Lettera ai fratelli musulmani

Carissimo fratello musulmano, 

se è vero che le nostre due religioni hanno almeno un punto in comune dobbiamo partire da quello. 

Questo punto non è, come forse crederai, il fatto che crediamo nello stesso Dio, perché non crediamo nello stesso Dio… e ti spiegherò dopo il motivo. Il punto in comune, o almeno, quel lembo di terra che, emergendo leggermente da sotto il pelo dell’acqua, attraversa gli oceani sterminati che ci dividono e sfiora entrambi i continenti spirituali in cui viviamo si chiama… Santa Vergine Maria. 

Ecco chi congiunge e converge, almeno per alcuni aspetti, sia i cristiani che i musulmani. Il rispetto che tu hai per la mamma di Gesù, che voi chiamate “Maryam” oppure “Sayyida” (che come ben sai significa Signora, Padrona e corrisponde all’incirca al titolo di Madonna con cui è indicata in Occidente) è un rispetto che ti fa onore e che noi apprezziamo perché per noi cristiani la madre di Gesù è la santa tra le sante. La più pura delle pure. La perla delle perle del giardino di Dio. E tu, in qualche maniera, la ami. Come ben sai esiste una sura del Corano, la sura XIX, che ne parla in questi termini:

“Noi le inviammo il nostro Spirito che apparve a lei sottoforma d’uomo perfetto (si tratta di Gabriele). Ella disse: “Io cerco protezione contro di te, presso il Misericordioso, se tu sei timorato di Dio”. Le disse: “Io non sono che il Messaggero del tuo Signore, per donarti un fanciullo purissimo”. Disse ella: “Come potrò avere un figlio se nessun uomo mi ha mai toccata e non sono una prostituta?. Disse egli: “Così è: Il Tuo Signore ha detto: Cosa facile è questa per me”. 

Come vedi il Signore ha scelto una fanciulla che per sua natura doveva essere la più pura di tutte, perché Dio non si sarebbe mai servito di una peccatrice per far nascere Suo Figlio. Certo: tu non credi che Gesù Cristo sia il Figlio di Dio, per te è solo un profeta come dice Maometto. A questo punto andiamo un attimo oltre… fai finta di poterti sollevare da terra e sederti sulla luna, con me accanto. 

Siamo io e te, ti dicevo, seduti sulla polvere della luna a guardare il mondo sotto di noi. Ragioniamo con calma. Circa duemila anni fa, là sotto, un uomo di nome Gesù è apparso… e da quel momento nulla è stato più come prima. Poi, circa settecento anni dopo quell’uomo, ne arriva un altro che si chiama Maometto. Il mondo è cambiato grazie a Maometto oppure grazie a Gesù?

Continua a guardare sotto… guarda i continenti… gli oceani… i mari…. Le infinite distese di acqua e di terra…. E guarda lì, le americhe… quelle sono state “scoperte” nel 1492 da un certo Cristoforo Colombo. Non si chiamava Maometto Colombo. Si chiamava Cristoforo…  tradotto significa: amante di Cristo. Come mai? Dimmi, caro amico musulmano. Guarda e dimmi come mai, dopo oltre settecento anni, il tuo popolo, la tua religione, non è andata da nessuna parte nel mondo a portare la tua cultura e la tua religione. A parte tentare di distruggere quella religione che ti è padre e che esisteva da prima che voi nasceste… perché in Terrasanta e nell’Africa orientale e nel Medio oriente e in Turchia… i cristiani erano radicati da quasi settecento anni e Maometto, il tuo profeta, li ha strappati e spazzati via a colpi di scimitarra in pochi anni.

Ma torniamo a Cristoforo… alla sua impresa unica ed eccezionale. Andò a fare questo viaggio con tre caravelle, tre barche, che chiamò la Nina, la Pinta e… la Santa Maria. Non per niente la Santa Maria era la più grande delle tre. 

