Ci
serviamo, per la descrizione della storia di questa
eroica sorella, anche di quanto scrisse
Padre
Umberto M. Pasquale. |
A
Fatima la Madonna aveva detto nel 1917: «Gesù
vuole stabilire nel mondo la devozione al Mio Cuore
Immacolato».
E fu proprio Gesù ad agire in questo senso,
scegliendo un altro strumento per la realizzazione del Suo
piano divino: la serva di Dio, Alexandrina Maria da Costa di
Balasar, diocesi di Braga (Portogallo).
Dopo
dieci anni di malattia che l'aveva costretta sempre a letto
e che ella aveva offerto per la conversione dei peccatori e
per la riparazione eucaristica, il 30 luglio 1935 Gesù le
parlò e le manifestò i Suoi desideri.
Ecco il resoconto che Alexandrina diede al suo
direttore spirituale Padre Mariano Pinho.
"Dopo
la Comunione sentii una grande unione con Gesù.
Qualche momento dopo udii che mi chiamava dicendomi: «Mia
figlia, Mia cara regina, ti ho elevata a sposa del Re Sacramentato.
Continua la tua breve missione.
Finché vivi prega
per i ciechi, per i poveri peccatori.
Ne hai ancora molti
da condurre sui Miei sentieri.
Io sono il Cammino, la
Verità e la Vita. Conducili
perché Io sia amato.
Non
lasciarmi solo nei Miei Tabernacoli, neppure un momento.
Io aspetto anime che Mi amino come tu Mi ami, ma
non ne ho. Sono tanto
dimenticato! Anzi,
sono tanto offeso!
Abbi pietà del tuo Gesù.
Guarisci con la tua riparazione questa lebbra tanto
contaminatrice. Scrivi
al tuo Padre
Spirituale che, in prova dell'amore che hai verso la Mia
Madre Santissima, voglio che si faccia ogni anno un Atto
di Consacrazione del mondo intero in uno dei giorni da
te scelti (Assunzione, Candelora, Annunciazione) chiedendo a
questa Vergine senza macchia di peccato di confondere gli
impuri, affinché cambino strada e non Mi offendano.
Come ho chiesto a Santa Margherita Maria Alacoque
che il mondo sia consacrato al Mio divin Cuore, così
chiedo a te che sia consacrato a Lei con una festa solenne»......
Rileggendo
questo stupendo messaggio, possiamo notare come, fin dalle
prime parole, Gesù si rivolse ad Alexandrina chiamandola "regina
e sposa del Re Sacramentato"
e quindi Sua sposa e regina.
In realtà, però, questi titoli spetterebbero solo a
Maria Santissima. Se
Gesù li rivolge ad Alexandrina è perché "vede"
Sua Madre in lei. Questa
è la potenza della Consacrazione vissuta.
Alexandrina amava Maria al punto da essersi
spiritualmente identificata con Lei, e questo, come vedremo
successivamente, è il significato più profondo della
Consacrazione: trasformarsi in Colui a cui ci consacriamo!
Ma era proprio Gesù a parlare in quel modo ad
Alexandrina?
Che
l'iniziativa sia partita da Gesù ce lo provano due lettere
di Monsignor Vilar, rettore del Seminario portoghese a Roma,
alla stessa Alexandrina: "Nella prima visita al Santo
Padre esporrò i desideri del Signore......, Speravo di
poterle dare notizie sulla Consacrazione richiesta da Gesù
con tanta insistenza, ma sfortunatamente non so ancora
nulla". Quando,
nel 1935, Padre Mariano Pinho ricevette il suddetto
resoconto di Alexandrina, si chiuse in un certo riserbo.
Egli stava ancora studiando diligentemente
quell'anima che il Signore gli aveva affidata e non si
decideva a rendere pubbliche quelle esperienze mistiche.
Alexandrina allora, da quel giorno, come si legge nei
suoi scritti, alla sua preghiera di offerta a Gesù aggiunse
anche l'offerta di tutta se stessa come vittima di
espiazione, con le parole: "mi offro vittima per la
Consacrazione del mondo al Cuore di Maria".
L'anno che seguì fu, per la giovane, fonte di grandi
sofferenze spirituali.
Intanto,
nel maggio 1936 l'Episcopato portoghese, riunito a Fatima,
fece voto di ritornarvi in assemblea plenaria se il Paese
fosse stato liberato dal pericolo rosso così prossimo: la
rivoluzione comunista della Spagna avrebbe potuto
infiltrarsi facilmente in Portogallo.
Agli esercizi spirituali che si tennero per i Vescovi
predicò proprio Padre Pinho, che ne approfittò per
accennare, anche se molto lontanamente alla convenienza di
chiedere al Santo Padre la Consacrazione del mondo al Cuore
di Maria. Avutone un
assenso generale e la promessa che l'Episcopato avrebbe
fatto, a sua volta, uguale domanda a Roma, egli stesso stilò
il documento in lingua latina; documento però che sarà
mandato alla Santa Sede solo nel 1938.
