IMPORTANZA DEL MESSAGGIO PER I FIGLI DI MARIA

Marienfried e S. Luigi Maria Grignion de Monfort

Per molte persone S.Luigi Maria Grignion non è più uno sconosciuto. E' stato proclamato santo dalla Chiesa nel 1947. La sua canonizzazione avvenne così nel tempo in cui cominciava a fiorire e maturare ciò per cui egli aveva combattuto e lavorato. Egli coniò la parola "scambio del cuore" che anche la Madonna ha pronunciato a Marienfried.

Luigi Maria Grignion visse in Francia. Nacque il 31 gennaio 1673 a Monfort-sur Meu, e morì già a 43 anni, durante una missione al popolo. La sua vita fu tutta intessuta di attività, sacrificio e sofferenza. Il suo lavora fu tutto per Gesù Crocifisso, al cui servizio egli voleva condurre i giovani. Il segreto di tutta la sua attività fu l'amore a Cristo, infiammato dal grande amore alla Madonna, la Mediatrice di tutte le grazie.

Il suo motto era: "A Gesù per mezzo di Maria!".

Egli capì che noi amiamo tanto più Gesù, quanto più Lo amiamo nello spirito di Maria. E per questo egli desiderava ardentemente possedere il Cuore di Maria per poter servire Cristo nello spirito del di Lei amore. Dio ha dimostrato con segni e miracoli, che ciò si adempì miracolosamente. Per questo Dio lo ha scelto come apostolo e maestro della vera Imitazione di Cristo davanti agli occhi di tutto il mondo. Nei suoi preziosi scritti che ha pubblicato, egli vuol portare alla imitazione di Cristo condotti come per mano da Maria. Le sue istruzioni mostrano la via alla "donazione totale a Nostro Signore Gesù Cristo per le mani di Maria". Non è forse questo anche il programma che la Madonna ha proposto al mondo a Marienfried? Ciò che Grignion tanto tempo prima aveva stabilito e proposto alla Chiesa nei suoi scritti, fu poi confermato personalmente dalla Madonna nelle apparizioni di Marienfried. Essa dice: "Cristo è così poco conosciuto, perchè io non sono conosciuta". Ne deriva che non si può avere un amore profondo a Cristo senza un profondo amore a Maria. Dove è Maria, ivi è suo Figlio, e dove è suo Figlio, ivi è la Madre sua.

Luigi Maria Grignion non fu solo un grande maestro della Chiesa, ma anche un profeta. Si può credere con certezza che egli scrisse la sua dottrina mariana per la fine dei tempi, tutta dietro illuminazione dello Spirito Santo. Dai suoi scritti si capisce che egli era ispirato e che poté anche vivere in ispirito il frutto della sua dottrina. Egli dice: "Non senza fondamento si può pensare che verso la fine dei tempi Dio susciterà grandi uomini pieni di Spirito Santo e dello Spirito di Maria. Per loro mezzo la nostra Signora opererà cose meravigliose nel mondo, per rompere il dominio del peccato e per costruire il Regno di Cristo, suo Figlio, sulle rovine del mondo corrotto".

Benchè Grignion apparentemente ottenesse poco successo e riconoscimento, egli potè tuttavia fondare una congregazione maschile e una femminile, che ebbe il compito di far conoscere il valore della sua dottrina e di diffonderla. Col passare del tempo le congregazioni dovettero attraversare delle prove e subire persecuzioni. Ma esse sono rimaste fedeli al loro fondatore e lavorano ai nostri giorni ancor più di un tempo. Esse operano nel silenzio. Ciò corrisponde anche alla volontà della Madonna, che dice nel messaggio: "Io devo ritirarmi con i miei figli. Io opererò cose meravigliose nel nascondimento, finché il numero delle vittime sarà completo. Dipende da voi abbreviare i giorni delle tenebre". I tempi a venire dimostreranno che le cose più grandi per la gloria di Dio sono state fatte dagli umili e dai piccoli. Lo scopo principale della dottrina di Grignion sta in questo: preparare i fedeli a una consacrazione totale a Gesù Cristo come vittime, e condurli a questo grandissimo ideale. Questa consacrazione a Cristo attraverso la donazione totale a Maria è diventata una convinzione nella Chiesa cattolica. Essa è anche il germe nascosto da cui è nata la diffusione e la formazione dei tanti gruppi mariani nel corso degli ultimi decenni e secoli. Si riconosce sempre di più che proprio la consacrazione a Maria è la premessa per una più profonda unione di vita con Cristo. Solo colui che si consacra a Dio con tutto il cuore rende evidente che vuol fare qualcosa di straordinario per il Signore Iddio. E Dio dà ad ogni volonteroso la sua approvazione e la sua risposta. Ma Dio prima prova e purifica i cuori per vedere a quale lavoro essi possano servire.