Vedi quel continente con al centro quello stivale? Ecco… quella è l’Europa. Vedi quel lembo di terra verso le sue propaggini occidentali? Quello è il Portogallo. Lo sai che in Portogallo, in un piccolo paese di nome Fatima, la Madonna è apparsa nel 1917 a chiedere al mondo la conversione? Pena immense catastrofi? Ti sei mai chiesto perché proprio in un luogo di nome Fatima? Che è lo stesso nome della figlia di Maometto? Non potrebbe essere una specie di messaggio, un ponte spirituale, lanciato verso voi musulmani? Ci hai mai pensato riflettendo nel tuo cuore? 

E poi guarda… al centro di quel continente, al centro di quello stivale, vi è la città santa: Roma. Roma era la capitale del più grande impero mai visto sulla faccia della terra: l’Impero Romano. Ebbene: i cristiani riuscirono con il sacrificio personale, in pochi decenni, a far diventare questo impero pagano un impero cristiano. Come fecero? Uccidendo e distruggendo? No! Lo fecero con la parola che voi musulmani non conoscete e non potete conoscere: l’Amore.

Ecco, adesso possiamo tornare indietro al discorso su Dio… sul fatto che il mio Dio è diverso dal tuo. E’ vero che entrambi crediamo in un unico Dio, ma il mio si chiama Amore. Il tuo non lo so… ma non è Amore.

Ti spiego il perché… se avrai la pazienza di continuare a leggere… perché, se ricordi, bene, siamo sempre seduti sulla superficie della luna a guardare questo mondo che gira.

Sai quali sono le invenzioni più importanti dei cristiani? I cristiani inventarono gli ospedali, le università, la musica… coprirono l’Europa di cattedrali e di bellezza, inventarono la tecnologia, la scienza, la stessa libertà, l’economia moderna e la democrazia. I cristiani inventarono le missioni… per andare ad aiutare nei luoghi dove c’era più bisogno di aiuto. Perché la parola Amore si traduce, nella pratica, nella parola Carità.

Guarda lì sotto… guarda l’Africa! Lo sai quanti cristiani missionari rischiano la propria vita in mezzo alle guerre per salvare i tuoi fratelli? Soli come pecore in mezzo ai lupi. Dimmi: esiste una sola missione di musulmani nel mondo? E che vadano ad aiutare i cristiani perseguitati e sofferenti? Esiste una sola opera, che non sia la nascita di moschee e la costruzione di scuole coraniche, fatta per amore e per lenire la sofferenza degli altri fratelli, di qualunque religione essi siano, su questo pianeta? No… lo sai bene che nonostante alcuni dei paesi più ricchi del mondo siano paesi musulmani, come gli Emirati Arabi, non vi sia una sola opera fatta per amore nei confronti del resto del mondo.

Guarda quella zona della terra, quella è l’Indonesia. Ti ricordi cosa accadde il 26 dicembre del 2004? Ci fu uno tsunami spaventoso che procurò decine di migliaia di morti e pochissimi giorni dopo iniziarono a giungere aiuti da tutto il mondo… tutto il mondo cristiano. Non vi era una sola organizzazione musulmana. Ci hai mai pensato? Eppure l’Indonesia è musulmana per la gran parte. 

Ecco perché ti dico che è l’Amore che ti manca. Tu hai una grande fede e questo ti fa onore. Hai una fede granitica che ti permette di non essere spazzato via dal vento del mondo, dalle illusioni del mondo. Quella fede che tu hai, quella certezza di Dio, è qualcosa di magnifico e degno di essere fatto conoscere al mondo. Ma senza l’Amore non potrete vivere. Senza l’Amore non riuscirete mai a fare quel salto che vi farebbe diventare uomini. E lo dico senza offesa. Un uomo non è tale perché è virile… ma è uomo quando rispetta gli altri esseri umani. Quando rispetta la donna. Ma guarda nei paesi musulmani cosa accade: le donne sono trattate alla stregua degli animali. Non contano niente. Vengono utilizzate solo per far figli e poi messe in disparte, umiliate, scacciate, uccise. Uccise per la parola del Corano. Dov’è Dio in tutto questo? Dov’è l’Amore? Dov’è la Pace? Dov’è la Giustizia? Dov’è la Misericordia? 

