Firenze: 24 marzo 1252
- La Madonna Annunziata -
"MIRACOLO,
MIRACOLO" |
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Lo splendido
Santuario della Santissima Annunziata in Firenze è legato alle
origini dell’Ordine dei Servi di Maria. Mentre Firenze è sconvolta
da lotte fratricide, sette mercanti, membri di una compagnia di
devoti della Madonna, decidono di raccogliersi in solitudine per
iniziare una vita di penitenza e di contemplazione, con
particolare devozione verso la Madonna Addolorata.
Verso il 1245,
si ritirano sul Monte Senario,
presso Firenze e danno inizio all’Ordine dei Servi di Maria.
Ben presto però due di loro, Bonfiglio dei Monaldi e Alessio dei
Falconieri, dovendo frequentemente scendere a Firenze per la questua e
per la predicazione, costruiscono una piccola cappella fuori delle mura
della città, come punto di riferimento e di appoggio della loro
attività, e ne affidano in seguito la decorazione ad uno dei migliori
pittori del tempo, certo Bartolomeo, (forse Bartolomeo da Siena che
dipingeva in Firenze fin dal 1236), uomo di rara bontà, di grande fede e
di singolare devozione verso la Santa Vergine. Scelgono come tema del
dipinto principale il mistero dell’Annunciazione, inizio di tutta
l’opera della Redenzione, la quale si conclude con la morte di Gesù
sulla croce; ai piedi della croce vi è Maria Addolorata, per la quale
essi hanno una particolarissima devozione. Così l’Annunziata si
ricollega all’Addolorata.
Nel 1252 il pittore inizia il suo lavoro che procede con celerità.
Dopo un tempo ragionevole, la prima
parte del quadro è completata; resta però il compito più difficile,
raffigurare i volti dell’Angelo e della Vergine. Compreso della
particolare difficoltà, si raccomanda con fervore a Dio ed alla Madonna,
e riprende, pieno di coraggio e di speranza, il suo lavoro. I pennelli
ed i colori scorrono fluidi; in poco tempo il volto dell’Angelo è
completato e le sue sembianze appaiono così perfette che lo stesso
pittore ne rimane meravigliato. Rincuorato da questo primo successo,
tutto fiducioso in Dio e nella Beata Vergine, riprende con entusiasmo il
lavoro per iniziare il volto della Madonna.
Ma, appena prende in mano i
pennelli, è colto da un improvviso sonno che lo costringe a sospendere
ogni cosa. Quando si desta, meravigliato per quel sonno così
inspiegabile, riprende la tavolozza ed i pennelli per continuare
l’opera. Ma, come alza gli occhi, vede il dipinto già completato ed il
volto della Vergine mirabilmente tratteggiato da mano invisibile.
Pieno di stupore e di confusione, fuori di sé, grida «Miracolo!
Miracolo!». Accorrono i religiosi ed i fedeli presenti in chiesa e
trovano il pittore inginocchiato, con le lacrime agli occhi, che non
si stanca di fissare il volto celestiale della Madonna. Al racconto
del fatto miracoloso, estasiati anch’essi dalla bellezza paradisiaca
di quel volto, pieni di devozione intonano inni di lode e di
ringraziamento al Signore ed alla Vergine.
La notizia vola! Accorrono i
Fiorentini che rimangono meravigliati della bellezza di quel volto, ed
invogliati a presentare alla Madonna preghiere e suppliche di grazie;
Maria esaudisce quelle fervide preghiere e concede favori tanto che,
quel giorno, è proclamata
«Madonna Santa Maria
Madre di Grazie», come è
scritto ai piedi dell’Immagine.
«Il fatto miracoloso avvenne, come accennato, nell’anno 1252, e molto
probabilmente tra il 24 e 25 marzo».(1)
Il dipinto ritrae la modesta camera della Vergine, dove si presume sia
avvenuto l’annuncio dell’Angelo. A destra Maria siede su una seggiola a
spalliera, con il volto rivolto soavemente in alto, mentre pronuncia le
parole «Ecce Ancilla Domini,
fiat...». L’Angelo, riverente,
si inchina con le braccia incrociate sul petto e gli occhi modestamente
rivolti a terra. In alto la figura dell’eterno Padre che benedice e la
Colomba, simbolo dello Spirito Santo. Il volto della Madonna si
distingue da tutto il resto del dipinto per bellezza e grazia
celestiale, tanto che artisti, come Michelangelo, lo hanno sempre
ritenuto fatto non da mano d’uomo, ma da Angeli.
Don Mario Morra
SDB
(1) Da I Santuari d’Italia, Luglio 1929.
IMMAGINI:
1 L’immagine miracolosa della
Santissima Annunziata a Firenze, dipinta da un ignoto toscano del XIV
secolo.
Fonte: RIVISTA MARIA AUSILIATRICE
marzo 2005
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