Il
parere favorevole dei Vescovi servì a Padre Pinho anche per
fugare ogni esitazione e dubbio sul caso della sua figlia
spirituale. Un'altra
conferma gli venne da una lettera di Alexandrina datata il
giorno 10 settembre di quell'anno, dove si leggono queste
parole di Gesù:
«Dì
al tuo Direttore che
questo flagello [la guerra civile spagnola] è un
castigo, è l'ira
di Dio. Castigo
per richiamare: voglio salvare tutti!
Sono morto per tutti.
Non voglio essere offeso e lo sono tanto;
nella Spagna e in tutto il mondo. ll grande il pericolo che
si estendano ovunque questi atti di barbarie.
E ora ti
dirò come sarà fatta la Consacrazione del mondo alla
Madre degli uomini e Madre Mia Santissima: prima a
Roma dal Santo Padre, poi dai Sacerdoti in tutte le Chiese;
sarà invocata come Regina del Cielo e della terra, Signora
della vittoria. Se
il mondo si convertirà e cambierà strada, Ella regnerà e,
per mezzo Suo, si otterrà la vittoria».
Ora,
con il senno di poi, possiamo affermare che i desideri di
Gesù non sono stati realizzati e le conseguenze del nostro
peccato furono così disastrose che nessun uomo potrà
dimenticare gli anni della seconda guerra mondiale.
Intanto,
Deolinda, sorella di Alexandrina, si recò a Braga a
consegnare di persona la lettera, con il testo di Gesù, a
Padre Mariano Pinho, il quale fece una smorfia che turbò
assai la poveretta. Poi,
decise di mettersi in viaggio con Deolinda per Balasar.
Parlò a lungo con Alexandrina e ripartì lasciando
le due sorelle nella tranquillità.
Il giorno dopo, 11 settembre 1936, scrisse una
petizione al Cardinale Pacelli, allora Segretario di Stato,
per la Consacrazione del mondo.
Il 31 maggio 1937, la Santa Sede incaricò Padre
Antonio Durao S.J. di recarsi a Balasar per esaminare il
"caso della Consacrazione del mondo" e interrogare
l'ammalata.
All'ottima
relazione dell'esaminatore, il Provinciale dei Gesuiti
aggiunse una postilla in cui diceva: "Non si può
dubitare della sincerità e della virtù della ragazza.
Ma poiché non presenta nessun segno col quale si
possa esternamente provare l'origine divina di quelle
locuzioni che la medesima afferma di avere, rimane sempre la
possibilità di qualche illusione".
Il
Signore accettò la sfida.
Nell'ottobre
1938 diede ad Alexandrina le sofferenze della Sua Passione,
visibilissime dai presenti.
Gesù disse alla veggente: «E'
questo il segno
che Io dò perché il Santo Padre
creda essere Mia Volontà che si consacri il mondo al
Cuore Immacolato della Madre Mia».
Il fenomeno, impressionantissimo, iniziò il 3 ottobre
1938 e si ripetè tutti i venerdì. Il 13 gennaio 1939, alla
presenza di un secondo esaminatore, Monsignor Vilar,
incaricato dalla Santa Sede, Gesù fece udire la Sua voce
attraverso le labbra di Alexandrina:
«Vogliono
prove? Eccole.
E sono ormai tante.
Tu soffrirai
questo fino a che il
Santo Padre consacrerà il mondo alla Madre
Mia benedetta!».
Il
20 gennaio 1939 Gesù disse ancora ad Alexandrina: «Il
mondo è sospeso ad un filo fragilissimo.
Il Santo Padre si
decida a consacrarlo alla Vergine o verrà il castigo. L'Immacolata
ha la medicina per tutto.
Ma fino a che non avverrà
la Consacrazione, crocefiggerò la Mia Alexandrina».
Anche questo particolare si è avverato.
La Serva di Dio ebbe la passione esterna (quindi
segno tangibile della volontà di Gesù) fino al 27 marzo
1942, pochi mesi prima del giorno in cui il Papa decise la
Consacrazione. Intanto, però, era scoppiata la 2° guerra
mondiale!!
Il
20 marzo 1939, poco dopo l’elezione del nuovo Pontefice,
Pio XII, Gesù disse ad Alexandrina: «Sarà
questo Papa
che consacrerà il mondo al Cuore della Mia Madre benedetta».