Barbara, veggente di Marienfried, aveva già fatto segretamente, alcuni anni prima delle apparizioni, la consacrazione a Maria, secondo il Grignion. Così si era messa al servizio della Madonna. Con i "Messaggi" essa si era caricata sulle spalle un peso gravissimo: la croce del Signore. Ma Dio desidera che ogni uomo sia là dove Egli vuole, e che "porti la croce che Lui gli impone". E' sempre la croce del Signore. Il suo termine è sempre il Golgota.

Marienfried e i Santi Angeli

E' un fatto addirittura essenziale per il messaggio di Marienfried che gli Angeli occupino un posto così significativo sia nella vita della veggente, come pure nei messaggi. "L'Angelo della grande Mediatrice di grazie" viene da lei e le ordina di pregare per singole persone: per sacerdoti, per moribondi, ma soprattutto per il S.Padre.

Barbara domandò un giorno ad Anna Humpf: "Chi è il 'Pastor Angelicus'? Durante la notte mi sono svegliata: la mia stanza era illuminata. Pensando di aver dimenticato di spegnere la luce, io girai l'interruttore. Ma la stanza rimase illuminata. Improvvisamente vidi in questa luce una figura che disse: "Io sono l'Angelo della grande Mediatrice delle grazie. Oggi devi pregare per il "Pastor Angelicus". Egli ha grandi preoccupazioni. Domani è il suo grande giorno". Anna potè spiegare che il "Pastor Angelicus" (l'angelico pastore) era il Papa Pio XII che, secondo la vecchia profezia di S.Malachia, porta questo titolo e il suo grande giorno era l'anniversario della sua incoronazione, che infatti avvenne il giorno dopo. Poichè questo Angelo la svegliava spesso di notte per farla pregare, divenne troppo per lei, tanto che si lamentò ed espresse il desiderio di poter dormire indisturbata. Ma poichè un giorno venne da lei una persona per cui aveva dovuto pregare e l'assicurò sull'esito della sua preghiera, essa ne fu impressionata, e non si lamentò più.

Spesso riceveva anche l'ordine di andare a pregare in Chiesa anche a tarda ora. In questo caso essa poteva entrare in Chiesa, anche se essa era chiusa.

Nella notte del 25 maggio, fu invitata dall'Angelo ad andare di nuovo alla piccola cappella. Appena arrivata, vide l'Angelo in piedi a sinistra del quadro. Egli fece un segno con la mano verso destra, dove essa vide in piedi la "Signora". Molto impressionante fu l'esperienza con gli Angeli il 25 giugno 1946. Essa vide grandi schiere di "figure bianche".

"Quando la Signora cessò di parlare, subito si fece attorno a Lei una schiera di figure che indossavano lunghe vesti bianche; si inginocchiarono a terra, e si inchinarono profondamente. Recitarono il magnifico inno alla SS.Trinità. All'inizio lo si disse un "canto nuovo"; poi una parte di essi aveva recitato un'altra preghiera al Padre. Come un'eco altri ripeterono la medesima parte. Poi, di nuovo, un gruppo numeroso cantò: "Santo, Santo, Santo". Quando fu finita la preghiera, l'angelo disse a Barbara di rispondere. Essa ripetè la preghiera. Dopo l'Amen, l'angelo disse: "Tu grande Mediatrice delle grazie". Barbara rispose: "Prega per noi!"

Dai fatti citati risulta chiaro che il ciclo delle apparizioni di Marienfried è stato preparato dagli Angeli. Ma c'è un fatto che si può sempre constatare nella storia della Chiesa: gli Angeli prestano i loro servizi alle persone che si mettono totalmente a disposizione di Dio. Gli Angeli vogliono mettere gli uomini al loro vero posto per il servizio di Dio. Essi sono gli esecutori del divino Volere. Dio li usa come messaggeri, come collaboratori nell'opera della Redenzione, come Egli usa anche gli uomini che si mettono a Sua disposizione.

