a Lui, ad entrare
nella sua Misericordia per avere ristoro alla nostra anima e avere in noi la Vera Vita ” (cfr. Mt. 11,28-30) (cfr. 21/07/1993; 07/08/1993; 01/06/1994). Il cammino di preghiera penitenziale, che dalla Cappella della Riconciliazione conduce alla Croce dei Santi, ci ricorda la necessità della preghiera costante, comunitaria e penitenziale. La preghiera e la penitenza sono una costante nei richiami della Madonna che invita a pregare per la conversione dei peccatori, per la pace nel mondo e nei cuori, ad osservare i Comandamenti di Dio e gareggiare nel fare il bene (cfr. 07/11/1990; 07/12/1990). Spesso siamo tentai di vedere un immediato risultato della preghiera fatta e, quando non lo si vede subito, subentra il tarlo della sfiducia e del dubbio; allora la Madonna ci esorta a “camminare sereni, senza scoraggiarsi, pensando alla gloria che ci attende in Paradiso ” (cfr. 07/01/1991).

Per sconfiggere la tentazione del male e di Satana, l’arma necessaria è la preghiera umile, fatta con fede viva e amore, unita alla rinuncia dei vizi (cfr. 07/10/1991). Un richiamo particolarmente importante ed ecclesiale ci è rivolto dalla Madonna nel messaggio del 07/11/1991 : “... Dio Padre si manifesta ufficialmente attraverso il Santo Vangelo e la sua Chiesa ”, e del 07/04/1993 : “ Lasciatevi guidare dalla Santa Chiesa che è per voi tutti guida e maestra ”. La Vergine Maria ci richiama all’obbedienza filiale alla Chiesa e alla gerarchia ecclesiastica, sottomessi al loro discernimento, impregnando la nostra vita del Vangelo e dell’insegnamento della Chiesa. Maria si manifesta “ Madre e Maestra ” premurosa che accompagna noi suoi figli incontro a Cristo (cfr. 07/01/1994; 07/02/1994), educandoci con pazienza e amore ad una vita cristiana coerente al Vangelo; ci invita a meditare le parole del Figlio Gesù stando in ascolto silenzioso “ per udire la voce di Dio che parla al nostro cuore e alla nostra coscienza ” (cfr. 03/02/1993); ci invita caldamente a meditare e a pregare con il cuore e con calma il Padre Nostro nel suo significato più profondo, pensando bene a tutto ciò che diciamo a Dio (cfr. 07/10/1993). Nella vita di ogni giorno, Maria ci guida a seguire Cristo fino alla Croce (cfr. Lumen Gentium 58,61-67), invitandoci ad imitare i Santi nelle scelte che portano al bene e alla vera fede, quindi accettando le prove e le sofferenze di ogni giorno. Ai piedi della Croce ( dove si conclude la prima parte del cammino di preghiera ) sono apparsi molti Santi di ogni tempo e di ogni stato di vita che si sono lasciati plasmare dalla Grazia di Dio. Essi, con una brave frase che sintetizza il loro cammino spirituale e dicendo il loro nome, baciano la Croce, riconoscendo in tal modo che solo nel Signore e nella sua Croce c’è la salvezza e la Vita Eterna. Crocifissi con Cristo e portando dietro a Lui e con Lui la propria croce, i Santi ci hanno lasciato la loro grande eredità spirituale, uno stile e un cammino di santità, che ci sprona ad impegnarci sempre più a glorificare Dio nella nostra vita e a testimoniarlo nell’amore ai fratelli :

“ Il popolo di Dio, attraverso la via stretta della Croce, possa dovunque diffondere il Regno
di Cristo Signore che abbraccia i secoli col suo sguardo, e preparare la strada alla sua venuta”
(cfr. Ad Gentes 1; Gaudium et Spes 58).


