Carissimi fratelli atei ed agnostici, mi rivolgo ai primi. Per adesso mi rivolgo agli atei. A voi che fate della vostra vita una battaglia per negare Dio. A voi dico che non potrete mai fuggire da Dio perché è insito nella vostra stessa battaglia: A-TEO. “A” privativo di fronte al nome di Dio. Volete privare a Dio il diritto di esistere… bene! Potete farlo, ma sempre con Lui dovete fare i conti, sempre con Lui dovete rapportarvi. Ve lo portate dietro a partire da questo aggettivo! Vedete… se io voglio negare che esista la luce, devo comunque mettermi in rapporto con l’idea della luce per poterla negare. Se voglio negare il mare, devo avere dentro di me l’idea di cosa sia il mare… o almeno una sua lontana parvenza, altrimenti non posso negare qualcosa di cui non conosco nulla. Il nulla è la negazione di sé stesso. Dal nulla non può partire nulla da noi stessi, tanto meno un pensiero. Ma non esiste l’idea del nulla perché noi esistiamo. Esistendo siamo la prova della vita, siamo la prova che nell’universo esistono altre vite… perché il calcolo delle probabilità su un numero infinito di stelle non può essere assolutamente uguale a zero. Se lo fosse vuol dire che le stelle ed i pianeti sono finiti… ma sappiamo che non è così. Lo dice la scienza. Cosa voglio dire con questo? Voglio dire che un ateo si affanna tutta la vita a negare l’esistenza di Colui che egli stesso porta tutta la vita nella sua sigla: ateo. Singolare questione, non è vero? Puoi tu negare l’esistenza dell’ossigeno quando respiri? Puoi tu negare l’esistenza del sole quando ti illumina? Puoi tu negare l’esistenza del vento quando ti sfiora? Allora come puoi negare l’esistenza di Colui che ti ha creato dal nulla? Il nulla assoluto. Abbiamo detto che il nulla è la negazione di sé stesso perché nulla potrebbe essere senza l’idea di ciò che sarebbe stato. La nostra vita è… perché Qualcuno ha voluto scrutare attraverso il nulla, il nulla prima della nostra esistenza che è l’unico nulla esistente, e portare fuori dal nostro nulla la nostra identità creata. Qualcuno ha voluto e pensato esattamente alla nostra persona amandola per come la sognava. E amandola in maniera speciale, unica, l’ha estratta dal nulla per renderla il contrario della negazione che esisteva se non fossimo mai stati creati. Carissimo fratello ateo, ti pongo la questione su un altro piano. Ipotizziamo che Dio non esista. Ipotizziamo che tutto sia frutto di un caso… o di un caos. Tu nasci su questa terra, cresci ed inizi a porti delle questioni fondamentali per la tua vita. La tua anima inizia a parlare e chiede alla tua Ragione di dargli delle risposte in coscienza. La tua coscienza, che è l’interfaccia dell’anima attraverso il corpo, inizia a lavorare dentro di te scavando cunicoli e meandri… come un fiume che sotto terra scava per cercare di uscire alla luce come sorgente di acqua viva. Ebbene: se Dio non esiste, perché quelle domande? Se Dio non esistesse, perché giungere ad affermare alla propria coscienza l’esistenza del nulla? Non è irreale tutto questo? Non è assolutamente fuori di ogni logica razionale? Eppure non ho mai sentito parlare un ateo definendosi irrazionale, anzi, loro… voi… tu… proprio perché usate la ragione in maniera razionale dite che Dio non esiste perché non è possibile vederlo. Eppure puoi sentirlo nella tua coscienza! Perché se si parla di una roccia, allora vado a chiamare un geologo che me la mostra; se si parla di una stella, vado a chiamare un astrofisico; se si parla di un terremoto chiamo un esperto in terremoti… ma se si parla di Dio… allora devo chiedere alla mia coscienza che me Lo mostri: che mi mostri le evidenze di Dio nella mia anima. Ti posso assicurare che ogni tuo sforzo per negare l’esistenza di Dio non fa che confermarla. Ecco perché Dio ti ama. Perché