Intanto,
anche Suor Lucia di Fatima, su invito del Cielo, faceva
pressioni affinché il Papa consacrasse la Russia al Cuore
Immacolato di Maria e il 2 dicembre 1940 scrisse una lettera
a Pio XII in cui si legge:
“…
in varie comunicazioni intime, nostro Signore non ha
tralasciato d’insistere in questa richiesta, promettendo
ultimamente, se la Santità Vostra si degnerà di fare la
Consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria, con
menzione speciale della Russia, e di ordinare che in unione
con la Santità Vostra facciano detta Consacrazione tutti i
Vescovi del mondo, di abbreviare i giorni della tribolazione
con cui ha stabilito di punire le nazioni per i loro
delitti, con la guerra, la fame e le varie persecuzioni alla
Chiesa e alla Santità Vostra.
Mi dispiace veramente, Santissimo Padre, per le
sofferenze della Santità Vostra!
E, per quanto mi è possibile, con le mie povere
orazioni e sacrifici, cerco di diminuirle vicino al nostro
buon Dio e all’Immacolato Cuore di Maria…”
Nel
succitato brano della lettera di Lucia sono dette
chiaramente le condizioni dettate dal Cielo per la
Consacrazione e la conseguente conversione della Russia: la
Chiesa nel suo insieme, e cioè il Papa e tutti i Vescovi
(evidentemente i fedeli coi loro Vescovi) devono consacrare
la Russia!
Nel
1942, finalmente, parlando con esultanza ad Alexandrina da
Costa, Gesù preannunciò: «Il
cuore del Papa, cuore
d’oro, ha deciso di consacrare il mondo al Cuore di Maria!
… Che fortuna,
che gioia per il mondo di essere consacrato,
di appartenere come mai prima alla Madre di Gesù;
apparterrà tutto al Cuore di Maria». (22 maggio 1942)
Alcuni
giorni dopo, Gesù disse ancora: «Ave
Maria, Madre
di Gesù! Onore,
gloria e trionfo al Suo Cuore Immacolato!
Ave Maria, Madre dell’universo!
Chi non vorrà appartenere
alla Madre di Gesù, Signora della vittoria?
Il mondo
sarà consacrato al Suo Cuore Santissimo!».
Questo avvenne nell’ottobre seguente.
Aderendo alla
supplica dell’Episcopato portoghese, nel 25° anniversario
delle apparizioni della Madonna a Fatima, il 31 ottobre
1942, Papa Pio XII consacrò il mondo al Cuore Immacolato di
Maria: A Voi, al Vostro Cuore Immacolato, noi, in
quest’ora tragica della storia umana, affidiamo,
rimettiamo, consacriamo non solo la Santa Chiesa … ma
anche tutto il mondo straziato da feroci discordie…”
(Consacrazione fatta a Roma in lingua portoghese, via
radio).
Quando
Alexandrina seppe, da Padre Mariano Pinho, che Suor Lucia,
il 2 dicembre 1940, aveva fatto al Santo Padre la stessa
richiesta di Consacrazione, ne gioì ed affermò: “Sono
contenta! Così non
ci sarà più bisogno di fare il mio nome in questo
argomento”.
Ma più che il riconoscimento delle creature (che
comunque non mancò e non manca tuttora) vale quello di Dio.
Gesù, infatti, l’ l ottobre 1954 dirà ad
Alexandrina: «Come
per mezzo tuo fu
consacrato il mondo alla Mia Madre benedetta,
fa’, sposa amata, che si accenda in tutti i cuori l’amore
ai nostri Cuori».
Un
anno dopo, Alexandrina, che aveva santamente concluso la sua
missione terrena, fu accolta trionfalmente in Cielo, ma
sulla terra sarà sempre ricordata come la serva del Signore
che, manifestandoci la Volontà di Dio, contribuì in modo
determinante alla Consacrazione del Mondo al Cuore
Immacolato di Maria. Quindi,
attribuire tale Consacrazione a Fatima, pur riconoscendole
un’influenza non indifferente perché a Fatima avvenne la
grande rivelazione del Cuore di Maria, è travisare la
storia.
Lo
ha confermato un colloquio avuto da Padre U.M. Pasquale con
la veggente Suor Lucia il 5 agosto 1978 nel Carmelo di
Coimbra. Alla
domanda: “Qualche volta la Madonna le ha chiesto la
Consacrazione del mondo al Suo Cuore Immacolato?”, Suor
Lucia ha risposto: “No, no, Padre, mai!
Nel 1917, a Fatima, ci ha detto: «Ritornerò
a chiedere la
Consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato
e la pratica dei primi sabati».
Nel 1929 a Tuy riapparve per dirmi: «E’
giunto il tempo di chiedere al Santo Padre
la Consacrazione di quella nazione per evitare le guerre
e la persecuzione alla Chiesa»…...
(Bibliografia:
Umberto M. Pasquale, Sotto il cielo di Balasar, Postulazione
Salesiana, Roma) |