Egli mandò un angelo a Tobia, per indicargli la strada. A Pietro in carcere, mandò un angelo per condurlo fuori. AL SIGNORE nell'Orto degli Ulivi mandò un angelo per confortarlo. Così gli angeli stanno come fratelli a fianco degli uomini per aiutarli a compiere la volontà di Dio. Essi vogliono indirizzare tutto alla gloria di Dio, e non cessano mai di servire alla causa di Dio. La scelta, con o contro Dio, avvenne in cielo tra le schiere degli Angeli. Lucifero si rivoltò, perché voleva essere come Dio. San Michele e gli angeli fedeli a Dio insorsero contro di lui, e lo precipitarono con il suo seguito nell'abisso. Ora la lotta continua sulla terra contro Dio, perchè non ci fu più posto per loro in cielo (Apoc. 12, 8).

Ora, spinti da un odio feroce, gli angeli ribelli escono dall'inferno per spingere gli uomini contro Dio per farli loro servitori. Ma gli angeli vittoriosi e fedeli stanno a fianco degli uomini e offrono il loro aiuto e la loro protezione. Essi parlano agli uomini con la voce della coscienza. Chi presta loro ascolto non cade sotto l'influsso malefico e non cede alle tentazioni del Maligno. Maria è la Regina degli Angeli. Chi si mette al suo servizio, si mette pure a disposizione degli Angeli. Essi coopereranno in ogni occasione nella quale Maria darà un incarico a una persona.

Essi ci insegnano anche ad essere perspicaci ascoltatori dei desideri di Maria. La loro voce i fa sentire solo nel silenzio, nella meditazione e nella preghiera. Noi ci dobbiamo quindi raccogliere sempre "nella cella interiore", perchè l'angelo ci possa parlare. Nella preghiera, nella meditazione, noi riusciamo a scoprire quanto Mara soffre per i suoi figli fuorviati. Ella desidera che tutti siano salvi. Nella preghiera ci viene chiarito il mistero della riparazione, e noi impariamo, in unione con il Cuore materno di Maria, ad amare le pecorelle smarrite e per le quali Egli si è sacrificato. Maria, con la preghiera riparatrice, ci conduce nel centro del Cuore di suo Figlio. Ci affida i "suoi ordini di pregare", perchè tantissimi suoi figli aspettano il Suo aiuto". (Messaggio del 25 giugno).

Gli Angeli portano a onorare e glorificare il Signore, e desiderano veder compiuta ovunque la volontà di Dio. Se noi siamo disposti a fare la volontà di Dio, gli Angeli di Dio si mettono al nostro fianco. Noi possiamo fidarci del loro fraterno consiglio, possiamo camminare e parlare con loro come con le persone. Essi ci sono vicini come fratelli. Solo colui che li stima e li ascolta con attenzione avvertirà la loro presenza.

Gli Angeli non riposano: essi operano giorno e notte, perchè anche il Maligno non si dà pace. Là dove Satana intacca gli interessi di Dio, è presente anche l'Angelo di Dio. La battaglia si svolge attorno all'uomo, che con il suo libero arbitrio, deve decidersi con, oppure contro, Dio. Nel momento in cui si stava giocando il destino dell'umanità, Maria, la Regina degli Angeli, ha pronunciato in nome di tutti gli uomini la parola che ha trovato la maggiore risposta d'amore presso Dio:

"Io sono l'Ancella del Signore, sia fatto di me secondo la tua parola".

Da quando l'Arcangelo Gabriele sentì questa parola piena di fede e di fiducia, egli sta a fianco degli uomini, e vorrebbe imprimere in tutti lo spirito di Maria, perchè Ella ha trovato grazia presso Dio" e vuole che anche noi troviamo grazia davanti a Dio.

Le prove, a cui sono sottomessi gli uomini, le molte tentazioni e gli astuti assalti del demonio possono sempre essere vittoriosamente superati se si ascolta la voce dell'Angelo. Per vincere una tentazione ci vuole sempre lo spirito di sacrificio che mette in fuga il nemico, perchè con esso si cammina sulla via del Signore. L'uomo deve affrontare le tentazioni più terribili quando dubita della presenza di Dio e dubita della Divina Provvidenza e dell'aiuto della grazia. Ci può essere di conforto ciò che la Madonna disse in questo messaggio: "Io ho bisogno di vittime. Le grazie più grandi si possono avere solo a prezzo di questi dolori".

In queste prove e sofferenze noi siamo uniti al Signore nell'Orto. Se, noi nella notte della tentazione abbiamo per lo meno fiducia e ci offriamo incondizionatamente, senza dire una parola o senza fare delle domande, allora il Padre che è nei Cieli manderà anche a noi un angelo come a Gesù nel Getsemani. Egli ci darà forza, affinchè possiamo percorrere la Via Crucis di Gesù fino alla fine con Maria Sua Madre.

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