I Santi sono per noi maestri sulla via della santità e il loro esempio è un incoraggiamento continuo a perseverare, nonostante la fragilità umana, perché la nostra meta è di essere “ glorificati con Cristo ” (2 Timoteo 2,10 e seg.) “ nella gioia e gloria eterna ” (Lumen Gentium 49; 50; 51)
(cfr. 07/03/1993; 03/01/1994). La vita cristiana attinge la sua forza dall’Eucaristia “ fonte e culmine di tutto il culto e della vita della Chiesa ” (C.I.C. 897; Presb. Ordinis 5). Per questo motivo anche il cammino di preghiera penitenziale di ogni 7 del mese non si conclude alla Croce dei Santi ma nella chiesa, davanti all’altare, adorando Gesù Eucaristia e partecipando attivamente alla S. Messa, “ Sacrificio incruento ” (cfr. 15/09/1993). Qui si fa esperienza della presenza di Cristo che ci unisce a Lui e tra di noi. La comunione al Corpo e Sangue di Cristo ci fortifica nella volontà per dare testimonianza al mondo della nostra fede. L’Eucaristia celebrata, comunicata e adorata, è il “cuore” di ogni incontro di preghiera, perché ci rende capaci di cambiare radicalmente la nostra vita secondo la volontà e i desideri di Dio Padre. Nella Chiesa i Santi ci insegnano che l’Eucaristia porta all’amore per i fratelli, alla santità nella carità, fino alla testimonianza suprema del martirio, realizzando il comando di Gesù :

“ Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri. Nessuno ha un amore più grande
di questo: dare la vita per i propri amici ” (Gv. 15,12-13). “ Siate Santi, perché Io, il Signore Dio vostro, sono Santo ”. ( Levitico 19,2 )

Questo è quanto ci chiede la nostra dolce Madre, la Beata Vergine Maria, “ Madre della Chiesa e Regina dei Santi ” a nome di Gesù Cristo e di Dio Padre.

AMICI DEVOTI DI MARIA REGINA DI TUTTI I SANTI

E' un gruppo di fedeli nato dalle (presunte) apparizioni di Maria SSma, di Gesù e dei Santi a Verezzi dal 02 Giugno 1987 al 07 Settembre 1994. Appoggiato da don Bruno Oddone continua a salire a Verezzi ogni mercoledì e 7 del mese per pregare secondo le richieste della Madonna.
Recitano le tre parti del S. Rosario e la Via Crucis. Il 7 del mese si celebra la SS. Messa alla quale segue la preghiera per gli ammalati e il sacerdote impone le mani sui fedeli presenti. Se il 7 cade di domenica, dopo la SS. Messa si espone il SS.mo Sacramento per l'adorazione.
Lo scopo del gruppo è pregare per la santificazione dei sacerdoti e dei fedeli perchè ogni persona incontri il Signore Gesù e si incammini nella via della Santità che è per tutti, come testimoniano le apparizioni dei santi di ogni condizione, sacerdoti, religiosi, vescovi, papi, suore, laici.
Tutti siamo chiamati alla santità. Ognuno deve trovare il suo modo per realizzarla con la Grazia di Dio, la forza della preghiera, la frequenza ai Sacramenti, l'ascolto della Parola di Dio e la testimonianza della Carità. Ora sono pochi i fedeli che qui vengono, non più per le apparizioni che sono finite, ma semplicemente per pregare insieme con un po' di penitenza. Certo l'eco delle apparizioni attirava molta gente che è sparita quando le apparizioni sono finite, segno che la loro fede era solo ricerca del sensazionale. Non approfondendo la propria fede si rischia di cercare sempre e solo i fatti straordinari dimenticando che l'essenziale è l'unione con Dio e la sua conoscenza. I fatti qui avvenuti sono un forte richiamo ad "essere santi come Dio è Santo" come ci ricorda il Signore e l'invito del Concilio Vaticano II che ribadisce che "tutti siamo chiamati alla santità".
Il luogo stesso è un naturale richiamo alla preghiera, a mettersi in ascolto e in contemplazione di Dio. Qui tutto ci invita alla lode, al ringraziamento, alla preghiera del cuore, alla confidenza con Dio, a cambiare il cuore. Se forte è questo richiamo, è altrettanto forte l'insidia del maligno che allontana i cuori perché non cambino. E' l'eterna lotta tra il bene e il male, tra Dio e il maligno che cerca di spegnere la santità e la bellezza spirituale di questo luogo e di questi fatti perché l'invito a diventare santi è la sua sconfitta ed è invece il trionfo di Dio nel cuore degli uomini suoi figli.
Il contenuto dei messaggi dati in questo luogo è una guida alla santità, ad essere chiesa viva e vivificante nella società del nostro tempo.

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Fonte: www.parrocchiasanmartinoborgioverezzi.org

Si ringrazia il parroco don Sergio Montanari per questa segnalazione

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