La conversione (Natale 1886)

La famiglia al completo è stata alla messa di mezzanotte nella cattedrale di Saint-Pièrre.  

Al ritorno a casa era prevista un'altra cerimonia: l'apertura dei doni di Natale,contenuti nella magica scarpina nel caminetto della cucina.Ma in quella notte l'incanto si spezza.Mentre Teresa sale la scaletta che porta al primo piano,per cambiarsi d'abito,il papà,stanco,non riesce a trattenersi:" E' una sorpresa troppo puerile per una giovinetta già grande come Teresa;spero che quest'anno sarà l'ultimo!".

Teresa sente,i suoi occhi si riempiono di lacrime,mentre la sorella Celina le dice sottovoce:" Non tornare giù subito;piangeresti troppo guardando le sorprese alla presenza del babbo". Ma Teresa è ormai cambiata:dopo aver deposto il suo mantello,scende con un sorriso smagliante. "Gesù fece in un istante il lavoro che io non avevo saputo compiere in dieci anni,accontentandosi della mia buona volontà che non mi venne mai meno". Aveva superato il suo egocentrismo. 

L'anno 1887 è per Teresa un anno di crescita fisica,intellettuale,morale. Ella si rafforza sempre di più nella convinzione che deve entrare al Carmelo più presto possibile per pregare e donare la propria vita per i peccatori.

Di questa vocazione,ella ha già parlato il 29 maggio,domenica di Pentecoste,a suo padre,il quale in un primo momento solleva delle difficoltà per la giovane età della ragazza,ma poi acconsente. Egli permette che Leonia tenti per la seconda volta di accostarsi alla vita religiosa presso la Visitazione di Caen. Al Carmelo di Lisieux,Paolina (divenuta suor Agnese di Gesù) approva il desiderio di Teresa,seguita in questo da tutta la comunità. Invece lo zio Isidoro Guerin,che dopo la morte della mamma è il tutore legale delle sue nipoti, vi si oppone decisamente.Ma c'è un ostacolo ancor più grave,quello del superiore del Carmelo:monsignor Delatroette,che non accetta nessun postulante prima dei ventuno anni. Anche il ricorso al vescovo di Bayeux ottiene un rifiuto. Troppo giovane. Non resta che il ricorso al Santo Padre e questa ragazzina di 14 anni non esita un solo istante a convincere suo padre perché la porti a Roma dal papa.

Il 4 novembre 1887,Louis Martin parte con le figlie Celina e Teresa per un grande viaggio in Italia. A Parigi raggiungono un pellegrinaggio di quasi duecento persone,a cui partecipano parecchi sacerdoti,che vanno a Roma per rendere omaggio a papa Leone XIII.Attraversata la Svizzera, si passa da Milano,Venezia,Padova,Firenze,Loreto.Il 13 novembre arrivano a Roma e si trattengono una decina di giorni.Celina e Teresa sono entusiaste per i ricordi dei martiri e la visita di tante chiese,catacombe e monumenti.Ma il pensiero di Teresa è concentrato sull'udienza del Santo Padre,che ha luogo il 20 novembre. Il pontefice,alla sua richiesta, le disse:" Va bene,voi entrerete se il buon Dio lo vuole."

Grazie all'aiuto di monsignor Reverony il 28 dicembre il vescovo concede l'autorizzazione a Teresa di entrare al Carmelo; cosa che si verificherà il 9 aprile 1888.

Nel viaggio a Roma Teresa aveva visto quanti preti fragili e bisognosi di aiuto spirituale ci fossero; da lì ella decise che una volta entrata al Carmelo avrebbe offerto le sue preghiere per la santificazione del clero.

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