vede in te quella scintilla divina che dirigi dalla parte sbagliata per combattere e negare l’idea di Infinito che è in te… e non può essere altrimenti. Dio ti cerca. Nonostante tutto ti cerca e ti ama. Come potrebbe essere diversamente se ti ha creato? Se ti ha amato prima che tu esistessi? Prima che tu potessi rivoltarti contro di Lui negandoLo? Prima che ogni tuo respiro abbia avuto inizio e tutto ciò che sei oggi era nulla? Era abisso di immense profondità che vivevano nel nulla assoluto? Pensaci… oggi tu esisti e pensi. Pensi e cerchi di darti risposte. Ma se tu non fossi mai nato, se tu non venivi all’esistenza dal nulla, dove sarebbero andate le tue domande? Le tue scelte, le tue azioni, il tuo essere nel mondo in mezzo ad altri fratelli come te? Nulla sarebbe stato. E nessuno lo avrebbe mai potuto sapere. Perché non esistevi. Non eri. Nulla. Ma ci sei. E tutto quello che sei e che fai è vita. E questa vita hai la libertà di direzionarla dove e come vuoi, fare del bene o fare del male, ridere e piangere, ascoltare e parlare. Comunicare e dire: io esisto! E comunque vadano le cose, se sei ricco o povero, alto o basso, bello o brutto… tu esisti. Esisti per Dio! E Dio ti cerca e ti cercherà sempre anche se lo negherai fino all’ultimo istante della tua vita… perché ancora in quel momento cercherà di ispirarti, attraverso la tua anima, il senso ultimo delle cose. La Verità. Ma nella tua libertà potrai ancora dire: no! E Dio ti lascerà libero di andare verso il nulla. Quel nulla in cui hai creduto ostinatamente per tutta la vita, quel nulla che è la morte della Vita. Gesù Cristo vede in te, invece, tutto ciò che di positivo e buono fai. Vede questa tua energia per negarlo, questa tua passione per dire che Lui non esiste, e lo apprezza… sappi che lo apprezza. Perché vuol dire che dentro di te soffri, e cerchi in qualche modo una Verità che vorresti possedere ma che non hai, forse perché ti manca solo un po’ di umiltà. Non esiste ateo su questa terra che non sia gradito a Dio. Nel senso che, almeno, se non Lo accettano direttamente, lo accettano in proporzione alla forza con cui Lo negano. Dio gradisce nell’ateo il fatto di porsi delle domande, perché non è tiepido. Una persona che non si pone domande di tipo spirituale, non è caldo né freddo, e Dio lo vomiterà dalla sua bocca perché non ha fatto, in tutta la sua vita, neanche lo sforzo di chiedersi il perché delle cose. A differenza dell’ateo che questo sforzo lo compie, ma lo compie, purtroppo, nella direzione sbagliata. Ed ecco l’agnostico. Una persona che “non prende posizione nei riguardi di fatti o problemi etici, religiosi, politici, sociali” come enuncia il dizionario della Lingua Italiana. Ecco il nulla assoluto. Ecco quel nulla di cui parlavamo prima, che esiste nella misura in cui un uomo si autolimita nella sua coscienza. Un agnostico è il nulla assoluto, perché non fa neppure lo sforzo di porsi una questione, una domanda. Niente. Vive su questa terra senza un minimo di coscienza… coscienza che ha completamente anestetizzato per i bisogni primari che lo legano: mangiare, dormire, riprodursi. Carissimi fratelli che vi definite e che nella vostra vita vivete da agnostici… sappiate che la vostra unica possibilità di salvezza sta nel comprendere da dove venite con questo termine: gnòsi. La gnosi era ed è una “conoscenza religiosa, rivelata in modo misterioso a iniziati e riservata agli eletti”. Il fatto che voi la negate, potrebbe essere appunto la vostra salvezza. Basta ragionare. Voi a-gnostici vi considerate contrari alle conoscenze iniziatiche e settarie. Benissimo: quella cristiana non è una conoscenza né iniziatica e né settaria… perché è aperta a tutti coloro che cercano la Verità con cuore semplice. A voi la scelta di cosa farne della vostra vita. |