Dimmi dove si trovano tutte queste cose nella tua religione, caro fratello, e diventerò musulmano. Questa è una provocazione… certo… e lo dico perché nella religione musulmana queste cose non esistono… e non esistono perché sono invenzioni di un tizio di nome Cristo! 

Caro fratello, prima che Lui venisse al mondo, io e te non esistevamo che nei sogni di Dio. E prima che Lui venisse al mondo su questa terra che vediamo ai nostri piedi, non esisteva neanche la più lontana idea di cosa significassero le parole Misericordia e Carità. Dopo la Sua venuta il mondo ha scoperto il significato di queste parole: ha scoperto l’Amore. 

Ora… se vuoi… puoi continuare a stare seduto qui sulla luna a riflettere… a guardare questo pianeta che sta andando incontro ad uno sfacelo senza precedenti semplicemente perché non vogliamo riconoscere da che parte sta l’Amore. Te lo dico e lo ripeto: ti ammiro per la tua fede, magari i miei fratelli cristiani avessero la stessa tua fede, magari l’avessi io. Io ti vedo mentre preghi nei luoghi di lavoro incurante delle risate dei tuoi colleghi “cristiani”, ti vedo mentre ti chini di fronte al tuo Dio in mezzo alla strada, ti vedo mentre dirigi il tuo cuore verso l’Assoluto e l’Infinito… io le vedo tutte queste cose… e ti ammiro. Ma vedo anche che queste preghiere non riescono a sollevarsi tramite le sole due ali che servono alle preghiere: l’Amore e la Carità. 

Io sono sicuro che giungerà il giorno in cui anche nel tuo mondo si alzerà una voce: una voce di Giustizia. Giustizia significa poter criticare un testo sacro dal punto di vista lessicale, filologico, antropologico, storico… poter dire “questa cosa è in contrapposizione con la Ragione”… quest’altra “è in contrapposizione con la fede”… e crescere nella Sapienza. Se una fede è basata su un testo, e se questa fede non ha paura di nulla, allora non deve rifiutarsi di passare al vaglio degli studiosi di qualsiasi disciplina. Se viene da Dio, se veramente viene da Dio, di cosa si ha paura? 

Quando le ingiustizie sopportate dal tuo popolo, a causa di questa chiusura al mondo della critica scientifica e tecnica, oltrepasseranno quel limite, allora una nuova voce sorgerà dal cuore di ognuno dei tuoi fratelli musulmani e anche dal tuo. Quella voce sarà un desiderio di Pace e di Giustizia. Quella voce dirà ad ognuno di voi di usare la Ragione e l’Amore, perché senza di esse neanche il più santo tra gli uomini può essere degno del Paradiso. Perché il Paradiso non è un luogo nel quale si giunge dopo aver fatto strage di innocenti, non è un luogo dove si trovano vergini pronte a soddisfare ogni nostro desiderio sessuale inappagato… perché un luogo del genere, dopo tutte le sofferenze patite su questa terra, mi sembra solo un vero inferno. 

Chi utilizza i bambini per deviarli ed inculcargli queste menzogne, dovrà risponderne di fronte all’Unico Vero Dio. Guai! Guai a coloro che usano i bambini per farli diventare strumenti di morte nel mondo. Sarebbe stato meglio per lui che non fosse mai nato… 

Io non conosco un Dio di cui aver paura… io conosco un Dio che Ama di un Amore infinito e tenerissimo… un Dio di cui aver timore, certo, ma è un santo timore… è un timore che serve alla mia anima per evitare di essere superbo nei Suoi confronti. E’ un timore di amicizia tra Dio e l’anima creata da Dio stesso… 

La Santa Vergine Maria possa aprire le porte del tuo cuore all’Amore infinito di Dio.

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